“BRESCIA È NOSTRA E CI APPARTIENE”. DOPO BOLOGNA, UN'ALTRA PARATA DI GRUPPI NEO-FASCISTI NELLA CITTÀ TEATRO DI UNA STRAGE NERA, A PIAZZA DELLA LOGGIA - CIRCA 500 PERSONE HANNO SFILATO PER LE STRADE, DAL PARCO GALLO FINO ALLA STAZIONE TRA TRICOLORI, CORI, SLOGAN NOSTALGICI (“BOIA CHI MOLLA”) E QUALCHE SALUTO ROMANO - NON CI SONO STATE CONTROMANIFESTAZIONI NÉ INCIDENTI - SINISTRA, ASSOCIAZIONI ANTIFASCISTE E SINDACATO PARLANO DI “NORMALIZZAZIONE E LEGITTIMAZIONE DEL NEOFASCISMO” - VIDEO
Paolo Berizzi per repubblica.it - Estratti
Dopo la discussa manifestazione a due passi dalla stazione di Bologna avevano promesso che avrebbero replicato in altre città, e così è stato. E forse non è un caso che abbiano scelto Brescia, altro luogo teatro di una strage nera, piazza della Loggia. Ieri sera cinquecento neofascisti hanno sfilato in centro sotto lo slogan “Difendi Brescia”, contro il degrado e la criminalità.
Tra tricolori, cori e slogan nostalgici – “Boia chi molla” e qualche saluto romano – gli “identitari”, come si fanno chiamare, hanno percorso un pezzo di città, dal parco Gallo fino alla stazione, ritenuta luogo di spaccio e criminalità. Annunciato dal gruppo “Brescia ai bresciani” e “Brescia identitaria” al corteo hanno partecipato Rete dei Patrioti, CasaPound Italia, Veneto Fronte Skinheads, Comunità militante Brescia e Nazionalisti Camuni.
Un bis, dunque, di quanto già visto a Bologna il 9 novembre. Ma questa volta – dal punto di vista dell’ordine pubblico - tutto è filato liscio, non ci sono state contromanifestazioni né incidenti. Tuttavia il serpentone nero che ha attraversato la città sta facendo molto discutere, con dure prese di posizione da parte di sinistra, associazioni antifasciste e sindacato. Che parlano di “normalizzazione e legittimazione del neofascismo” e di “sfregio alla memoria della città medaglia d’argento al valor militare per la lotta partigiana”, e già macchiata dallo stragismo eversivo.
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