blitz anti droga bologna

IL MIGLIOR DATORE DI LAVORO? I NARCOS! - BLITZ ANTIDROGA A BOLOGNA, CON 33 ARRESTI! L’ORGANIZZAZIONE, CHE AVEVA AL SUO VERTICE UN GRUPPO DI TUNISINI, RICONOSCEVA AI PUSHER UNO STIPENDIO FISSO DA 2.500 EURO AL MESE - A 12 DEGLI INDAGATI (TRA CUI CI SONO ANCHE DIVERSI ITALIANI) VIENE CONTESTATA L'ACCUSA DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE - L'ORGANIZZAZIONE AVREBBE PIAZZATO FINO A 5MILA DOSI DI COCAINA E 1500 DOSI DI EROINA...

BLITZ ANTI DROGA BOLOGNA

(ANSA)  Ai pusher che spacciavano in strada veniva garantito uno 'stipendio' fisso da 2.500 euro al mese, assicurato anche in caso di arresto per consentire ai familiari di pagare le spese legali. È uno degli aspetti emersi in un'operazione antidroga della polizia di Bologna che ha smantellato un'organizzazione specializzata nel traffico di cocaina, eroina e hascisc in diverse piazze della città, dal centro storico alla periferia.

 

L'indagine, avviata nel 2021 e coordinata dalla Dda con il sostituto procuratore Roberto Ceroni e il procuratore capo Giuseppe Amato, si è conclusa in mattinata con l'esecuzione di 44 misure cautelari firmate dalla gip Nadia Buttelli. Di queste, 28 persone sono finite in carcere, 5 ai domiciliari, 8 hanno ricevuto divieti di dimora e 3 obblighi di dimora.

 

BLITZ ANTI DROGA BOLOGNA

A 12 degli indagati (10 tunisini e 2 italiani) viene contestata l'accusa di associazione per delinquere, mentre i restanti rispondono di concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti. Al vertice dell'organizzazione c'era un gruppo di tunisini, ma nell'indagine sono coinvolti anche 13 italiani (4 hanno ricevuto misure cautelari e altri sono indagati a piede libero), oltre a pachistani, nigeriani e albanesi. In particolare, è stata accertata un'ampia capacità di approvvigionamento di cocaina da parte di alcuni indagati italiani, che avevano come fornitori soggetti albanesi. I pachistani erano invece specializzati nei rifornimenti di eroina.

 

Tra gli episodi su cui hanno lavorato gli investigatori c'è anche un pestaggio ai danni di un 25enne tunisino, aggredito a bastonate da alcuni connazionali in via Mascarella: si trattava di un tentativo di 'convincere' il giovane a spacciare per conto dell'organizzazione, anziché per una banda concorrente. Il 25enne ha poi collaborato alle indagini.

droga cocaina

 

La Polizia ha documentato che l'organizzazione avrebbe piazzato fino a 5mila dosi di cocaina e 1500 dosi di eroina, sequestrando in varie fasi tre chili di 'coca', un chilo di eroina e sei chili di hascisc, oltre a circa 30mila euro in contanti. Nelle perquisizioni, eseguite anche nelle ultime ore, gli agenti hanno trovato, a casa di uno degli indagati, che si trovava già ai domiciliari, un chilo di droga e un revolver risultato rubato il mese scorso nell'Imolese.

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