strange way of life di pedro almodovar

È FINITA: CI HANNO TOLTO PURE IL GENERE PIÙ MACHO DI TUTTI – A CANNES APPRODA  “STRANGE WAY OF LIFE”, IL CORTO WESTERN DI PEDRO ALMODOVAR SU DUE COWBOY OMOSESSUALI - TRA BACI, INSEGUIMENTI E POLVERE DA SPARO, NON ASPETTATEVI LE ESPLICITE SCENE DI SESSO ALLE QUALI CI HA ABITUATO IL REGISTA: “QUI I PROTAGONISTI SI GUARDANO COME IN CERTI VECCHI FILM NOIR, DOVE, AL POSTO DEI NUDI, C'ERANO PRIMI PIANI CARICHI DI SIGNIFICATI…” - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Fulvia Caprara per “La Stampa”

 

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Due cowboy che, dopo una notte d'amore, rifanno il letto guardandosi negli occhi. Il western riproposto alla maniera di Pedro Almodovar, tra baci, inseguimenti e polvere da sparo, parla di sensualità bruciante e di amore vero, l'unico che potrebbe riuscire a trasformare la passione di un tempo in un rapporto felice, di convivenza affettuosa.

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Nel classico I segreti di Brokeback Mountain, premiato nel 2006 con una valanga di Oscar, Ennis Del Mar (Heath Ledger) rifiuta la proposta di Jack Twist (Jake Gyllenhal): «Che cosa potrebbero mai fare due uomini che vivono insieme in un ranch?». Nel finale di Strange Way of Life, il corto con Ethan Hawke (lo sceriffo Jake) e Pedro Pascal (il cow boy Silva), presentato ieri al Festival, Almodóvar, attraverso le parole di Silva, offre la risposta: «Possono proteggersi, prendersi cura l'uno dell'altro, farsi compagnia».

 

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Nell'universo machista del western, la nuova frontiera è l'assodata normalità dell'amore omosessuale, un altro tabù è caduto e Almodóvar […] vara la sua nuova legge del desiderio, fatta di molte occhiate e poche parole: «Nei miei film ci sono sempre state tante scene di sesso esplicito, stavolta volevo raccontare l'attrazione in un modo diverso, il tempo passa e la maniera di esprimersi cambia. Nel mio western i protagonisti si guardano come in certi vecchi film noir, dove, al posto dei nudi, c'erano primi piani carichi di significati». […]

 

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Prodotto da El Deseo, con la maison Saint Laurent di Anthony Vaccarello (cui si devono anche i costumi), girato nel Sud della Spagna, nella zona che fu teatro degli spaghetti western di Sergio Leone, accompagnato dalle musiche di Alberto Iglesias e, in apertura, dal fado di Amalia Rodrigues Estranha forma de vida che suggerisce il senso dell'intera vicenda, il film segna un nuovo passo nel cammino del western atipico dove però, fa notare il regista madrileno, «la sessualità ambivalente dei personaggi non è mai affrontata apertamente […]».

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Faccia a faccia dopo una lunga separazione, Jake e Silva si amano di nuovo, ma la mattina dopo si scoprono anche acerrimi nemici perché il criminale accusato di omicidio che Jake sta cercando di acciuffare è proprio il figlio di Silva: «Ho immaginato possibili seguiti della storia, potrei anche farne un film». […]

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