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BELLO, RICCO, NOBILE ED EVASORE - ARRESTATO AD ABU DHABI GIULIO CETTI SERBELLONI - HA NASCOSTO AL FISCO UN MILIARDO DI EURO: IL 20% SE L’E’ TENUTO - CONDUCEVA UNA VITA DA NABABBO - LE INDAGINI INIZIATE NEL 2002 - ERA GIA’ FINITO IN MANETTE NEL 2007 - POI LA FUGA IN MAROCCO E NEGLI EMIRATI

Da “Corriere della Sera”

 

L’imprenditore del lusso Alberico Antonio Giulio Cetti Serbelloni, 60enne di Milano, è stato arrestato negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, per una frode al fisco di un miliardo di euro tramite società fantasma appositamente costituite sia in Italia che all’estero.

 

CETTI SERBELLONI1CETTI SERBELLONI1

Le indagini su di lui sono iniziate nel 2002 dopo un controllo della Guardia di Finanza e nel 2007 Cetti Serbelloni è stato arrestato per alcuni mesi. Successivamente è tornato in libertà e nel 2015, quando è arrivata la condanna definitiva (la magistratura milanese, nel 2015, con un’ordinanza a firma della gip Alessandra Cerreti, lo aveva condannato a 8 anni e 8 mesi di carcere), era già fuori dall’Italia.

 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri è stato prima in Marocco e poi negli Emirati. Gli inquirenti ritengono che abbia trattenuto il 20 per cento della cifra evasa. Nell’ordinanza la procura ha sottolineato la «spiccata dote imprenditoriale» è altrettanto «spiccata dote criminale». Ora è in attesa di estradizione.

 

Al Bahr Towers di Abu Dhabi Al Bahr Towers di Abu Dhabi

Rampollo dell’antica famiglia nobile meneghina dei Serbelloni - papa Pio IV, vissuto nella prima metà del Cinquecento, era figlio di una Serbelloni - il nobiluomo era noto nei circoli finanziari del capoluogo lombardo per le sue attività nel mondo dell’arte, prima della fuga all’estero l’imprenditore viveva a Forte dei Marmi, dove aveva in programma la realizzazione di un resort di lusso.

 

La sua società, con sede legale in via Turati a Milano, rendeva servizi informatici per aste mondiali a collezionisti e venditori di opere, da classiche greco-romane a contemporanee. «Un personaggio che ci sapeva fare, sia come imprenditore che come criminale», lo descrivono gli investigatori, «capace di porsi come unico referente nel suo settore a livello nazionale e internazionale».

 

CETTI SERBELLONICETTI SERBELLONI

Cetti Serbelloni era finito in manette in Italia già nel 2007 a seguito di un’indagine della guardia di finanza partita nel 2002 con la direzione della procuratrice di Milano Giulia Perrotti. Dopo qualche tempo in cella torna libero, e segue il processo a suo carico fuori dalle sbarre. Fino al 2015, quando viene condannato a 8 anni e 8 mesi.

 

Prima scappa in Marocco, poi ad Abu Dhabi dove, spengano gli investigatori, «conduce un’esistenza dorata». Rintracciato dai carabinieri della quarta sezione cattura di Milano, in attesa dell’estradizione Cetti Serbelloni è stato arrestato dalle forze dell’ordine arabe a seguito dell’intervento dell’Interpo

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