"UN'AVVERSARIA MI HA DETTO 'NEGRA DI MERDA' E L'ARBITRO NON HA SENTITO NIENTE" - LA CALCIATRICE 18ENNE DELL'ALESSANDRIA, AWA SYLLA, HA DENUNCIATO DI ESSERE STATA VITTIMA DI INSULTI RAZZISTI DURANTE LA PARTITA CONTRO IL TORINO WOMEN - "E' STATO INTENZIONALE. IO NON HO REAGITO, OLTRETUTTO DIETRO DI ME C'ERA PURE L'ARBITRO. E' INACCETTABILE. ESORTO LA FEDERAZIONE A PRENDERE PROVVEDIMENTI".
(ANSA) - Insulto razzista durante una partita ufficiale di calcio femminile, nella categoria Eccellenza. A riportare sui social l'episodio è l'Alessandria, vittima una sua giocatrice, la diciottenne Awa Sylla, "raggiunta e poi offesa con la frase "Negra di m***a" da un'avversaria", nel match con il Torino Women. "E' un comportamento inaccettabile e non consono ad un luogo come lo sport" scrive la società alessandrina,, che ha lanciato l'hastag #SiamoTutiSylla e "protegge e mostra vicinanza alla propria tesserata condannando questo atto intimidatorio e discriminatorio".
Sulla pagina Facebook dell'Alessandria calcio femminile è pubblicata un'intervista con la stessa Sylla "Per me lo sport è rispetto e divertimento, io - sottolinea Sylla - non condanno tutta la società, ma solamente l'autrice del gesto, totalmente fuori luogo e inutile. E' stato intenzionale, in quanto mi ha raggiunto di proposito per denigrarmi e insultarmi nonostante le avessi detto nulla. io non ho reagito, ma quella frase mi ha fatto veramente male, oltretutto dietro di me c'era l'arbitro a cui ho rivolto lo sguardo e gli ho chiesto se avesse sentito, ma lui mi ha risposto di no e che ne avremmo parlato a fine partita. Ovviamente tutto ciò non è avvenuto. E' inaccettabile - conclude la giocatrice alessandrina - ed esorto la Federazione a prendere provvedimenti".