maurizio mangiapane

UMILIATO DALLA BUROCRAZIA ITALIANA - IL CALVARIO DI MAURIZIO MANGIAPANE, 59ENNE DI TORINO: A CIRCA SEI MESI DALL'AMPUTAZIONE DELLE GAMBE, NON GLI È STATA ANCORA CONCESSA LA PENSIONE DI INVALIDITÀ, PERCHÉ L'ASL DEVE ACCERTARE LA SUA DISABILITÀ: "CHE POI NON HO PIÙ LE GAMBE, CHE COSA C'È DA ACCERTARE?" - L'UOMO VIVE IN UN PALAZZO SENZA ASCENSORE, ED È COSTRETTO A STRISCIARE SUI GOMITI PER SALIRE E SCENDERE LE SCALE...

Estratto dell'articolo di Antonella Torra per “la Stampa”

 

MAURIZIO MANGIAPANE

[…] A Maurizio Mangiapane, 59 anni, di Chieri, nel Torinese, quasi un anno fa sono state amputate entrambe le gambe, sopra il ginocchio. E se in casa non ci sono la moglie o i figli che possono aiutarlo questa è la sua condanna di tutti i giorni: strisciare sui gomiti per poter affrontare le scale di casa.[…] Aveva un trombo di quattro centimetri nell'aorta del cuore: «I trombi si sono poi diffusi in tutto il corpo – racconta la moglie – hanno bloccato la circolazione delle gambe e l'intestino». A settembre hanno dovuto amputargli le gambe ed è cominciato un nuovo tormento quotidiano.

 

Il 3 novembre ha presentato la domanda per l'invalidità totale. Ma a oggi non è ancora stato chiamato dalla commissione dell'Asl di zona, la To5, che deve accertare la sua invalidità. E quindi non ha diritto a nulla: alla pensione innanzitutto, ma soprattutto a un cingolato che gli permetta di salire e scendere le scale senza strisciare. Oppure a delle protesi, o a non dover pagare di tasca propria tutte le cure, le visite e gli esami. «Mi vergogno a dover uscire così – mormora – ma non posso stare chiuso in casa tutto il giorno quando i miei lavorano. […]». Così non gli resta che uscire strisciando.

MAURIZIO MANGIAPANE

 

Maurizio e la moglie Irina vivono in […] un vecchio stabile senza ascensore: «Abbiamo anche pensato di trasferirci – rivela Irina – ma lavoro solo io e gli affitti sono alti, per le case più nuove con ascensore e senza barriere. Comprare, solo con il mio stipendio, è impossibile: nessuna banca mi concede un mutuo. Forse se ci fosse anche la pensione».

 

Maurizio lavorava alla Aunde, azienda tessile della zona, ma 14 anni fa è stato lasciato a casa per riduzione di personale: «Mi sono arrangiato e ho fatto un po' di tutto, finché non ho cominciato a star male». Ora la sua situazione economica, di per sé difficilissima, non è la sua principale angoscia: «Dovermi spostare in questo modo è uno sforzo pesante per il mio fisico, anche per il cuore. E anche un'umiliazione». […]

 

MAURIZIO MANGIAPANE

 Ci fosse l'invalidità le cose sarebbero diverse: Maurizio avrebbe diritto a un montacarichi per uscire di casa, non sarebbe costretto a costruirsi da sé gli attrezzi che rendono un po' meno impossibili le sue giornate, potrebbe forse cambiare casa. E magari i suoi figli potrebbero cercare la propria strada anziché badare a lui. Già, se solo non fossero passati quasi sei mesi da quando ha fatto domanda. «Che poi non ho più le gambe, che cosa c'è da accertare?».

 

 Tutto vero, se non ci fosse di mezzo un'ottusa burocrazia: «L'accertamento sanitario deve essere effettuato entro nove mesi dalla data di presentazione della domanda», spiega l'Asl. Ne sono passati solo sei, c'è tempo insomma.. Si può fare più in fretta, bastano 15 giorni, ma bisogna essere malati di tumore. E poi c'è la solita storia: «A causa delle carenze di personale i tempi di attesa sono superiori ai sei mesi», dice Pier Paolo Roviero, medico legale nella To5. […]

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI