BELLA LA LIRICA MA I LAVORATORI LI VOLETE PAGA’? COMMISSARIATA LA COOPERATIVA F.E.M.A. (492 ASSUNTI) CHE FORNISCE "MANODOPERA CONTRATTUALIZZATA" ALLA SCALA DI MILANO (OLTRE CHE AL PICCOLO TEATRO E ALLA FIERA DI MILANO) - LE RETRIBUZIONI PER LA PROCURA DI MILANO SONO “SOTTO LA SOGLIA DI POVERTÀ”, IN CONTRASTO CON L’ARTICOLO 36 DELLA COSTITUZIONE - NOMINATO UN AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO PER INTERROMPERE UNA SITUAZIONE DI "SFRUTTAMENTO LAVORATIVO" - LA PRECISAZIONE: LA SCALA DI MILANO SI RIVOLGE ALLA "F.E.M.A." ESCLUSIVAMENTE PER LA EVENTUALE SOSTITUZIONE DI VIGILANZA NOTTURNA
LA PRECISAZIONE
La Scala non prende maschere dalla FEMA. Sono tutte contrattualizzate dalla Fondazione Scala (contratto per la durata degli studi a particolari clausole).
Si rivolge alla FEMA esclusivamente per la eventuale sostituzione di vigilanza notturna.
Luigi Ferrarella per il "Corriere della Sera" - Estratti
Sono i lavoratori che come «maschere», commessi, portieri o custodi accolgono le persone che entrano alla Scala, al Piccolo Teatro, alla Fiera di Milano, tre fra i grandi committenti della cooperativa «F.E.M.A.» (492 assunti) che fornisce manodopera contrattualizzata come «dipendenti da proprietari di fabbricati», e la paga (a seconda dei livelli di inquadramento) tra i 5,68 e i 6,61 euro l’ora, per uno stipendio netto mensile tra i 1.107 e i 1.146 euro.
Ma queste retribuzioni, benché assolutamente in regola con gli accordi sottoscritti dai sindacati, per la Procura di Milano sono comunque «sotto soglia di povertà», in contrasto con l’articolo 36 della Costituzione, cioè «sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro» e «insufficienti ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa».
Sproporzione che, combinata con lo «stato di bisogno» indicato dai lavoratori come motivo per accettare quei contratti, ha spinto ieri la Procura a un provvedimento d’urgenza: il «controllo giudiziario» della cooperativa «F.E.M.A.», con contestuale nomina di un amministratore giudiziario che interrompa «una situazione di vero e proprio sfruttamento lavorativo».
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