HANNO POCO PIÙ DI VENT’ANNI I TRE GIOVANI CHE HANNO AMMAZZATO SHIMPEI TOMINAGA, IL GIAPPONESE DI 56 ANNI CHE A UDINE HA PROVATO A DIFENDERE UN UCRAINO COL VOLTO INSANGUINATO CHE CHIEDEVA AIUTO – A SFERRARE IL COLPO CHE HA STESO LA VITTIMA È STATO IL FIGLIO DI UN BRIGADIERE IN PENSIONE – I TRE GIOVANI FORMAVANO UN BANDA CHE AVEVA GIÀ MESSO A SEGNO DIVERSI COLPI: AVEVANO RAPINATO IL TITOLARE DI UN BAR, AVEVANO PRESO A BOTTIGLIATE UN UOMO E…
Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”
«Dai, lasciate stare, non vedete che è già sanguinante? Sparite, andate a dormire».
Ma la risposta è violentissima, un pugno che lo centra al volto. Shimpei Tominaga, giapponese di 56 anni, imprenditore nel settore dell’import/export di mobili, indietreggia, cade, sbatte la nuca contro lo spigolo di un marciapiede. È morto martedì, dopo quattro giorni di coma. Ora Udine, dove il fatto è avvenuto, è letteralmente sotto choc.
Intanto perché Shimpei — sposato, un figlio di 13 anni — lo conoscevano tutti in città, dove si era stabilito una ventina di anni fa.
Benvoluto, con tanti amici italiani, era pazzo per il calcio, aveva l’abbonamento per vedere l’Udinese e i tifosi bianconeri lo chiamavano «il giapponese della curva». Suo papà, Kenachi, è tra l’altro l’uomo che nei primi anni Settanta, stabilendosi a Roma, importò dal suo Paese certi celeberrimi cartoni animati che hanno segnato l’immaginario di almeno un paio di generazioni, a partire da Goldrake.
[…] venerdì notte Shimpei ha soccorso uno sconosciuto picchiato poco prima da tre giovani, poi arrestati dalla Squadra mobile. Sono circa le tre. Tominaga con due amici al «Buonissimo Kebab», sta mangiando una piadina. A un tratto compare un ucraino trentenne, Oleksandr Petrov. Volto insanguinato, implora aiuto: «Vi prego, chiamate la polizia, mi stanno inseguendo».
Lo straniero e un suo connazionale poco prima erano stati aggrediti, per motivi da chiarire, da tre giovani provenienti dal Trevigiano e già segnalati per una sfilza di reati che vanno dalle lesioni alla rapina. Il terzetto — i ventenni Samuele Battistella, di Mareno di Piave e Daniel Wedam, di Conegliano; poi Abdallah Djouamaa, 22, anche lui di Conegliano, tutti in carcere — ricompare davanti al locale.
Shimpei esce sul marciapiede, si frappone tra loro, invitandoli ad andarsene, e l’ucraino.
È Battistella a stenderlo a terra con un pugno.
Gli investigatori diretti da Francesco Leo hanno accertato che è il figlio di un brigadiere dei carabinieri in pensione. La sua imputazione si aggrava: adesso dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale. Per gli altri resta invece la contestazione di rissa aggravata.
Lui e Djouamaa, martedì compariranno al tribunale di Treviso per aver rapinato, l’11 novembre 2022, il titolare di un bar. […] Poco prima avevano preso a bottigliate un altro uomo incontrato a un bar. […] Risultano indagati anche per altri episodi fuori da Treviso. Una banda, insomma, che si sposta in treno agendo in tutto il Triveneto.
Borseggi, furti, vandalismi. E ora la morte di Tominaga.
[…]
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