gesu papa bergoglio

“SENZA GESÙ NON C’E’ NATALE” - ALTRO CHE BUONISTA, BERGOGLIO BACCHETTA TUTTI RICORDANDO COSA SIA DAVVERO IL 25 DICEMBRE: “SI ASSISTE ALLO SNATURAMENTO DI QUESTO GIORNO PER RISPETTO DI CHI NON È CRISTIANO - SE TOGLIAMO LUI, LA LUCE SI SPEGNE E TUTTO DIVENTA FINTO, APPARENTE…”

Stefano Zurlo per “il Giornale”

BERGOGLIO A SORPRESA NELLA MENSA VATICANA

 

Sorpresa e scandalo per gli antibergogliani: il Natale non è un santino buonista. Anzi. Non c'è Natale senza Gesù. I regali, le luci, e pure le formule sentimentali buone per tutte le stagioni sono solo un contorno, ma la festa ha un solo perché: l'arrivo del Salvatore su questa terra. Qualcuno non se l'aspettava: Bergoglio che tuona contro le mode alla Bergoglio, prende le distanze da un cristianesimo timoroso e sconfessa di fatto le riduzioni del suo magistero a questo o quell'aspetto. Questa volta il Papa parla forte e chiaro sul significato del Natale e non lascia spazio a interpretazioni sartoriali, vestite sull'attualità.

 

JORGE BERGOGLIO

No, il Natale è il giorno di Gesù, anche se il mondo dimentica la verità più semplice: «Assistiamo a una specie di snaturamento del Natale in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano». Altra sorpresa, il pontefice che secondo i tradizionalisti sarebbe troppo accomodante, perennemente genuflesso verso le altre culture e religioni, il Papa presunto terzomondista, non è disposto ad annacquare in nome di un vago ecumenismo la forza dei Vangeli.

 

Anzi, Bergoglio va all'attacco: chi camuffa o nasconde la propria identità non può dialogare con gli altri. E l'identità del Natale sta tutta nella figura del Bambino venuto al mondo 2mila anni fa, nella notte di Betlemme: «Senza Gesù non c'è Natale. E se al centro c'è lui, allora anche tutto il contorno, cioè i suoni, le luci, le varie tradizioni locali, compresi i cibi caratteristici, tutto concorre a creare l'atmosfera della festa».

gesu

 

Non il contrario: si fa festa perché è nato Gesù, il figlio di Giuseppe non è solo una bella statuina in un presepe pagano. Tutto il buonismo alla maniera di Bergoglio viene contraddetto dal vero Bergoglio. E neanche la predica all'Udienza generale del mercoledì può essere catalogata come un atto d'accusa contro il consumismo. No, le parole del Papa non si fermano alla superficie ma toccano la questione decisiva: senza Gesù il Natale è solo un'illusione.

 

«Se togliamo lui - prosegue Bergoglio - la luce si spegne e tutto diventa finto, apparente». Nei giorni scorsi il Papa aveva ricordato che Maria e Giuseppe non trovarono posto in albergo a Betlemme e aveva aggiunto che è «Gesù a darci la cittadinanza». Quel discorso, arrivato mentre s'incendiava la disputa sullo ius soli, era stato letto nel recinto italiano come un segnale politico inequivocabile. La conferma di un Bergoglio schierato a sinistra e pronto a infilare profughi e immigrati in ogni ragionamento.

gesu

 

Non è cosi. Il Papa spiega che Gesù è venuto per i peccatori, i deboli, gli ultimi, i naufraghi ai bordi della ricchezza. Ma prima ancora mette Gesù al centro di tutto il suo pensiero: è Cristo a portare il Natale e la speranza che il Natale accende in tutte le case. Per questo Francesco introduce la categoria dell'avvenimento, caro a tanta tradizione e ripreso da don Luigi Giussani, uno dei maestri del Novecento.

 

Le parole del Papa acquistano, se possibile, un peso specifico maggiore per il fatto di essere rivolte ai gruppi di fedeli arrivati da Siria, Iraq, Terra Santa e Medio Oriente. Luoghi che sono una somma di contraddizioni e aspirazioni irrisolte, luoghi in cui Gesù porta il dialogo. Non la resa.

 

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...