TARCISIO, TORNA NEL SUPERATTICO - BERTONE SLOGGIA DALL’ULTIMA CARICA RIMASTAGLI: IL PAPA SCEGLIE IL CARDINALE TAURAN COME NUOVO CAMERLENGO - UNA FIGURA IMPORTANTE, CHE HA LA RESPONSABILITÀ DI PRESIDERE LA “SEDE VACANTE” IN CASO DI MORTE O DIMISSIONI DEL PAPA
Marco Ansaldo per “la Repubblica”
BERTONE E BERGOGLIO c a ac d e a a c
Via da ogni incarico vaticano, ma presto inquilino nel nuovo superattico a fianco della pensione dove abita il Papa. Il cardinale Tarcisio Bertone, potentissimo ex Segretario di Stato della Santa Sede, da ieri ha perso l’ultimo ruolo rimastogli, quello di Camerlengo, al quale Francesco ha chiamato il porporato francese Jean-Louis Tauran.
Una sostituzione in programma (benché il nome di Tauran sia una parziale sorpresa) in quanto avvenuta per motivi di età. Bertone ha compiuto 80 anni il 2 dicembre scorso. Senza più incarichi ufficiali, colui che fu il primo ministro di Benedetto XVI, e solo per 6 mesi di Jorge Bergoglio, rimane comunque nel cuore del Vaticano.
Entro breve si prepara al trasloco effettivo nel suo nuovo maxiappartamento all’ultimo piano di Palazzo San Carlo, 540 metri quadrati comprensivi di terrazzo (condominiale, precisano fonti vicine a Bertone che dichiarano a Repubblica anche l’entità della metratura totale), proprio di fianco alla residenza di Santa Marta dove Papa Francesco risiede in due stanze di 90 metri.
I lavori di ristrutturazione sono ormai terminati e il cardinale lascia così l’appartamento assegnato al Segretario di Stato nel Palazzo apostolico, dove è atteso che si trasferisca a sua volta l’attuale braccio destro del Papa, il cardinale Pietro Parolin, per ora anch’egli residente a Santa Marta.
Francesco, che l’altro ieri ha ancora una volta accennato al fatto di non voler rimanere in carica indefinitamente («Auguri per la candidatura di Roma per ospitare i Giochi Olimpici 2024. Io non ci sarò!»), ha nominato Tauran, 71 anni, ora presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Il Camerlengo ha essenzialmente il compito di presiedere la sede vacante, ed è un ruolo cruciale.
Con la scelta del porporato francese, Bergoglio, nel caso di vacatio, dimostra di voler affidare questo incarico delicatissimo a un uomo di sua assoluta fiducia. Come vice di Tauran è stato poi scelto monsignor Giampiero Gloder, nunzio apostolico ed ex ghostwriter del Papa, cioè l’autore dei discorsi papali, prima con Joseph Ratzinger e poi per un breve periodo anche con Francesco.
BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO
A Bertone, adesso nemmeno più cardinale elettore in Conclave (prerogativa esclusiva dei porporati sotto gli 80 anni), resta un solo, ultimo incarico minore: quello di membro della Fondazione Joseph Ratzinger, insieme con alcuni suoi colleghi come Ruini e Amato. Da tempo si parla della possibilità, accennata in alcune battute dallo stesso ex Segretario di Stato, di un libro di memorie, da molti atteso come difesa delle molteplici critiche ricevute durante il suo mandato alla testa del governo vaticano.
BERGOGLIO E RATZINGER A SAN PIETRO PER IL CONCISTORO
Sotto il pontificato di Benedetto XVI, don Tarcisio aveva inoltre accumulato un potere enorme, sommando la carica di Segretario di Stato a quella di presidente della Commissione Ior e a quella di Camerlengo. Adesso decade pure dall’essere membro di ben sei Congregazioni vaticane: Dottrina della fede, Congregazione per il clero, Culto divino, Chiese orientali, Vescovi ed evangelizzazione dei popoli. Insomma, Bertone è definitivamente fuori dai giochi.
Poco meno di un mese fa l’ex premier vaticano è stato salutato con una piccola festa di congedo. Francesco, appena reduce dal suo viaggio di tre giorni in Turchia, lo ha poi ricevuto per una vista di cortesia il giorno prima degli 80 anni, età fatidica in cui, decano del Collegio cardinalizio a parte, ogni porporato deve lasciare le proprie cariche.
Il francese Tauran è il protodiacono che dal balcone di San Pietro il 13 marzo 2013 annunciò al mondo l’elezione di «Georgium Marium, cardinalem Bergoglio», e la scelta del nome «Franciscum» da parte del nuovo Papa. In caso di morte di un Pontefice, o di rinuncia come è avvenuto con Benedetto XVI, il Camerlengo dirige la Sede vacante. Oppure, quando il Papa è in viaggio, amministra i beni temporali della Chiesa. Tutto ciò, da ieri, non spetterà più a Bertone.