incidente a7 milano-genova

CAOS SULL’AUTOSTRADA A7 TRA MILANO E GENOVA: UN’AUTO CONTROMANO HA PROVOCATO UNO SPAVENTOSO INCIDENTE IN CUI SONO MORTE DUE PERSONE, MENTRE ALTRE TRE SONO RIMASTE FERITE – UN 46ENNE DI NOVATE MILANESE, CHE VIAGGIAVA NELLA DIREZIONE ERRATA SU UN SUV, HA PRESO IN PIENO LA STATION WAGON DI UNA 35ENNE: ENTRAMBI SONO MORTI SUL COLPO MENTRE…

Tpa per “il Giornale”

 

incidente a7 milano genova 8

È di due morti e tre feriti il bilancio di un incidente avvenuto ieri lungo il tratto pavese dell'autostrada A7 Milano-Genova, sulla carreggiata diretta al capoluogo ligure tra i caselli di Gropello Cairoli e Casei Gerola, nel territorio di Silvano Pietra, in provincia di Pavia.

Uno scontro che ha congestionato per ore il traffico di una domenica già bollente, causando ripercussioni pesanti con un effetto domino che si è fatto sentire fino a Milano.

 

incidente a7 milano genova 7

La dinamica è in fase di ricostruzione da parte della polizia stradale di Milano-Ovest Assago, ma si sa che lo schianto è stato provocato da un 46enne, residente a Novate Milanese, che era al volante di un Suv Volvo bianco e viaggiava contromano. L'allarme all'Areu è scattato alle 15 e il tratto autostradale tra Gropello Cairoli e Casei Gerola è chiuso al traffico con uscita obbligatoria al casello di Gropello Cairoli (Pavia).

Code pesanti verso il capoluogo lombardo.

incidente a7 milano genova 6

 

A perdere la vita è stato il 46enne, che non si sa per quale motivo, forse una distrazione, ha imboccato in senso sbagliato la carreggiata sud. La sua auto è piombata come un missione, contro una Bmw station wagon, che procedeva regolarmente nel senso di marcia verso sud.

 

All'interno una 35enne residente a Genova. La donna era sola in auto e stava tornando a casa, come lo stesso automobilista che non è riuscito a evitarla. Nell'impatto devastante sono state coinvolte anche altre tre vetture. Due in realtà solo marginalmente dai detriti dei primi due mezzi coinvolti, mentre una Golf è stata presa in modo serio. Dentro c'era una famiglia, con un uomo di 35 anni, trasportato con l'elisoccorso all'ospedale San Raffaele di Milano in codice rosso, una donna di 34 anni e un bambino di 4 anni, meno gravi, portati al Policlinico San Matteo di Pavia.

 

incidente a7 milano genova 5

Dopo che le salme sono state portate via e i feriti accompagnati in ospedale, sono iniziate le operazioni di pulizia della carreggiata e rimozione delle due auto coinvolte nel primo schianto. Per diverso tempo sulle due parti opposte della corsia Sud sono rimasti il Suv Volvo bianco, parzialmente ribaltato sul guard rail che separa le due carreggiate autostradali e la Bmw, con parte anteriore distrutta finita nella corsia d'emergenza.

 

incidente a7 milano genova 4

Questo ha causato code chilometriche sull'autostrada che hanno avuto effetti pesantissimi fino a tarda serata.

incidente a7 milano genova 2incidente a7 milano genova 1incidente a7 milano genova 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...