raggi fumetto

GIÀ LA CAPITALE È DIVENTATA UN FUMETTO APOCALITTICO, MA ORA ARRIVA IL FUMETTO VERO E PROPRIO: SUPERVIRGY - LA RAGGI ENTRA NELLE SCUOLE TRAVESTITA DA EROINA MENTRE LA CITTA’ VA SOTT’ACQUA PER LA PIOGGIA (PULITO 1 TOMBINO SU 30) - FILIPPO SENSI (PD) MENA: “QUANTO SARANNO COSTATI AI ROMANI QUESTI OPUSCOLI DI PROPAGANDA VISTO CHE IN CITTA’ VA TUTTO BENE, DAI TRASPORTI AI RIFIUTI?” – LA REPLICA DEI 5 STELLE

 

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

raggi supervirgy

Oggi il proverbiale “complotto dei frigoriferi” (do you remember?), sarebbe stato sventato in un attimo. Perché è atterrata nel pianeta Roma la SuperVirgy. Il sindaco manga, la Raggi dotata di super-poteri che spara scosse elettriche e fulmina l'ambulante che fugge terrorizzato. E compare la scritta a illustrare tanto eroismo giappo-capitolino: «Compra solo da chi vende legalmente». Ecco una delle venti vignette, firmate da Mario Improta in arte Marione, che compongono il fumetto distribuito nelle circa 850 scuole elementari e medie di Roma e pubblicizzato in loco dalla sindaca in persona.

 

Già la Capitale è diventata un fumetto apocalittico, ma ora c'è il fumetto vero e proprio. Che non è costato poco. 16 centesimi a copia. Hanno stampato 300.000 esemplari. E la spesa complessiva, IVA inclusa e non calcolando il compenso di Marione che non c'è stato, è di 50.000 euro. Più o meno, ogni scuola ha avuto 350 opuscoli celebrativi dell'eroina formato comics capace di risolvere tutto, che stride naturalmente con l'anti-eroismo e l'inerzia che dominano la realtà di questa città.

raggi supervirgy

 

Virginia è un manga ma chissà se è capace, con i grandi non ci riuscirebbe, d'impressionare i piccoli lettori non ancora esperti in operazioni politiche di questo tipo. Il fumetto accompagna il nuovo Regolamento di polizia urbana e vorrebbe essere accattivante nei suoi disegni. Come se la Capitale fosse una vignetta e non una tragedia. Ecco la sindaca graziosa e tosta, vestita da vigilessa, che porge a una bella bimba un cuore sormontato da una corona brillante ed è il cuore di Roma: «Adesso tocca a te proteggerlo». Tocca alla bambina, non anzitutto alla sindaca?

raggi supervirgy

 

E via così, con la lotta a centurioni e teppisti. Uno di questi spacca una panchina, ma per fortuna alle sue spalle arriva subito lei, l'incarnazione del Bene, pronta a punirlo con una «multa!» o con un «daspo!», grida imperiosa la didascalia. E i cattivi tremano. Un writer sporca un monumento e lei, la protagonista di questa serie «Proteggi il cuore di Roma», lo coglie sul fatto e lo punisce.

 

Non c'è minaccia al decoro e alla vivibilità che SuperVirgy non riesca a individuare e a colpire da par suo. Facendo schiumare di invidia - fuori dal fumetto - il Pd che sta ironizzando su questa trovata. Ma i 5 stelle replicano: «Zitti voi, che quando governavate Roma avete speso 5 milioni di euro per una collezione di bambole».

 

Ora però godiamoci la sindaca comics. Se non fosse che la propaganda tra i bambini è un esercizio un po' cinico.

roma sott'acqua

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…