SVASTICHELLE DI PROVINCIA - LA 43ENNE SABRINA DEAMBROGI, CANDIDATA CONSIGLIERA ALLA COMUNALI DI VALENZA, IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA, VIENE SPUTTANATA PER UNA VECCHIA FOTO IN CUI SFOGGIA IL TATUAGGIO CON IL SIMBOLO DELLE SS - A DIFFONDERE L’IMMAGINE E’ STATA UN’EMITTENTE LOCALE - LA DONNA HA PRECISATO: “HO PROVVEDUTO A FAR RIMUOVERE DA TEMPO QUEL TATUAGGIO. HO LA VOLONTÀ DI SMARCARMI ED ALLONTANARMI DALLE POSIZIONI ESTREMISTE DEL PASSATO”
Elisa Messina per www.corriere.it
Solo tre giorni fa sono state presentate le liste per le elezioni comunali del 20 settembre e a Valenza, cittadina in provincia di Alessandria famosa nel mondo per l’artigianato orafo, esplode il caso della candidata consigliera Sabrina Deambrogi, 43 anni, impiegata e di un tatuaggio più che imbarazzante sul collo, ben visibile sopra lo sterno: il simbolo inconfondibile delle SS naziste.
Sabrina Deambrogi e il tatuaggio delle SS
Secondo il sito di Radio Gold, emittente locale che segue la campagna elettorale in provincia di Alessandria, questa foto, un selfie, era presente e visibile sul profilo Facebook di Deambrogi, una dei 12 nomi della lista “La città che vogliamo”, una delle due liste civiche che sostengono il candidato sindaco Alessandro Deangelis. Immaginabile lo sbigottimento dei cittadini che, volendo scoprire attraverso i social volti e informazioni sui vari candidati consiglieri di tutte le liste in gioco, si sono imbattuti in questa immagine.
LA RISPOSTA DEL CANDIDATO SINDACO
Secondo il candidato sindaco Deangelis, Deambrogi avrebbe cancellato da tempo il tatuaggio, “testimone scomodo” di un periodo che lei ora rinnega con forza. E in un comunicato Deangelis precisa: «I candidati da noi individuati sono persone serie, lavoratrici e lavoratori e senza alcuna pendenza di tipo legale, così come attestato dai certificati giudiziali richiesti.
Conosciamo Sabrina Deambrogi come una lavoratrice, attiva nel volontariato e sulla quale in città non abbiamo raccolto riscontri dubbi o negativi. Sappiamo di quel suo breve passato che l’ha riguardata e che lei oggi rinnega con forza in luogo degli ideali di libertà e democrazia, propri della nostra Repubblica». Sicuramente oggi quella foto non è più presente nel profilo di Sabrina: di sue immagini di richiamo politico ne restavano solo un paio, una a sostegno della giornata del ricordo, il 10 febbraio, per gli italiani vittima delle Foibe e un’altra con la bandiera palestinese. Ma oggi pomeriggio la candidata consigliera ha cancellato anche quelle.
Sabrina Deambrogi e il tatuaggio delle SS
«SONO UNA PERSONA NUOVA»
Mentre, nelal giornata di domenica, cresceva l’attenzione in rete, la consigliera comunale ha diffuso una lettera pubblica per raccontare la sua storia e provare a giustificare quel tatuaggio inopportuno «che ho provveduto a far rimuovere da tempo». La conclusione dello “scandalo è l’autosospensione della candidata dalla corsa alettorale. «L’attenzione mediatica» (non il tatuaggio?), scrive Deambrogi, «ha avuto l’effetto di mettere in discussione la mia idoneità alla candidatura come consigliere comunale per le prossime elezioni».
Segue un racconto sulle sue difficoltà «anche di salute» affrontate in passato, dalle quali è uscita grazie alle persone care: «Gli ultimi mesi hanno segnato per me una rinascita, coincidendo con la volontà di smarcarmi ed allontanarmi dalle posizioni estremiste che ho sostenuto in passato». E cita le attività di volontariato nelle quali è attiva: «Ho collaborato con le associazioni Cuore di Zampa e Salviamo il nostro verde». Consapevole che «cancellare un tatuaggio sia più semplice che cancellare la memoria delle azioni passate» Deambrogi annuncia anche «Di aver dato disponibilità ad Alessandro (Deangelis) ad autosospendermi dalla competizione elettorale».