mario buscemi

BUSCEMI NON ERA MICA SCEMO! - SECONDO LA PROCURA, IL GENERALE MARIO BUSCEMI ERA CAPACE DI INTENDERE E VOLERE QUANDO, A 88 ANNI, HA DILAPIDATO IL SUO PATRIMONIO FACENDO REGALI A OTTO SPOGLIARELLISTE CONOSCIUTE IN UN NIGHT CLUB VICINO AL COLOSSEO - IL PM CHIEDE L'ARCHIVIAZIONE DEL CASO IN CUI LE SIGNORINE FURBACCHIONE SONO STATE INDAGATE PER CIRCONVENZIONE DI INCAPACE - CHE L'ALTO UFFICIALE NON FOSSE RINCOJONITO SI VEDEVA DALLE SUE RISPOSTE ALLE DONNINE CHE GLI CHIEDEVANO ATTENZIONI E REGALI: “CONOSCO LA TUA TECNICA, HAI COMINCIATO CHIEDENDO 200 EURO PER LA LEGNA PER RISCALDARE TUA NONNA E SIAMO FINITI CON 40 MILA EURO”

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8 SPOGLIARELLISTE SONO INDAGATE PER CIRCONVENZIONE DI INCAPACE AI DANNI DEL GENERALE MARIO BUSCEMI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell'articolo di Giuseppe Scarpa per “La Repubblica – Edizione Roma”

 

GENERALE MARIO BUSCEMI

Un generale di corpo d’armata con un passato brillante, un night club vicino al Colosseo e otto giovani donne pronte a tutto. È questa la cornice di una vicenda che all’inizio sembrava segnata da manipolazioni e inganni, ma che, secondo la procura di Roma, potrebbe riservare un finale inatteso: Mario Buscemi, ex Sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito, consigliere militare a Palazzo Chigi a metà anni Novanta e figura di spicco delle istituzioni italiane, sapeva quello che faceva.

 

Per questo motivo è stata chiesta l’archiviazione per le otto ballerine accusate di averlo circuito, con la tesi che l’uomo, pur anziano e vulnerabile, fosse consapevole delle sue scelte fino alla fine. Buscemi, morto lo scorso luglio a 88 anni, aveva iniziato a frequentare il night club Poppea nel 2010, subito dopo il pensionamento. Lì avrebbe incontrato alcune delle donne che per quasi un decennio sarebbero entrate e uscite dalla sua vita, facendosi pagare appartamenti, automobili, attività commerciali, gioielli e perfino le rette scolastiche dei loro figli.

 

VIETATO AVERE LE MESTRUAZIONI - CARTELLO AL POPPEA CLUB DI ROMA

Una di loro gli scriveva: «Sei il mio eroe, ti voglio un mondo di bene» . Parole al miele che anticipavano richieste di denaro, 500 o 2.000 euro «per un’operazione urgente a Vienna». Un’altra ragazza, con tono supplichevole, ammetteva: «Voglio essere la donna che ti ha colpito il cuore». Dietro i messaggi WhatsApp raccolti dagli inquirenti si nascondeva un mondo fatto di promesse e rivalità.

 

Le otto donne si contendevano infatti l’attenzione del generale, accusandosi a vicenda. «Ti fai prendere in giro da Paola, che si compra le borse Chanel » , scriveva una di loro. Per poi aggiungere: «Da ora in poi ti dirò tutto quello che so su di lei » . E ancora: « Non meriti una ragazza come me, che ti vuole veramente bene, non come quelle tr… da due soldi». Un gioco spietato che, secondo il figlio del generale, ha ridotto i conti correnti del padre a zero. [...]

 

night club

Poi è iniziato il lavoro della procura, che ha fatto luce su un quadro più complesso. Secondo i pm, nonostante l’età e la depressione, Buscemi sarebbe stato sempre lucido e pienamente consapevole delle sue scelte. La richiesta di archiviazione esclude che l’uomo fosse incapace di intendere e volere.

 

Gli investigatori hanno sottolineato che la relazione con le otto donne non si sarebbe protratta così a lungo — quasi dieci anni — se il generale non avesse avuto coscienza della situazione. La famiglia, rappresentata dagli avvocati Paola Picciotto ed Elena Bussotto, potrebbe opporsi alla richiesta di archiviazione. L’ultima parola al gip.

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