harrison ford sicilia

“IN SICILIA DOVREMMO ESSERE INDIGNATI SE LA SITUAZIONE CI COSTRINGE A GENUFLETTERCI A HARRISON FORD, O AL PRIMO VIP CHE CI DEGNA DI CONSIDERAZIONE” - OTTAVIO CAPPELLANI: “I SICILIANI VIVONO NEL PIZZO, NELLA MONNEZZA, NEL VOTO DI SCAMBIO, NELL’ANALFABETISMO FUNZIONALE PERÒ POI VIENE FEDEZ E SUA MOGLIE A SPOSARSI QUI, VIENE MICK JAGGER, VIENE HARRISON FORD E PER NOI È COME SE FOSSE ARRIVATO IL CRISTO E GRIDIAMO AL MIRACOLO PERCHÉ HARRISON FORD SI È MANGIATO UNA PIZZA ALLA NORMA”

Ottavio Cappellani

Ottavio Cappellani per “la Sicilia”

 

E niente, Harrison Ford è in Sicilia, per girare il nuovo Indiana Jones, e noi siciliani siamo in piena adorazione cristologica. Harrison Ford è in Sicilia ed è come un avvento, un’apparizione teologica, una carezza dell’universo a quest’isola dimenticata da Dio (sono i ‘politici’ ad averci ridotto  così, non Dio).

 

Non è che il siciliano dice: “Vabbè, il posto  bellissimo, i luoghi archeologici sono sbrizziati mura mura, la stagione a ottobre è ancora semibalneare, Harrison Ford e tutta la produzione hollywwodiana ce la dovrebbero sucare (“sucare” inteso in senso istituzionale, come l’assessore Messina ha detto a Serpotta), no. Siamo tutti emozionati.

Harrison Ford sul set di Indiana Jones 2

 

Il vero problema, però, è che non siamo solo noi, a comportarci come dei vermi di fronte a una star. Anche il “Corriere della Sera” pensa che sia una notizia che ‘sto spacchio di Harrison Ford ha “mangiato una pizza alla norma” a Paternò. Che a uno ci iene voglia di dirci: “Caro Corriere della Sera, ma a chi ce la sta sta raccontando che Harrison Ford si mangiau a pizza cca mulinciana fritta, perché, sinceramente, a noi siciliani, che Harrison Ford si mancia la mulinciana fritta, cosa minchia ce ne dovrebbe strafottere?”.

 

mick jagger in sicilia 4

E invece no, non è così, è tutto un dire: “’U viristi, macari ‘u Corriere della Sera parrau da mulinciana fritta ca si calau Harrison Ford”. Perché per i siciliani è così, vivono nel pizzo, nella munnizza, nel voto di scambio, nei governanti pazzi, nell’ignoranza di gente che non sa scrivere neanche una richiesta di fondi (e poi, giustamente, gliela bocciano), nell’analfabetismo funzionale e disfunzionale, e però poi viene Fedez e sua moglie a sposarsi qui, viene Mick Jagger, viene Harrison Ford e per noi è come se fosse arrivato il Cristo e gridiamo al miracolo perché Harrison Ford si è ammuccato menza mulinciana fritta.

 

Harrison Ford sul the di Indiana Jones

Dovremmo essere incazzati se questi quattro pazzi che da decenni ci governano non sono riusciti a fare della Sicilia l’hollywood del Mediterraneo, dovremmo essere indignati se la situazione ci costringe a genufletterci a Harrison Ford, o al primo svippisi che ci degna di considerazione. Dovremmo essere indignati anche quando l’assessore di turno si fa la foto col vippis che (pagato, ci mancherebbe) viene in Sicilia a tipo che ci fa un favore a venire qui a celebrare, che ne so, Euripide, Bellini, il teatro greco, la mulinciana fritta.

mick jagger in sicilia 1

 

Il siciliano è fatto così: è masochista. In mano a una classe dirigente che lo ha sempre affamato e insultato per il proprio tornaconto, che cerca di trovare il proprio riscatto come se fosse un influencer che si fa fotografare con l’influencer più influencer di lui. E questo mi fa rabbia. Detto fuori dai denti: ma chi spacchio se ne fotte se in Sicilia c’è Mick Jagger o Harrison Ferd o Fedez o chissàcchi. Siamo in Sicilia, purtroppo i siciliani non se ne accorgono e sarà sempre così. Persone che non si accorgono della propria ricchezza e che mendicano visibilità. Harrison Ford è in Sicilia e, personalmente, me ne sto fottendo alla grande.

chiara ferragni fedez matrimonio ferragnez 3chiara ferragni fedez matrimonio ferragnez 1chiara ferragni fedez matrimonio ferragnezmick jagger in sicilia 3

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)