joe biden

CON BIDEN NON SI CANTA MESSA – UN PRETE DEL SOUTH CAROLINA SI È RIFIUTATO DI DARE LA COMUNIONE A JOE BIDEN PER LE SUE POSIZIONI IN FAVORE DELL’ABORTO – NEL 2016 ESSERE CONTESTATO IN UNA CHIESA PORTÒ BENE A TRUMP, MA OGGI BIDEN NAVIGA IN BRUTTE ACQUE: L'EPISODIO È INDICATIVO DEL PESO CHE POTRÀ AVERE IL VOTO DELL’AMERICA BIGOTTA E ULTRA CATTOLICA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER USA 2020…

Da "www.ilfattoquotidiano.it"

 

joe biden 1

La chiesa è la Saint Anthony Catholic Church di Florence, una cittadina del South Carolina, meno di 40 mila abitanti: linee architettoniche moderne, una scuola annessa, un grande parcheggio davanti: negli Stati Uniti, l' influenza delle chiese si misura da quanti sono i posti auto. Lì, domenica, un sacerdote paffuto e sorridente, padre Robert. E. Morey, occhiali e riporto, ha impedito a Joe Biden di fare la comunione.

L' attuale battistrada per la nomination democratica per Usa 2020 è stato così 'punito' per la sua posizione sull' aborto.

 

comunione

Nel 2016, era successo a Donald Trump di essere contestato, in una chiesa di Flint, nel Michigan, da una donna pastore metodista nera, Green Timmons: progressista quella, tradizionalista padre Robert. E disavventure simili a quella avvenuta a Biden toccarono nel 2004 a John Kerry, candidato alla presidenza, e nel 2016 a Tim Kaine, candidato alla vicepresidenza.

 

Come e perché Biden sia capitato in quella chiesa di quella cittadina, il cui unico vanto è di essere all' intersezione tra Interstate 95 e Interstate 20, solo i percorsi tortuosi di una campagna elettorale possono spiegarlo. Fatto sta che l' ex vicepresidente di Barack Obama, da sempre cattolico, s' era fermato per la messa, ma il reverendo s' è rifiutato di somministrargli l' eucarestia.

 

robert. e. morey

"Purtroppo - ha detto padre Robert in una dichiarazione ripresa dai media Usa - ho dovuto rifiutare la santa comunione all' ex vicepresidente. Qualsiasi personaggio pubblico pro aborto si colloca fuori dall' insegnamento della Chiesa". Una bocciatura che Biden non s' aspettava e che non pare cercasse.

 

Nel 2016, la contestazione pubblica di Green Timmons portò bene a Trump: nella città della strage nel liceo di Columbine e di Michael Moore, l' allora candidato repubblicano alla Casa Bianca concionava in chiesa contro Obama e Hillary: "Ci parli dei nostri problemi", cioè l' emergenza dell' acqua al piombo, "non dei fatti suoi", lo interruppe la Timmons, che già aveva mostrato insofferenza per la presenza del magnate nella sua chiesa.

joe biden

 

Trump aveva abbozzato un sorriso imbarazzato e aveva cambiato discorso; ma era stato contestato da un gruppo di fedeli neri, al punto che il pastore aveva dovuto difenderlo ("È un ospite e merita rispetto"). L'episodio di Florence è indicativo del peso che, nella campagna elettorale per Usa 2020, potrà avere l' elettorato cristiano più retrivo, tendenzialmente bianco e conservatore, in maggioranza evangelico, ma anche cattolico. L' incidente offusca ulteriormente l' immagine di Biden, che non vive un momento di fulgore.

joe biden si fa un selfie

 

L' Ucrainagate non giova a Trump, ma neppure a lui, che è coinvolto insieme al figlio Hunter: vittima delle mene del presidente, ma anche sospettato di inciuci.

Nei sondaggi nazionali Biden resta sovente battistrada, ma è meno ben piazzato nello Iowa, lo Stato che aprirà la stagione delle primarie democratiche il 3 febbraio 2020, fra meno di cento giorni.

 

HUNTER BIDEN

Secondo l' agenzia Bloomberg, la campagna di Biden non è stata finora efficace nello Iowa e il trend dell' ex numero due di Barack Obama è calante.

Un sondaggio Usa Today e Suffolk University attribuisce a Biden il 18% dei suffragi nello Iowa, con la senatrice Elizabeth Warren al 17% e l' ex sindaco di South Bend nell' Indiana, Pete Buttigieg, in crescita al 13%. Ci voleva la benedizione, non l' anatema, di padre Robert.

hunter e joe bidenl'occhio iniettato di sangue di joe biden 2l'occhio iniettato di sangue di joe biden 3joe e jill biden a philadelphial'occhio iniettato di sangue di joe bidenJOE E HUNTER BIDEN

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...