DAGOREPORT - UN PUCCINI ALL’IMPROVVISO! – SCOOP! UN BRANO INEDITO DI GIACOMO PUCCINI SARA’ ESEGUITO PER LA PRIMA VOLTA AL LUCCA CLASSICA MUSIC FESTIVAL, IL PROSSIMO 28 APRILE – COMPOSTO NEL 1877 DA UN GIOVANE PUCCINI, S’INTITOLA “I FIGLI DELL’ITALIA BELLA – CESSATO IL SUO DELL’ARMI”: ERA RIMASTO A LUNGO “NASCOSTO”, POI DISPONIBILE SOLO IN FORMA INCOMPIUTA E, INFINE, RIPORTATO ALLA LUCE NELLA SUA INTEGRITA’ GRAZIE AL CENTRO STUDI PUCCINI – IL MISTERO DIETRO ALLA PARTITURA E I DIRITTI ACQUISITI ORA DAL CONSERVATORIO “LUIGI BOCCHERINI” DI LUCCA...
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È un Puccini inedito quello che si potrà ascoltare a Lucca il 28 aprile, nell’ultima giornata del Lucca Classica Music Festival. Un Puccini giovane, un brano rimasto per moltissimi tempo “nascosto”, poi disponibile solo in forma incompiuta e, infine, riportato alla luce di recente grazie agli studi della professoressa Gabriella Biagi Ravenni del Centro Studi Puccini, che lo ha ritrovato completo nella biblioteca del Conservatorio di Musica “Luigi Boccherini”, dove i Puccini erano “di casa”.
“I figli dell’Italia bella – Cessato il suo dell’armi”, questo il titolo della composizione che sarà eseguita dall’Orchestra del Conservatorio “Boccherini”, diretta dal Maestro GianPaolo Mazzoli, a chiusura del festival di musica classica che si tiene tradizionalmente a Lucca in primavera.
Giacomo Puccini la compose nel 1877, partecipando a un bando di concorso indetto dagli organizzatori dell’“Esposizione lucchese”. Tale bando richiedeva la composizione di un brano vocale e strumentale che celebrasse l’orgoglio, le bellezze e il genio italiano. Il giovane Puccini, dunque, partecipò, visto anche il premio in denaro. Purtroppo, però, non vinse.
Da allora su “I figli dell’Italia bella – Cessato il suo dell’armi” è calato il silenzio e anche un certo mistero. La partitura viene rinvenuta nell’Archivio Puccini, a Torre del Lago, ma incompleta. Sono molti gli studiosi che per anni l’hanno studiata, senza però fortuna.
Gabriella Biagi Ravenni - centro studi puccini
Fino a pochi mesi fa, quando Gabriella Biagi Ravenni ne rinviene una copia nella biblioteca del Conservatorio dove Giacomo aveva studiato e dove suo padre Michele aveva insegnato. Dove? In uno dei fondi custoditi in quello storico luogo di musica. Una partitura autografa che non può essere altro che la versione completa di quella composizione giovanile in parte già scoperta a Torre del Lago.
Quelle note, rimaste nascoste così a lungo, risuoneranno nuovamente a Lucca, dove sono state scritte, proprio nell’anno in cui si celebra il centenario della morte del grande compositore. Lucca e Puccini… Puccini e Lucca. Un binomio indissolubile.
L’opera, caduta in pubblico dominio per la avvenuta scadenza del periodo di protezione legale, durato sino al settantesimo anno dalla morte del Maestro Puccini (29 novembre 1924), viene ora acquisita in proprietà assoluta dal Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca, che ne disporrà per i prossimi venticinque anni, in base ad una norma della legge sul diritto d’autore.
Al riguardo, lo studio legale dell’Avvocato Giorgio Assumma ha completato tutte le iniziative legali, idonee a rendere immediatamente valido tale acquisto in via esclusiva da parte del Conservatorio per tutti i paesi del mondo…
GianPaolo Mazzolilucca classica music festival 2024Gabriella Biagi Ravenni - centro studi puccini