domenico arcuri maurizio belpietro

"QUANTE PERSONE SI SONO INFETTATE E HANNO RISCHIATO LA VITA O MAGARI L'HANNO PERSA GRAZIE A UNA MASCHERINA CHE NON FILTRAVA IL CORONAVIRUS?" - BELPIETRO E LA DOMANDA SULLE MASCHERINE FARLOCCHE ACQUISTATE DALLA STRUTTURA COMMISSARIALE BY ARCURI: "PERCHÉ, A DISTANZA DI UN ANNO DALLE PRIME SEGNALAZIONI CIRCA LA MANCANZA DI REQUISITI DELLE FORNITURE DI MASCHERINE, NON SONO STATE RITIRATE DAL MERCATO, IMPEDENDO CHE ALTRI ITALIANI SI INFETTASSERO? C'È QUALCUNO DA RINGRAZIARE PER TANTA LENTEZZA O È LA SOLITA STORIA DELLA NOSTRA GIUSTIZIA A DUE VELOCITÀ?"

belpietro

Maurizio Belpietro per “La Verità”

 

Premessa: si è innocenti fino a che una sentenza passata in giudicato, cioè convalidata dalla Cassazione, stabilisca il contrario. Non lo dico io, che non ho titolo per impartire lezioni di diritto, ma la Costituzione. Dunque, sulla base della cultura giuridica vigente, anche Domenico Arcuri deve necessariamente essere ritenuto al momento solo un cittadino soggetto alle indagini della magistratura. Niente altro.

 

domenico arcuri

Detto ciò, mi sia permesso di fare qualche considerazione sull'inchiesta che lo riguarda e, soprattutto, sulle reazioni da parte sua che l'hanno accompagnata. L'ex commissario all'emergenza Covid, nominato da Giuseppe Conte nel marzo dello scorso anno nel pieno dell'ondata di coronavirus, è stato per un anno, cioè prima che Mario Draghi lo rimuovesse, il plenipotenziario del governo per qualsiasi intervento che avesse a che fare con la pandemia.

 

A lui si devono gli acquisti delle misure di protezione - leggi mascherine - ma anche le forniture di siringhe, gazebo a forma di primula, banchi a rotelle per le scuole, sistemi di conservazione dei vaccini e pure le dosi di siero. Insomma, l'amministratore delegato di Invitalia, da molti anni il braccio pubblico della spesa nel Mezzogiorno, è stato per oltre 12 mesi un uomo potentissimo, a cui il governo ha concesso poteri speciali in ragione dell'emergenza.

 

BENOTTI ARCURI MESSAGGI

Forte dell'incarico ricevuto, Arcuri si è comportato come signore e padrone della struttura commissariale, senza rendere conto di niente a nessuno, né alla politica né all'opinione pubblica, spalleggiato com' era dall'uomo che lo aveva messo in sella, ovvero da Giuseppe Conte. A un certo punto si è scoperto che prima di accettare il gravoso compito, il flop manager aveva preteso una specie di immunità, ovvero di non essere costretto a rispondere delle sue scelte davanti alla magistratura contabile.

gli sms di arcuri a benotti quarta repubblica

 

È forse per questo, per lo scudo protettivo che gli era stato offerto che, sin da subito, quando questo giornale ha cominciato a interrogarsi circa alcune assegnazioni e appalti concessi a una serie di strani personaggi, il super commissario ha reagito con fastidio, evitando di rispondere alle domande e di fornire delucidazioni circa alcune oscure operazioni.

 

DOMENICO ARCURI

All'epoca, Arcuri non era ancora indagato, come poi sarà, per corruzione, peculato e abuso d'ufficio, e il faro della Procura di Roma non aveva ancora illuminato la strana corte di affaristi che in quei mesi ruotavano intorno alla struttura dell'emergenza. Grazie a ciò, il flop manager ha potuto minacciare azioni legali, provvedendo a far recapitare citazioni in giudizio a chiunque insistesse per ottenere chiarimenti.

 

Io stesso sono stato destinatario di diffide e pressioni affinché La Verità desistesse dal porre interrogativi, ma com' è nello stile della nostra redazione, non ci siamo fatti intimidire. Nella disattenzione generale delle altre testate, abbiamo con onestà proseguito il nostro lavoro, senza arrenderci davanti all'arroganza di certi interventi.

 

Se ne parliamo oggi non è però perché Arcuri è stato oggetto di un interrogatorio in Procura che, all'improvviso, ha fatto destare dal torpore anche altri giornali, i quali - sorpresa, sorpresa - si sono accorti dell'inchiesta che riguarda il super commissario.

 

BENOTTI SMS CON ARCURI

No, come dicevamo, per noi fino a prova contraria, cioè fino a che non ci sarà una sentenza che attesti il contrario - ammesso e non concesso che ci si arrivi - l'amministratore delegato di Invitalia è da considerarsi innocente. Se ci occupiamo della vicenda non è dunque per rivendicare una primogenitura nella pubblicazione della notizia, ma solo perché, oltre a sentire la versione di Arcuri, i pm della Capitale hanno deciso di sequestrare alcuni milioni di mascherine farlocche, che pur essendo state pagate per buone non lo sono, nel senso che non proteggono dal virus come dovrebbero.

 

Sono mesi, anzi quasi un anno, che parliamo di forniture che non hanno i requisiti di norma. Le inchieste aperte in mezza Italia attestano che faccendieri senza scrupoli e funzionari senza competenza ci hanno inondato di dispositivi che non proteggevano dal virus. In pratica, qualcuno si è arricchito, incassando milioni, sulla pelle dei malati.

 

DOMENICO ARCURI

A questo punto, a prescindere dalle responsabilità di Arcuri, ammesso e non concesso che ce ne siano, sono necessarie due domande. La prima è semplice: quante persone si sono infettate e hanno rischiato la vita o magari l'hanno persa grazie a una mascherina che non filtrava il coronavirus? La seconda è altrettanto semplice, ma forse rispetto alla prima non richiede neppure di fare approfonditi calcoli: perché, a distanza di un anno dalle prime segnalazioni circa la mancanza di requisiti delle forniture di mascherine, ancora non sono state ritirate dal mercato, impedendo che altri italiani si infettassero? C'è qualcuno da ringraziare per tanta lentezza o è la solita storia della nostra giustizia a due velocità?

domenico arcuridomenico arcuri

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…