papa bergoglio vaticano

CHI SONO I NEMICI DEL PAPA? - NELLA PREFAZIONE AL LIBRO DI  MARCHESE RAGONA, IL CARDINALE MARADIAGA RACCONTA I TENTATIVI DI OSTACOLARE L’ELEZIONE A PAPA DI BERGOGLIO: “QUANDO INIZIÒ A DELINEARSI LA SUA FIGURA COME POSSIBILE PONTEFICE, LE CORDATE CLERICALI INIZIARONO A MUOVERSI METTENDO IN GIRO LA VOCE CHE FOSSE AMMALATO, SENZA UN POLMONE…

Il ''Corriere della Sera'' pubblica un estratto della prefazione del Cardinale Maradiaga al nuovo libro di Fabio Marchese Ragona, ''Tutti gli uomini di Francesco'', edizioni San Paolo

 

FABIO MARCHESE RAGONA

Quando nel febbraio del 2001 San Giovanni Paolo II impose la berretta cardinalizia a 44 nuovi cardinali (...) tenne un' omelia memorabile (...). «Il vostro servizio alla Chiesa», disse il Papa polacco, «si esprime poi nel prestare al Successore di Pietro la vostra assistenza e collaborazione per alleviarne la fatica di un ministero che si estende fino ai confini della Terra. Insieme con lui dovete essere difensori strenui della verità e custodi del patrimonio di fede e di costumi che ha la sua origine nel Vangelo (...)».

 

Ecco, quelle parole (...) sono rimaste impresse nei nostri cuori e anche in quello del nostro papa Francesco, che nei suoi anni da arcivescovo di Buenos Aires ieri e da Papa oggi sta mettendo in pratica quanto gli era stato chiesto nel momento in cui diventava prima sacerdote, poi arcivescovo e cardinale.

oscar-rodriguez-maradiaga

 

A distanza di tanti anni, le congregazioni generali che hanno preceduto il conclave del 2013 sono state vissute da noi cardinali, chiamati a eleggere il nuovo Papa, con quello spirito (...) di servizio alla Chiesa universale (...). Il discorso dell'arcivescovo di Buenos Aires ci stupì: il cardinal Bergoglio si presentava umilmente, quasi chiedendo scusa per aver preso la parola, ponendo però interrogativi che stavano a cuore a tanti altri porporati e che fino ad allora non erano stati ancora affrontati.

 

Ci parlò della gioia di evangelizzare, della necessità di uscire e andare nelle periferie «non solo geografiche ma anche esistenziali», ammonendo che «quando la Chiesa non esce per evangelizzare, diventa autoreferenziale e si ammala» di narcisismo teologico, credendo involontariamente di avere una luce propria.

 

PAPA BERGOGLIO

Bergoglio parlò della Chiesa mondana, che vive in sé e per se stessa, chiarendo che «questa analisi dovrebbe far luce sui possibili cambiamenti e sulle riforme che devono essere fatte per la salvezza delle anime».

 

Ricordo che prima di concludere il suo breve intervento, l'arcivescovo di Buenos Aires definì l'identikit del futuro Papa dicendo: «Pensando al prossimo Papa, c'è bisogno di un uomo che, dalla contemplazione e dall' adorazione di Gesù Cristo, aiuti la Chiesa a uscire da se stessa verso la periferia esistenziale dell' umanità, in modo da essere madre feconda della "dolce e confortante gioia di evangelizzare"».

OSCAR RODRIGUEZ MARADIAGA

 

E fu in quei giorni che parlammo della necessità di rendere il Vaticano e la Chiesa ancora più collegiali e universali, di come affrontare la piaga delle persecuzioni dei cristiani nel mondo, degli interventi sullo Ior, della riforma della Curia Romana e di tante altre cose (tra massoneria, lobby e Vatileaks). Non posso certo dire cosa è successo all' interno della Sistina, durante il conclave, ma posso raccontare una cosa: quando iniziò a delinearsi la figura dell'arcivescovo di Buenos Aires come possibile nuovo Pontefice, le famose cordate clericali di cui oggi Francesco parla tanto, iniziarono a muoversi per ostacolare il disegno di Dio che stava per realizzarsi. Qualcuno (...) addirittura mise in giro la voce a Santa Marta che Bergoglio fosse ammalato, che fosse senza un polmone.

PAPA BERGOGLIO

 

(...) Parlai con altri cardinali e dissi: «Va bene, andrò io a chiedere all'arcivescovo di Buenos Aires se le cose stanno davvero così, se è davvero ammalato». Quindi andai a trovarlo: chiesi scusa per la domanda che stavo per fare ma il cardinale Bergoglio, molto sorpreso per il quesito, mi confermò che a parte un po' di sciatica e un piccolo intervento al polmone sinistro per la rimozione di una ciste quando era ragazzo, non aveva grossi problemi di salute.

 

BERGOGLIO PAPA

Fu un vero sollievo: lo Spirito Santo, nonostante gli ostacoli delle cordate, stava soffiando sulla persona giusta! E fu per me una grande emozione vederlo vestito di bianco, quella sera del 13 marzo 2013. Da quel giorno tutto è cambiato, e oggi con Francesco (...) sta cambiando anche la conformazione del Collegio cardinalizio (...) che si è aperto ancora di più al mondo: i famosi confini della terra di cui parlava Giovanni Paolo II nella sua omelia del nostro concistoro del 2001.

 

BERGOGLIO

Le Isole Tonga, il Myanmar, l'isola di Capo Verde, il Bangladesh, la Repubblica Centrafricana, Panamá, El Salvador, la Siria (con la clamorosa scelta di creare cardinale il nunzio apostolico in servizio in quella terra martoriata): eccole le periferie del pianeta che fino a oggi non avevano mai avuto un cardinale e che papa Francesco ha voluto «premiare» con la porpora. Perché la Chiesa esca da se stessa e raggiunga questi luoghi remoti del pianeta. (...) 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...