
UN CATTIVO MODELLO - A BRESCIA L'EX MODELLO SENEGALESE SYLLA ALIOUNE, 22 ANNI, È STATO CONDANNATO A 7 ANNI E QUATTRO MESI PER AVER MESSO A SEGNO TRE RAPINE A GIOIELLERIE E PER AVER TENTATO UN FURTO IN UNA VILLA. IL RAGAZZO, CHE AVEVA LAVORATO ANCHE PER "ARMANI", È IN CELLA DA OLTRE UN ANNO PER AVER AGGREDITO UN CREDITORE NEL 2023 - NEL PROCESSO SONO STATE CONDANNATE QUATTRO PERSONE, COMPLICI DI SYLLA ALIOUNE - IL BOTTINO CHE LA BANDA ERA RIUSCITO A FREGARE AMMONTA A UN MILIONE E 340 MILA EURO...
Estratto dell'articolo di Mara Rodella per www.corriere.it
Tre rapine violente tra città e provincia in poco più di un anno e una in villa, tentata. A cui è seguita una serie di ricettazioni, soprattutto di orologi di lusso e smartphone. Il bottino totale vale circa un milione 340mila euro. E la giustizia adesso presenta il conto: quattro condanne in abbreviato e nove tra patteggiamenti, messe alla prova e rinvii a giudizio.
Nel primo caso, il 10 gennaio 2024 (dopo averci provato il 5 e il 9), fecero irruzione da «Oro in Euro», in via Orzinuovi, poco prima della chiusura: minacciarono e aggredirono titolare e commessa e fuggirono con gioielli e orologi per 87.500 euro. Il 12 febbraio successivo, da «OroFino», a Mazzano, proprio durante la chiusura, casco, spray urticate e pistola puntata alla commessa, in due rubarono monili per 117 mila euro.
Undici giorni dopo, il 23, il colpo più eclatante, da «I gioielli di Rossana» in via X Giornate, pieno centro storico: in due si finsero rider di Glovo, casco nero integrale, monopattino e pistola, svaligiarono il negozio dopo aver malmenato il proprietario con un martello e il calcio dell’arma (a salve), poi spararono due colpi in aria per guadagnarsi la fuga tra i passanti sotto i portici. Negli zaini destinati al food delivery orologi e gioielli per oltre un milione 45 mila euro.
Dopo il processo in abbreviato davanti al gup Matteo Grimaldi, è stato condannato a 7 anni e quattro mesi — la pena più alta — Sylla Alioune (il pm Flavio Mastrototaro ne aveva chiesti dieci): 22 anni, origini senegalesi, una casa a Mazzano e in cella da oltre un anno, prima di darsi ai colpi in gioielleria aveva sfilato in passerella per noti brand internazionali.
«Ho bisogno di soldi per pagare alcuni debiti» aveva detto al gip ammettendo le sue responsabilità. Nei mesi scorsi era già stato condannato a 3 anni e due mesi per l’aggressione a un creditore (con tre complici) a Castenedolo, a fine 2023.
Sette anni e due mesi la condanna a carico di Hygert Dadushi, albanese di 26 anni, anche lui residente a Mazzano e in carcere: con Sylla, avrebbe materialmente partecipato ai colpi in gioielleria e custodito parte della refurtiva e lasciato il suo appartamento a Sylla mentre era all’estero.
È stato condannato invece a 5 anni e otto mesi il terzo complice, Ayoub Rachidi, dal ruolo più marginale: «autista» e «palo» di origini marocchine ma nato a Brescia, 27 anni, pure lui di Mazzano (è ai domiciliari con il braccialetto elettronico). Proprio a Mazzano, il 30 novembre 2023, Dadushi, Sylla e Rachidi fecero irruzione al Trony, armati e travisati: se ne andarono con smartphone, cuffie e smartwatch per oltre 89.732 euro.
In via Orzinuovi e in via X Giornate ad aiutarli anche due complici che si sarebbero finte clienti interessate ai gioielli esposti nelle vetrine interne per poi «lasciare appositamente aperta la porta» agli altri: rispettivamente si tratta di Elisa Traversi e Skurta Berisa, che hanno patteggiato (la prima due anni in fase di indagine, la seconda 2 anni e due mesi, sospesa avendo meno di 21 anni, ieri in aula).
Un anno e otto mesi, ancora, la pena (sospesa) inflitta in abbreviato a Davide Melzani, 23enne di Mazzano, imputato di una tentata rapina in concorso con Sylla e Dadushi nella villa della ex titolare di quest’ultimo, a Calcinato, l’8 gennaio 2023 (fu malmenato il collaboratore domestico, ma riuscì a farli scappare). [...]