giada gervasi sabaudia

SABAUDIA, C’E’ DEL MARCIO SOTTO LA SABBIA – APPALTI TRUCCATI PER LA COPPA DEL MONDO DI CANOTTAGGIO, OMESSI CONTROLLI SULLA GESTIONE DELLE CONCESSIONI BALNEARI: TUTTI GLI AFFARI CHE HANNO PORTATO LA SINDACA GIADA GERVASI IN MANETTE. UNA SPIRALE DI CONTINUI FAVORI: TRA GLI EPISODI CITATI NELL'ORDINANZA DELLA GIP, ANCHE LA PROMESSA DI SALSICCE E DI UNA MAGLIA DELLO JUVENTINO DYBALA A UN CARABINIERE IN CAMBIO DELLA…

Vittorio Buongiorno Camilla Mozzetti per "il Messaggero"

 

GIADA GERVASI SINDACO DI SABAUDIA

«Grazie a Dio, grazie al Coronavirus»: la pandemia copre gli affari loschi che il Comune di Sabaudia aveva firmato nell'organizzazione della Coppa del mondo di Canottaggio. Sulla sabbia si inizia ad indagare dopo il tentativo incendiario di un uomo che se la prende con le istituzioni, ree a suo dire di non controllare accuratamente la gestione delle concessioni balneari su uno dei tratti più noti del litorale laziale. I soldi dovuti da chi, per anni, con gli stabilimenti di Sabaudia ha fatto fortuna e quelli realmente pagati all'amministrazione.

 

sabaudia mondiali di canottaggio

Poi però il faro degli inquirenti dalla sabbia si sposta su qualcos' altro e stavolta l'incendio divampa per davvero ma su un altro fronte: quello della gestione degli appalti e delle gare per l'organizzazione dei mondiali di canottaggio. E il Comune della località a sud di Roma prende fuoco.

 

 È finita ai domiciliari la sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi (ieri sera si è dimessa dall'incarico) insieme ad altre 11 persone, (per altre quattro è stata disposto il divieto di dimora e la sospensione dai pubblici uffici) con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta proprio per quel grande appuntamento sportivo previsto per il 2020 e rimandato al 2021 a causa della pandemia. I carabinieri del Nucleo investigativo di Latina coordinati dalla Procura hanno fatto luce su un sistema che partendo dal Municipio aveva favorito ditte amiche per la realizzazione dell'impianto di gara. Ed è così, dunque, che dall'indagine avviata per controllare il sistema di gestione delle autorizzazioni degli stabilimenti balneari - su cui sono in corso delle verifiche perché tante sarebbero le realtà morose - si è scoperto il sistema Coppa del mondo.

 

SABAUDIA STABILIMENTI

IL SISTEMA È il 2018 quando si pensa al lago Paola di Sabaudia come epicentro della gara mondiale di canottaggio. Il Comune istituisce un comitato organizzatore e avvia le gare per l'assegnazione degli appalti necessari alla realizzazione del campo di gara e non solo per un giro di affari di circa un milione di euro. I procedimenti sono regolari ma su questi - è l'accusa - sia la sindaca che il direttore generale del Comitato, Luigi Manzo (ai domiciliari), con l'ausilio di diversi dipendenti dell'amministrazione, assessori compresi, lavoreranno per revocare gli incarichi alla ditte regolarmente vincitrici, al fine di favorirne altre, tra cui quella di Giuseppe Pellegrino, anche lui finito ai domiciliari. Nel novero delle accuse anche quella della turbativa sulla gara di un altro appalto per la realizzazione di un impianto di cablaggio del campo di gara stesso. Ma per far questo, revocare e far risultare vincitrici altre ditte, serve tempo che viene sottratto all'organizzazione dell'evento con il rischio di farlo saltare.

sabaudia 1

 

Si arriva al 2020 manca pochissimo ed è ancora tutto in alto mare ma a salvare il sistema arriva la pandemia da Covid-19 su cui gli odierni indagati festeggeranno perché il virus farà saltare l'appuntamento coprendo i ritardi dovuti alle magagne sugli appalti. Gli indagati fanno credere alla Fisa, la Federazione internazionale degli sport acquatici di aver ultimato i lavori per lo svolgimento della Coppa del mondo e tacciono la realtà anche alla Prefettura e alla Questura, coinvolte per la preparazione del piano di sicurezza.

 

Poi arriva salvifica la pandemia di cui sindaca e collaboratori gioiscono: «La fortuna - dice Manzo intercettato - se così si può dire, ci sta salvando la pelle e le pa...». Gli indagati «arrivarono persino a sperare - si legge nell'ordinanza del gip Giorgia Castriota - in una diffusione del Coronavirus che avrebbe così costretto le autorità sportive all'annullamento delle manifestazioni, per poter così coprire mediaticamente quello che altrimenti sarebbe stato un clamoroso fallimento organizzativo della Gervasi e del Manzo». Non solo, entrambi «toccavano ferro» affinché il Covid-19 costringesse poi la Fisa a decidere il trasferimento della seconda prova della Coppa del mondo da Varese a Sabaudia «facendo presagire un ulteriore guadagno per gli indagati» è scritto ancora nel provvedimento.

 

SABAUDIA SAPORETTI

LE CONCESSIONI Al fianco c'è poi tutta l'attività messa in essere dalla sindaca a favore di Mario Ganci, un imprenditore nonché segretario del sindacato balneari, che chiede alla Gervasi il ritiro dei provvedimenti di revoca delle concessioni per gli stabilimenti morosi ma non solo. Ma gli irregolari sono anche altri. I responsabili dell'Ufficio Demanio Marittimo e Suap avviano anche il procedimento di revoca dell'autorizzazione del chiosco Polidoro riconducibile al segretario dello staff della sindaca. «Le conseguenze di tale affronto - si legge ancora nell'ordinanza - sono state il trasferimento» della dipendente «che aveva avviato il procedimento e poi le minacce al capo settore che aveva disposto la revoca dell'autorizzazione».

 

 

 

«MO' FACCIO UN CAOS DA PAZZI» IL PAGAMENTO CON LE SALSICCE

Michele Marangon e Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"

sabaudia 3

 

«Puoi anche riferire al sindaco, io vengo lì e faccio un casino da pazzi...» tuonava l'imprenditore Giuseppe Pellegrini al telefono, lamentando la mancata definizione degli accordi per la manutenzione del vecchio pontile di Sabaudia che avrebbe potuto penalizzarlo in futuro. Nel capovolto universo del «sistema-Sabaudia» gli imprenditori comandavano e la pubblica amministrazione taceva, trattava.

 

Così i titolari delle 45 concessioni balneari lungo le dune del litorale sarebbero stati, secondo i magistrati, complessivamente inadempienti sotto il profilo economico. Titolari di attività mancavano di versare i canoni di concessione e proprietari di chioschi che durante la stagione balneare fatturavano cifre stellari omettevano di pagare il dovuto al demanio. La ruota degli affari girava ma le casse pubbliche non intascavano un soldo. Quando poi capitava una stretta, gli imprenditori lamentavano preoccupazione. Piange Saporetti, proprietario di una fetta pregiata delle dune litoranee, sotto al Circeo.

 

sabaudia 2

Ed è il presidente dell'associazione di categoria Emanuele Avagliano a riferire alla sindaca Giada Gervasi come il pagamento delle tasse di concessione affliggesse i titolari di stabilimenti: «L'Avagliano avvisava la Gervasi che i balneari si stavano rivolgendo a lui per la questione dei pagamenti delle concessioni, a partire da Carbonelli, passando per Saporetti, passando per Natale, per Dell'Omo...».

 

E piange il titolare della Rosa dei Venti, chiosco che «nel 2019 era stato sottoposto a un solo controllo, avvenuto peraltro al termine della stagione stessa (quando cioè ormai la struttura era stata smontata, divenendo così materialmente impossibile riscontrare eventuali irregolarità)». Ebbene non solo il titolare subaffitta in nero l'attività ma, in seguito, riesce a mobilitare l'ex sindaca contro la funzionaria che aveva rilevato irregolarità nel pagamento delle concessioni. Commentano due carabinieri del luogo, in una tra le molte conversazioni captate dalle microspie: «Questi c'avranno preso praticamente 300/400 mila euro. Tra l'altro anche camuffati in qualche modo... è perché non potevano risultare... non è che stanno a vende' un'attività, non la possono vende' l'attività capito?».

SABAUDIA CARBONELLI

 

Altrove, nelle intercettazioni ritorna come un leit motiv l'ansia di molti imprenditori per i pagamenti dovuti al demanio e vissuti come iniqui: «Io ti ho chiamato - dice Mario Ganci alla sindaca - perché sono molto preoccupato per la situazione che abbiamo... noi stiamo cercando di lavorare per trovare dei rimedi ma intanto dagli uffici arrivano le revoche... a parte Tony (Tony l'Egiziano, titolare dello stabilimento omonimo, ndr ) ma pure al chiosco di Polidoro è arrivata una revoca... siccome pure quella si basa su una cosa che si sta pensando di rivedere...».

 

sabaudia

In un sistema del genere la mancanza di trasparenza gioca a favore di assessori e imprenditori collusi: «Mo vediamo come buttarli fuori» pianifica l'assessore ai Lavori pubblici, Innocenzo D'Erme, riferendosi a candidati sconosciuti che partecipavano alle gare. Ma, in un sistema del genere, si ragionava anche in termini di consenso elettorale. Osserva Giovanni Bottoni, responsabile di un settore dei lavori pubblici al telefono con l'imprenditore Sandro Dapit: «È tutta gente amica che elettoralmente può essere amica di qualcun altro». A dire che, in un futuro non troppo lontano, quei consensi avrebbero potuto tornare utili. Una spirale di continui favori, anche minimi: tra gli episodi citati nell'ordinanza della gip, così, finisce anche la promessa di salsicce e di una maglia dello juventino Dybala a un carabiniere in cambio della potatura degli alberi di una villa senza l'autorizzazione necessaria. Maglia autografata, però, e con dedica.

sabaudiasabaudia 2

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…