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MA CHE C’HANNO STI PRETI POLACCHI? ORGE GAY FRA PRETI, VIAGRA, UN PROSTITUTO: LO SCANDALO SESSUALE NELLA DIOCESI DI SOSNOWIEC È SOLO L’ULTIMO CHE HA COINVOLTO PARROCI DELLA ZONA - NEL 2010 L’ALLORA RETTORE AD INTERIM DEL SEMINARIO DI SOSNOWIEC AVREBBE AVUTO UNA RISSA IN UN CLUB GAY. A MARZO SCORSO UN DIACONO 26ENNE È STATO RITROVATO MORTO: I PM HANNO ACCUSATO UN PRETE 40ENNE CHE POI SI ERA SUICIDATOORA L’ORGIA IN CUI UN GIGOLÒ HA RISCHIATO DI MORIRE PER UN’OVERDOSE DI VIAGRA E…

Estratto dell'articolo di www.corriere.it

 

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La Chiesa polacca, già disertata da una parte dell’elettorato al voto del 15 ottobre, da cui il partito ultraconservatore PiS è uscito incapace di governare, affronta altre difficoltà. La Gazeta Wyborcza, con un’inchiesta esclusiva, fa luce su uno scandalo sessuale — orge gay fra i preti, Viagra, un prostituto — e il vescovo della diocesi coinvolta, quella di Sosnowiec, rassegna le sue dimissioni. Papa Francesco le ha accettate.

 

[…] […] un prete della sua diocesi, Tomas Z., nel cui appartamento un prostituto è collassato per overdose di Viagra la notte tra il 30 e il 31 agosto. L’indagine è scattata per omissione di soccorso: il giovane rischiava la vita, ma per non dare scandalo non sono stati chiamati in tempo i soccorsi. Anzi: secondo quanto i media hanno appurato, il sacerdote avrebbe inizialmente tentato di impedire ai paramedici di entrare nell’appartamento.

 

prete

Non è il primo scandalo che travolge Sosnowiec, diocesi di medie dimensioni nel Sudovest del Paese. Nel 2010, l’allora rettore ad interim del seminario di Sosnowiec avrebbe avuto una rissa in un club gay, ma gli fu permesso di rimanere al suo posto per oltre un anno anche dopo che il caso fu reso noto dai media polacchi.

 

A marzo 2023, il cadavere di un diacono di 26 anni è stato ritrovato con ferite che facevano pensare a un omicidio. I pubblici ministeri locali hanno detto che era stato ucciso da un prete di 40 anni che poi si era suicidato. L’accusa ha affermato che i due avevano una relazione conflittuale da tempo e che il sacerdote aveva inviato al diacono messaggi minacciosi.

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La diocesi, che ha identificato il sacerdote coinvolto nell’incidente come p. Tomasz Z., ha ampiamente confermato le notizie dei media, affermando che una commissione investigativa esterna ha concluso che ha commesso «una violazione molto grave delle norme morali», nonché dei suoi obblighi di sacerdote. Si citava un «incidente» avvenuto nell’appartamento del sacerdote che aveva coinvolto lui e almeno altri due laici. Kaszak ha destituito il sacerdote da tutte le funzioni il 21 settembre e ha avviato un processo canonico interno, il cui esito potrebbe portare alla sospensione o anche alla riduzione allo stato laicale, secondo una dichiarazione pubblicata sul sito diocesano.

 

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Don Tomas si difende. «Un evidente attacco alla Chiesa, compreso il clero e i fedeli, per umiliarne la posizione, i compiti e la missione», ha affermato il sacerdote in una dichiarazione inviata via e-mail al quotidiano Gazeta Wyborcza, che ha svelato la vicenda.

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