cane gatto cavallo

CANE E GATTO: OGNI ANIMALE HA IL SUO OROLOGIO - I FELINI SONO I MENO INFLUENZABILI E I PIÙ PROPENSI A SEGUIRE LA LORO NATURA PREDATORIA. I CANI PERCEPISCONO IL TEMPO IN BASE AGLI ODORI (PIU’ E’ DEBOLE, PIU’ IL PADRONE E’ STATO LONTANO) – E I CAVALLI? SONO I PIU’ LIBERI…

Caterina Spinelli per “Libero quotidiano”

 

cane

La misurazione del tempo è un' invenzione dell' uomo.

Einstein parlava di come esso fosse relativo: in una situazione piacevole il tempo può sembrare che passi più velocemente. Ma cosa accade agli animali? La scienza tuttora non riesce a rispondere ad alcune storie che distanza temporale non conoscono. Si chiama Pompeo ed è stato abbandonato dal suo padrone a trentacinque chilometri lontano da casa. L' abitazione che lo ha accolto, il focolare nel quale si sentiva al sicuro con la sua nuova famiglia lo ha tradito.

 

Di quel docile certosino salvato dal gattile quando aveva pochi mesi i familiari non riconoscevano più quasi nulla. Pompeo non solo era cresciuto, ma era anche diventato introverso e un po' scorbutico, motivi sufficienti - secondo la famiglia - per abbandonarlo. E così è stato. Un bel giorno il padrone lo ha lasciato in mezzo a una strada sperando che il gatto potesse trovare ben presto la morte. Pompeo però non si è arreso e dopo due mesi si è ripresentato davanti allo zerbino di casa sua. Mesi che per noi umani sono fugaci, ma che per un altro essere vivente possono sembrare un' eternità.

 

gatto

L' ESPERTA «La concezione temporale per gli animali è tuttora un mistero per molti versi. - rivela Emanuela Diana, etologa e zooantropologa -. Certamente i nostri compagni pelosi vengono influenzati dalle abitudini dell' uomo, ma gli amici a quattro zampe non hanno la stessa idea di orario come possiamo averla noi umani. La maggior parte degli animali, infatti, segue per primo il bioritmo intrinseco alla sua genetica, per cui le ore vengono scandite basandosi sul variare dei fenomeni esterni, come la luce, o dei fenomeni interni come il senso di fame e l' esigenza di uscire a fare i bisogni. Non solo, per cani, gatti e conigli facilmente addomesticabili la percezione del lasso temporale è strettamente correlata all' osservazione del padrone - prosegue -.

 

Ed è proprio grazie all' associazione di "fattori x" (elementi/situazioni/gesti e comportamenti umani) che questi riconoscono l' accadimento di quella determinata cosa. Soprattutto se la vita del proprietario è abitudinaria e ha una routine abbastanza regolare, per gli animali di casa è più facile sapere cosa sta per succedere e arrivare quasi ad anticipare le azioni del proprietario stesso. Tra tutti gli amici a quattro zampe però i gatti sono i meno influenzabili e i più propensi a seguire la loro natura predatoria. I felini infatti sono soliti attivarsi all' imbrunire e tenere svegli i proprietari durante la notte. A cadenzare le giornate ci pensano anche i periodi riproduttivi e le stagioni».

gatto

 

IL LETARGO E «il letargo per alcune specie è fondamentale, basta pensare alle marmotte, agli scoiattoli e ai ricci. Tutti loro di domestico hanno ben poco, motivo per il quale la loro vita è dettata dalle stagioni. Al freddo coincide il riposo utile per recuperare le forze necessarie nei mesi più caldi. Una situazione ancora più complessa è quella degli animali selvaggi. I cavalli, ad esempio, se non addomesticati, sono liberi e sono proprio le loro necessità a stabilire lo scandire delle ore».

 

E se l' uomo ha dunque racchiuso il tempo in una convenzione sociale grazie all' orologio, non si può dire lo stesso degli animali. I nostri amici possono sì apprendere comportamenti, possono essere sensibilizzati e avere determinate reazioni in base ad alcuni stimoli, ma la loro esistenza è bloccata nel presente.

 

cavallo

A differenza degli umani gli amici pelosi non pensano ad altri spazi temporali come il futuro e il passato. Una ricerca condotta in America, dalla psicologa Alexandra Horowitz, rivela però una tecnica adottata dai nostri compagni domestici per recepire la cognizione dello scorrere del tempo: «Gli animali di casa riescono a contare le ore grazie all' olfatto: più gli odori sono forti, più sono nuovi. I cani tengono conto di quanti profumi particolari si dissolvono e ricordano che determinate cose si verificano quando una fragranza raggiunge un certo livello di debolezza. A dimostrazione, se l' odore dell' umano è diventato molto debole, allora vuol dire che quest' ultimo è andato via da parecchio», spiega Angelica Bassi, etologo e comportamentalista.

 

cavallo

Ma come possono i quattro zampe essere felici di rivederci allo stesso modo dopo 10 minuti o 10 ore di assenza da parte nostra? «Gli animali soffrono di ansia da separazione, una reazione che si manifesta in alcune specie in modo più intenso di altre - specifica la dottoressa -. Il saluto e la festa che ci fanno al rientro esiste anche nel branco. Si tratta di un benvenuto che aumenta di intensità quando il padrone o gli altri animali rispondono con un feedback positivo come le carezze». Aveva ragione Darwin, anche se non riescono a leggere l' ora, gli animali sono molto più simili all' uomo di quanto si crede.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…