stupro

BIMBE, NO MADRI – L’ARGENTINA È SOTTO CHOC PER IL CASO DELLA BAMBINA DI 11 ANNI COSTRETTA A PARTORIRE DOPO ESSERE STATA VIOLENTATA DAL COMPAGNO DELLA NONNA: ALLA PICCOLA È STATO NEGATO L’ABORTO E PER QUESTO HA TENTATO IL SUICIDIO DUE VOLTE – ADESSO IL NEONATO, NATO PREMATURO, È MORTO – L'ANNO SCORSO NON ERA PASSATA LA LEGGE CHE LEGALIZZAVA L'INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA IN TUTTI I CASI…

Da "www.leggo.it"

 

abusi su bimba

Il compagno della nonna la violentava: stupri ripetuti, finché non è rimasta incinta ad appena 11 anni. Le è stato negato l’aborto, ha tentato di uccidersi due volte, e alla fine è stata fatta partorire con un cesareo d’urgenza: l’Argentina è sotto choc per la storia di Lucia (nome di fantasia), con i social che hanno lanciato l’hashtag #ninasnomadres, per sottolineare il fatto che la piccola vittima non è una madre, ma solo una bambina.

 

incinta

La gravidanza è finita poi in modo tragico (il figlioletto non è sopravvissuto), ma ciò che più colpisce di questa tragedia è l’atteggiamento dei medici: per oltre un mese infatti la bambina ha chiesto di abortire, ma i dottori si rifutavano o prendevano tempo, per via delle proprie «convinzioni personali». L’aborto infatti in Argentina è illegale: si pratica solo se la gravidanza mette a rischio la vita della futura mamma, o nei casi comprovati di stupro. Se si sceglie di abortire al di fuori dalla legge, si rischiano 4 anni di carcere.

 

abusi sessuali su bambini 9

I medici, nonostante il caso di Lucia fosse appunto di violenza sessuale, non hanno accettato le sue richieste. Per due volte ha tentato il suicidio, prima del cesareo d’urgenza.

 

Le associazioni femministe hanno cavalcato l’onda delle polemiche, e in tanti sul web, comprese alcune famosi attrici argentine, stanno postando le loro foto da bambine, con hashtag #ninasnomadres (bambine, non madri), per spiegare come a quell’età si sia ancora bambine, e non si dovrebbe crescere il figlio del proprio stupratore.

gravidanza

 

Adele Lapertosa per "www.ilfattoquotidiano.it"

 

Si può essere ‘obbligate’ a essere madri a 11, 12 anni per tutelare a tutti i costi la vita che si porta in grembo o è solo una violenza? E’ questa la domanda che agita la società argentina, dopo i casi di due bambine di questa età, entrambe rimaste incinta dopo uno stupro, e costrette dalle autorità sanitarie a partorire con il cesareo, negandole il diritto all’aborto, che avevano chiesto, con l’autorizzazione materna, secondo quanto prevede la legge del Paese, che lo consente nell’ipotesi di abuso sessuale o pericolo di vita per la madre.

 

abusi sessuali su bambini 8

In tutti e due i casi i feti, fatti nascere con meno di 6 mesi di gestazione, sono morti pochi giorni dopo il parto. Vicende che tornano a far discutere gli argentini dopo che l’anno scorso non era passato il progetto di legge che legalizzava l’interruzione volontaria di gravidanza in tutti i casi, e che dallo scorso 8 marzo è diventato oggetto della nuova campagna a difesa dei diritti della donne #niñasnomadres (cioè #bambinenonmadri).

 

ragazza incinta

I due episodi molto simili, si sono verificati a gennaio e febbraio in due province del nord argentino, Tucumàn e Jujuy, e in entrambi i casi le autorità e i medici hanno negato l’aborto sostenendo che era più sicuro il parto cesareo per lo stato troppo avanzato della gravidanza.

 

Gli organismi a difesa dei diritti hanno denunciato lo Stato, e i dirigenti dell’ospedale Eva Peron di Tucuman sia all’Onu, all’Organizzazione degli stati americani che in sede penale, insieme alla ministra della Salute della provincia, Rossana Chahla, per inadempimento del protocollo di Interruzione legale di gravidanza e per aver forzato una bambina a proseguire la gravidanza contro la propria volontà.

 

abusi sessuali su bambini 7

La scelta del cesareo ha suscitato critiche anche nel movimento ‘pro vita’, che chiede che si vieti l’aborto una volta che il feto è in condizioni di poter vivere. Secondo le associazioni che lavorano con l’infanzia sarebbero molti i casi di minori che rimangono incinta dopo violenze e si vedono negare il diritto ad abortire, finendo per essere costrette ad essere madri. A complicare le cose, come denunciano molti, sarebbe l’assenza di leggi chiare.

 

A differenza del progetto di legge bocciato l’anno scorso, che permetteva l’aborto fino alla 14esima settimana, la legislazione in vigore dal 1921 lo consente nei casi di violenza, senza però indicare un termine massimo, mentre alcune leggi provinciali lo vietano dopo la 22esima settimana di gestazione.

 

E proprio questa è stata la giustificazione usata dal governo di Jujuy per autorizzare il cesareo al posto dell’aborto alla bambina di 12 anni, la cui gravidanza si è scoperta dopo la 22esima settimana. Il caso di Tucuman è invece più difficile da giustificare visto che la bambina era alla 16esima settimana, quando la madre ha denunciato il suo stato e la violenza subita. Sono state le dilazioni legale su chi avesse la custodia della minore – che era sotto la tutela della nonna – a far sì che il parto venisse fatto alla 23esima settimana.

abusi sessuali su bambini 4

 

Oltre al comportamento delle autorità, in queste due vicende c’è da segnalare anche quello dei medici, che in entrambi i casi si sono rifiutati di praticare l’aborto, perché avrebbe messo in pericolo la vita delle madri. Tuttavia il tasso di obiezione di coscienza tra i medici è così alto in Argentina che di fatto per molte donne e bambine è impossibile avere garantito l’aborto, pur avendone diritto.

 

lilian messa incinta a 11 anni dallo zio

Ecco perché l’8 marzo i gruppi femministi di Ni Una Menos, scesi a marciare per le strade di Buenos Aires e altre città, hanno protestato contro la “tortura” sofferta da queste bambine, con lo slogan “Niñas no madres”, diventato virale anche sui social network. L’aborto rimane comunque un diritto di fatto negato in quasi tutta l’America Latina.

 

Basti pensare che la Corte Suprema di giustizia de El salvador ha ordinato in questi giorni la liberazione di Alba Rodriguez, Madria del Transito Orellana e Cinthia Rodriguez, dopo aver scontato 11 dei 30 anni di prigione cui erano state condannate per non aver portato a termine la gravidanza. Pur avendo avuto degli aborti spontanei, erano state dichiarate colpevoli di omicidio aggravato.

 

abusi sessuali su bambini 3

In Perù invece Noelia Llantoy, oggi 34 anni, ha ricevuto le scuse ufficiali del ministero della Giustizia per essere stata costretta, quando aveva 17 anni, a portare a termine la gravidanza di una bambina nata poi anencefalica, pur avendo chiesto l’aborto terapeutico su indicazione del medico, secondo cui continuare la gestazione metteva a rischio la sua vita. Procedimento che le fu rifiutato da un ospedale di Lima.

heidy incinta a 12 anniabusi sessuali su bambini 1abusi sessualiabusi sessuali su bambini 2

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO