C’È UN INDAGATO PER LA MORTE DI SATNAM SINGH, IL BRACCIANTE INDIANO DI 31 ANNI, CHE LAVORAVA IN NERO A LATINA PER 4 EURO L'ORA ED È LASCIATO MORIRE IN STRADA CON IL BRACCIO TRANCIATO: ANTONELLO LOVATO, 38ENNE PROPRIETARIO DELLA DITTA IN CUI LA VITTIMA E LA MOGLIE LAVORAVANO, È INDAGATO PER OMICIDIO COLPOSO E OMISSIONE DI SOCCORSO: HA CARICATO L’UOMO E LA COMPAGNA SUL PULMINO E LI HA SCARICATI A CASA AL POSTO DI PORTARLI IN OSPEDALE…
Estratto dell'articolo di Rinaldo Frignani e Michele Marangon per www.corriere.it
Satnam Singh - lavoratore indiano morto dopo l amputazione del braccio
Ha lottato contro la morte per 48 ore. Alla fine non ce l’ha fatta. Satnam Singh, bracciante indiano di 31 anni, è morto ieri all’ospedale San Camillo di Roma dove era stato ricoverato lunedì in prognosi riservata per l’amputazione traumatica del braccio destro, gravi ferite alle gambe e le conseguenze di una devastante emorragia. Al suo capezzale Alisha, la moglie di «Navi», come era soprannominato il lavoratore, vittima del caporalato nelle campagne di Latina.
Il suo datore di lavoro, un imprenditore di Borgo Santa Maria, Antonello Lovato, 38 anni, è ora indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso: secondo i carabinieri c’era lui al volante del pulmino a bordo del quale, forse con l’aiuto di altre persone, Singh e la moglie sono stati abbandonati davanti alla loro abitazione poco lontano dal campo dopo un terrificante viaggio di alcuni chilometri.
RENZO LOVATO - TITOLARE DELL AZIENDA AGRICOLA DOVE E MORTO SATNAM SINGH
Il braccio amputato è stato raccolto e messo in una cassetta della frutta, lasciato vicino al corpo del 31enne. Una ricostruzione confermata dalla donna, che sul veicolo ha gridato più volte di portare il marito in ospedale, ma non è stata ascoltata da chi stava guidando. «C’era sangue ovunque, credevo che ci portassero in ospedale», ha raccontato.
Operato più volte, Singh è peggiorato fino alla morte cerebrale decretata ieri mattina dai medici. Alisha ancora non ci crede. Alcuni connazionali insieme con Stefano Morea, della Flai Cgil, l’hanno assistita tutto il giorno. «Per me è ancora vivo», dice la giovane.
Sarà ora l’autopsia a confermare il fatto che il 31enne, arrivato in Italia nel 2022, inserito nella comunità sikh nell’agro pontino e con la moglie sfruttato nella raccolta di frutta e ortaggi nei campi a quattro euro l’ora, si sarebbe potuto salvare se fosse stato trasportato subito al pronto soccorso. Sequestrato l’avvolgi-plastica per la copertura dei campi in vista della semina di angurie e meloni, agganciato a un trattore, che Singh stava utilizzando e che all’improvviso gli ha agganciato il braccio schiacciandogli anche le gambe.
SATNAM SINGH - VIGNETTA BY MILITANZA GRAFICA
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Latina, coordinate dalla Procura, puntano a chiarire se Lovato, assistito dagli avvocati Stefano Perotti e Valerio Righi, fosse da solo oppure se nel terreno di sua proprietà o sul pulmino ci fossero altri lavoratori in nero fuggiti subito dopo l’incidente.
«Sono stato preso dall’agitazione — avrebbe raccontato il 38enne —, ma poi ho chiamato i soccorsi». […]
Il 31enne, clandestino, non era contrattualizzato, veniva fatto lavorare a giornata e lunedì mattina era stato prelevato con la moglie sempre con il pulmino davanti casa.[…]
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