victoria s secret

BRUTTE NOTIZIE PER I PIPPAROLI: CALA IL SIPARIO SULLE CHIAPPE PAILLETTATE DEGLI "ANGELI" DI VICTORIA’S SECRET – DOPO 23 ANNI LA SFILATA DI BONAZZE CON TANGA KILLER NON SI FARÀ – A SCHIANTARE IL MARCHIO CI HANNO PENSATO LE MILLENNIALS CHE NON COMPRANO PIÙ E I BACCHETTONI #METOO - MA LA MAZZATA FINALE È ARRIVATA DOPO IL CASO EPSTEIN: IL MAGNATE ADESCAVA RAGAZZE CON…(VIDEO)

 

Da "www.lettera43.it"

 

victoria's secret 5

Finisce un mito. Victoria’s Secret non manderà più in passerella i suoi angeli. Dopo 23 anni cala infatti il sipario sullo show, tradizionale appuntamento autunnale in cui l’azienda presentava la sua collezione di capi intimi. A rivelarlo una delle sue stesse modelle, l’australiana Shanina Shaik.

 

«Sfortunatamente», ha detto la modella 28enne, «quest’anno non ci sarà uno show. Sono un po’ delusa perché non è qualcosa a cui sono abituata. Di solito durante questo periodo faccio le prove come ‘angelo’».

victoria's secret 3

 

GLI ANGELI PIÙ FAMOSI

Dal 1995, anno in cui è stato lanciato, lo show, trasmesso anche in prima serata in Usa, ha fatto la gloria di top model come Heidi Klum, Miranda Kerr, Alessandra Ambrosio, Adriana Lima. Riguardo ai motivi per l’annullamento di una delle sfilate più attese dell’anno, Shaik ipotizza che probabilmente il brand sta cercando di ridefinirsi.

 

victoria's secret 4

Victoria’s Secret non ha rilasciato alcun commento, tuttavia dopo che non molto tempo fa il New York Times aveva annunciato che la sfilata non sarebbe più stata trasmessa in tivù forse i segnali erano nell’aria.

 

L’ONDA LUNGA DEL MOVIMENTO #METOO

Inoltre, soprattutto dopo il movimento #metoo, sia lo show sia lo stesso brand sono stati spesso oggetto di diverse controversie. Sempre più donne si sono fatte avanti in segno di protesta contro un immagine che promuove capi intimi succinti su modelle magrissime.

victoria's secret 1

 

Il 2019, poi, non è partito sotto i migliori auspici dal punto di vista economico con l’annuncio della chiusura di 53 punti vendita. Lo shopping natalizio non ha portato i ricavi previsti per tutto il gruppo L Brands (a cui fa capo Victoria’s Secret) e gli ultimi mesi dell’anno scorso hanno visto un utile netto in calo a 540 milioni di dollari rispetto ai 664 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Sugli utili ha pesato anche la concorrenza, tra Amazon e le aziende sportive.

victoria's secret 2

 

LE MILLENIAL HANNO ABBANDONATO IL BRAND

Ad abbandonare Victoria’s Secret sono state soprattutto le millennial, cioè un terzo delle donne che guardano al mercato dell’abbigliamento intimo. Nel 2018 hanno preferito spendere in reggiseni sportivi invece che in pizzi e merletti.

 

LE DICHIARAZIONI DI RAZEK SU LGBT E DONNE FORMOSE

Ancora, poco prima della sfilata del 2018, in un’intervista a Vogue, il chief marketing officer Ed Razek si era gettato la zappa sui piedi affermando che lo show degli angeli di Victoria’s Secret non era per Lgbt o donne formose.

victoria's secret 6

 

Alla domanda sul perché in passerella non si vedono modelle Lgbt o taglie forti, Razek aveva detto che quella categoria non rappresenta la «fantasia» che Victoria’s Secret cerca di vendere. «Dovremmo avere transessuali nello show?

 

No, non credo», commentò Razek. Perché no? «Perché lo show è una fantasia, è uno speciale di intrattenimento di 42 minuti e basta». Dopo quella dichiarazione molti invitarono al boicottaggio del brand.

 

victoria's secret 7

LO SCANDALO EPSTEIN

L’ultima rogna per l’azienda è storia recente e riguarda i legami di Les Wexner (proprietario del gruppo) con il miliardario Jeffrey Epstein, in carcere a New York con le accuse, tra le altre, di traffico sessuale e associazione a delinquere finalizzata al traffico sessuale.

 

victoria's secret

Si ipotizza che Epstein sfruttasse il brand per adescare ragazze che sognavano di diventare modelle. La modella Maria Farmer sostiene che nel 1996 Epstein abusò di lei sessualmente nella villa di Wexner in Ohio.

victoria's secretbella hadiddevon windsor 6devon windsor 4la sfilata di victoria s secret 9 stella maxwelldevon windsor 1devon windsor 5duckie thot 1elsa hoskkendall 1kendall jenner 1elsa hosk 4megan williamsshanina shaik 4victoria's secretshanina shaikvictoria's secretyasmin wijnaldum 1yasmin wijnaldum 4yasmin wijnaldumvictoria's secret

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?