bruno giordano patente falsa

BRUNO GIORDANO FREGATO DAL “RE DELLE TRUFFE” – L'EX ATTACCANTE DI LAZIO E NAPOLI È STATO RAGGIRATO DA UN 36ENNE NAPOLETANO, CARMINE CASCIO, CON UNA LUNGA LISTA DI PRECEDENTI PENALI ALLE SPALLE – L'UOMO SI È SPACCIATO PER MARESCIALLO DEI CARABINIERE E HA OFFERTO UN PERMESSO DI GUIDA CONTRAFFATTO AL FIGLIO DELL'EX CALCIATORE, A CUI ERA STATA RITIRATA LA PATENTE PER GUIDA IN STATO D'EBBREZZA: “MI DISSE CHE PER LUI SAREBBE STATO SEMPLICE RISOLVERE LA COSA” 

Estratto dell’articolo di Giulio Pinco Caracciolo per “Il Messaggero”

 

bruno giordano foto di bacco

Da una parte un ex calciatore del Napoli che vinse lo scudetto con Maradona nel 1987, dall'altra un tifoso sfegatato degli azzurri che si finge carabiniere. Al centro un problema da risolvere. Inizia così la vicenda che ha portato a processo davanti al Tribunale monocratico di Roma, con l'accusa di contraffazione, il "re dei raggiri" Carmine Cascio. Il 36enne napoletano ha già precedenti per truffa, estorsione e anche per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, un'agente di polizia.

 

[...] Siamo a maggio del 2017 quando dopo una cena in compagnia di Bruno Giordano, ex attaccante della Lazio e del Napoli degli anni 70-80, e della sua consorte, l'imputato si offre spontaneamente di risolvere un problema che da qualche settimana tedia l'amico ex calciatore: al figlio hanno ritirato la patente per un anno per guida in stato d'ebbrezza.

 

bruno giordano CARECA MARADONA

«Mi lamentavo con qualche conoscente di famiglia, tra cui anche Cascio, di dover accompagnare il ragazzo in tutti i suoi spostamenti - dichiara Susanna Bartoli, moglie di Giordano, nel verbale dei militari della stazione di Ponte Milvio - e lui si è presentato a me dicendo di essere un maresciallo dell'Arma e di prestare servizio a Roma in un reparto speciale».

 

L'imputato dice di essere in grado di aggirare l'iter previsto per la restituzione del documento di guida fornendo un permesso di circolazione provvisorio speciale grazie a qualche favore e al suo ruolo all'interno dell'Arma. «Mi disse - continua la Bartoli - che per lui sarebbe stato semplice risolvere la cosa e mi chiese una fototessera di mio figlio».

 

PATENTE FALSA

Poche settimane ed ecco che «a casa di Giuseppe Bruscolotti (anche lui ex giocatore nel Napoli, ndr) davanti a tutti Cascio mi ha consegnato il permesso provvisorio», spiega la moglie di Giordano. E così in pochi giorni ecco che il figlio dell'ex calciatore e dirigente sportivo si rimette di nuovo tranquillo alla guida fino a quando, dopo un nuovo controllo, non si scopre che il certificato è falso e stavolta la patente non la rivedrà per altri due anni.

 

[...] i militari vogliono vederci chiaro e così viene fuori che l'imputato da anni si spaccia per carabiniere - con tanto di documenti e divisa falsi - e gira tra Roma e Napoli facendo favori di vario genere, ovviamente previo compenso economico. Dopo la denuncia e le indagini, viene quindi citato direttamente in giudizio. [...]

BRUNO GIORDANO

 

La lista di precedenti per Carmine Cascio è lunga. A febbraio scorso è stato condannato dal tribunale di Napoli Nord a 11 anni per truffa ed estorsione aggravata per aver promesso un posto di lavoro nello Stato Pontificio pretendendo denaro e preziosi da una 51enne di Frignano, nel Casertano.

 

In quell'occasione l'imputato era riuscito a farsi consegnare dalla vittima quasi 20mila euro nel giro di due anni, per poi passare alle minacce di morte per lei e il figlio allo scopo di continuare a farsi pagare.

 

Pochi mesi prima, a settembre scorso, il 36enne (figlio di un ex poliziotto) era stato arrestato dai carabinieri di Ciampino con l'accusa di aver minacciato, estorto denaro e maltrattato l'ex compagna, un'agente di polizia in servizio a Napoli.

PATENTE FALSA

BRUNO GIORDANOBRUNO GIORDANO

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...