fedez luca lucci

“CAPO DELLA CURVA, AMICO DI SALVINI. ORMAI SONO DIVENTATO UN PERSONAGGIO” – LUCA LUCCI, LEADER DEL TIFO MILANISTA, E LE INTERCETTAZIONI NELLA PISCINA DELLA SUA VILLA – DOPO LA SCOPERTA DELLE MICROSPIE, AVVISO’ TUTTI I MEMBRI DEL DIRETTIVO DEL TIFO ROSSONERO E I CAPI DI QUELLO INTERISTA - L’ASCESA IN CURVA E IL LEGAME CON GLI EMISSARI DELLE ‘NDRINE, LA CONDANNA PER DROGA, LE MIRE SULLA DISCOTECA OLD FASHION DI MILANO (CHE VOLEVA RILEVARE DA SOCIO OCCULTO DI FEDEZ) E I PESTAGGI SPIETATI - “IO HO SETE DI SANGUE”

C. Giu. per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

FEDEZ NELLA VILLA DEL CAPO ULTRA DEL MILAN LUCA LUCCI A SCANZOROSCIATE

«Sai zio, sai qual è la mia paura? che io sono un personaggio...». Luca Lucci è in costume da bagno e conversa di intercettazioni e microspie a bordo piscina. Quella nascosta da una fitta siepe sul retro di casa Scanzorosciate, nella Bergamasca. Ma non sfugge a una telecamera piazzata dagli agenti della squadra Mobile. È il 25 giugno di un anno fa e il capo ultrà rossonero è preoccupato per le indagini che lo coinvolgono e quelle che arriveranno.

 

Ma soprattutto per il clamore mediatico: «Sempre la stessa storia Luca, bla bla bla, se la fa con la droga. Capo della Sud...», commenta il suo interlocutore. «Capo della curva, amico di Salvini!», sentenzia lo stesso Lucci.

DANIELE CATALDO - ALEX COLOGNO - LUCIANO ROMANO - LUCA LUCCI - EMIS KILLA - MARCO PACINI - FABIANO CAPUZZO - ROSARIO CALABRIA

 

Del resto la foto del 2018 in cui stringe la mano all’allora ministro dell’Interno Salvini è ancora su tutti i social.

 

 

Pochi giorni prima Lucci si era lamentato con un avvocato perché Sky «dava problemi».

Il legale gli aveva ricordato che un suo assistito ’ndranghetista aveva scoperto una cimice proprio in quel modo. «Per mettere l’ambientale in casa devi avere un’indagine seria, devi avere l’associazione», dice Lucci. Che poi corre a casa dove trova e disattiva due microspie nel suo appartamento: «Scandaloso, più uno non fa niente...», le ultime parole captate.

 

luca lucci e il film sugli ultras pagato dalla curva sud

Subito dopo, ricostruiscono i pm, Lucci «ha provveduto ad avvisare immediatamente tutti i membri del direttivo milanista ed i capi di quello interista, che hanno diffuso la notizia all’interno del proprio direttivo». Luca Lucci è uno dei personaggi chiave dell’inchiesta «Doppia curva». Perché il suo profilo non è soltanto quello di un ultrà — nel 2009 viene condannato a 4 anni per aver fatto perdere un occhio a un tifoso interista con un pugno — ma anche di un narcotrafficante di primo livello: patteggia un anno e mezzo nel 2018 e viene condannato a sette anni nel 2023.

 

L’ascesa di Lucci in curva corrisponde a un passaggio di testimone tra lui e il suo «padre spirituale» Giancarlo Lombardi, capo della Sud ai tempi dell’estorsione a Galliani. Quando però «Sandokan» approfittando della sua detenzione prova a riprendere la guida del tifo, Lucci è cresciuto. E a gennaio di quest’anno è Lombardi a scappare protetto dai buttafuori da un’aggressione dei luogotenenti di Lucci nella discoteca Old Fashion di Milano. Proprio quella che «il Toro» voleva rilevare da socio occulto del rapper Fedez.

giancarlo lombardi servizio di federico ruffo per report

 

Perché Lucci negli anni tra carcere, daspo e affidamento, ha stretto amicizie importanti. Ha fatto entrare nel direttivo della Sud i «platioti» di Corsico e Buccinasco, emissari del clan Barbaro della ’ ndrangheta. Nel frattempo, dice intercettato, spera di godersi «la vita, perché sto facendo proprio la persona nuova». Come? Ingannando il tribunale di sorveglianza di Brescia che gli concede il permesso per tornare allo stadio «per riabilitarsi»: «Ho sete di sangue», dice lui agli amici.

 

 

(...)

luca lucci giancarlo lombardi e luca lucci servizio di federico ruffo per reportluca lucci matteo salvinigiancarlo lombardi servizio di federico ruffo per reportultra milan luca lucci ultra milan luca lucci e christian rosielloultra milan francesco luccisalvini lucciGianluca De Marino e luca lucci

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…