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CARTA CANTA! – A PADOVA, UN 23ENNE È STATO DENUNCIATO PER AVER USATO LA CARTA DI CREDITO DEL SUO EX DATORE DI LAVORO, ARRIVANDO A SPENDERE OLTRE 35MILA NEL GIRO DI UN ANNO – IL RAGAZZO AVEVA RICEVUTO I DATI DELLA CARTA PER SVOLGERE DELLE OPERAZIONI D’UFFICIO E LI AVEVA MEMORIZZATI NEI SUOI DEVICE DIGITALI – DOPO AVER SMESSO DI LAVORARE PER QUELLA DITTA, SAPENDO CHE I MOVIMENTI SU QUEL CONTO NON VENIVANO MONITORATI DI FREQUENTE, HA INIZIATO CON GLI ACQUISTI MA...

Estratto dell’articolo di Rashad Jaber per www.corriere.it

 

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Tutto è iniziato l’anno scorso, quando il giovane - residente in un comune della cintura urbana di Padova - era stato assunto da una ditta con sede ad Albignasego. Dopo breve tempo, il datore di lavoro gli aveva affidato una sua carta di credito, spiegandogli come usarla per svolgere delle semplici operazioni d’ufficio. […] Deve aver pensato che nessuno avrebbe fatto caso ad un piccolo importo, qualche centinaio di euro al massimo, mimetizzati in un lungo elenco di voci di spesa. Chi lo avrebbe visto? Un piano semplice. È bastato salvare i dati di accesso della carta sui propri dispositivi .

 

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BUCO DI 35MILA EURO

Nel frattempo i mesi erano passati, e a febbraio del 2023 aveva smesso di lavorare per quella ditta, conservando però le chiavi d’accesso per quella carta, che per di più sapeva essere solo un fondo risparmi, e i cui movimenti non venivano monitorati troppo di frequente.È stato allora che ha iniziato: qualche acquisto, stando attento a non dare troppo nell’occhio. Di sicuro però, ad un certo punto si è fatto prendere la mano, dal momento che quando il 26 febbraio di quest’anno il suo ex datore di lavoro - nonché titolare della carta - è andato in banca, non gli è stato difficile notare una voragine da 35.000 euro nei propri risparmi.

[…]

 

HA CONFESSATO TUTTO

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Dopo aver bloccato la carta e denunciato il fatto ai carabinieri di Albignasego, i militari si sono messi sulle tracce del responsabile. […] Su delega della procura di Padova, mercoledì mattina i carabinieri hanno bussato alla porta dell’abitazione del ventitreenne[…] Ha confessato tutto ai militari, consegnando spontaneamente tutti i dispositivi dove aveva memorizzato i dati della carta di credito dell’ex capo.

 

[…] Ora il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura del capoluogo euganeo, per le ipotesi di reato di utilizzo indebito e falsificazione di strumenti di pagamento, anche se è possibile che le accuse possano aggravarsi, tenuto conto della somma di denaro che avrebbe speso all’insaputa del legittimo proprietario.

 

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