miss italia trans transgender

LA LOTTA AL PATRIARCATO DEGLI ATTIVISTI LGBTQ+ ORA PASSA PER MISS ITALIA – INIZIANO I CASTING PER IL CONCORSO DI BELLEZZA: DOPO LE POLEMICHE PER L'ESCLUSIONE DEI TRANSGENDER, GLI ORGANIZZATORI RESTANO FERMI SULLA LORO LINEA: “PUO’ PARTECIPARE SOLO CHI È NATO DONNA” – IL CASO DEI TRANS CON FISIONOMIA MASCHILE, MA DONNE ALL'ANAGRAFE, CHE SI SONO ISCRITTI. IL SELEZIONATORE: “MI SEMBRA SOLO PROVOCAZIONE O GOLIARDIA”...

Estratto dell’articolo di Alessio Ribaudo per il “Corriere della Sera”

 

PATRIZIA MIRIGLIANI - MISS ITALIA

Segnatevi questo nome: Rikkie Valerie Kollé. Qualche settimana fa è stata la prima transgender a vincere il concorso di Miss Olanda 2023. Un riconoscimento che le consentirà di gareggiare anche al prossimo concorso di Miss Universo e chissà, magari, essere anche incoronata come la più bella del mondo.

 

Un successo che, però, ha aperto un dibattito anche in Italia: ammettere o non ammettere ai concorsi di bellezza nazionali femminili i transgender nati uomini?

 

[…] a dare stura alle polemiche, sono stati gli immancabili social i cui frequentatori si sono spaccati fra favorevoli e contrari. In molti, hanno dimenticato che quello olandese non è il primo scettro che viene consegnato a una transgender in un concorso di bellezza femminile. Cinque anni fa, Ángela Ponce, divenne Miss Spagna perché lì è consentito sin dal 2007.

RIKKIE VALERIE KOLLE

 

Nel nostro Paese, invece, il regolamento di Miss Italia lo vieta. Clamoroso fu il caso di Giovanna Fanelli che volle partecipare ugualmente, passò alcune selezioni ma, poi, fu scoperta e squalificata.

 

Due settimane fa, però, l’elezione nei Paesi Bassi di Rikkie Valerie Kollé ha riproposto la discussione se cambiare o meno il regolamento italiano. A caldo Patrizia Mirigliani, organizzatrice del concorso, intervistata dal Corriere è stata chiara: «il regolamento di Miss Italia dice che le ragazze devono essere donne fin dalla nascita. È un regolamento vecchissimo e ci siamo sempre adeguati. Per il momento non c’è nessuna idea.

In futuro chi lo sa».

 

Parole che hanno scatenato polemiche sull’attualità del concorso. Bufere che fanno parte della storia, lunga 84 anni, della manifestazione. Spesso criticata ferocemente dai movimenti femministi che in passato sono arrivati a chiederne la chiusura.

 

patrizia mirigliani zeudi di palma foto di bacco

Ora, a protestare sono gli attivisti LGBTQ+ e sui social network è nato anche un hashtag #nat ? radizional ? . «È fuori dal tempo che si escluda la partecipazione di un transgender — ha chiosato Vladimir Luxuria — che ha ultimato la transizione ed è donna a tutti gli effetti».

 

Intanto alcuni transgender hanno annunciato la propria candidatura per le selezioni regionali di Miss Italia che si stanno svolgendo in tutto lo Stivale. A esempio, nel Lazio, si sono iscritti trans e il casting preselettivo si svolgerà, oggi, a Roma.

«Il nostro regolamento è chiaro — ribadisce però Patrizia Mirigliani al Corriere — e farlo rispettare spetterà agli agenti esclusivisti regionali».

 

Quello laziale, Mario Gori, racconta: «Da noi si sono iscritte in 600 ma, dopo la vittoria di Rikkie Valerie Kollé, sono arrivate alcune candidature da nati uomini e, purtroppo, non potranno partecipare mentre potranno presentarsi quante sono nate donne: ovviamente, come tutte, dovranno sottoporsi al giudizio sulla bellezza muliebre».

FEDERICO BARBARASSA - RAGAZZO TRANS ISCRITTO A MISS ITALIA

 

Gori non nasconde dei dubbi sulla vicenda: «Di solito ricontattiamo le candidate per avere conferma sulla partecipazione al casting ma non abbiamo avuto risposta da alcune che, pur avendo titolo in quanto nate donne, mostravano foto con fisionomie maschili». La spiegazione? «Non vorrei, che si sia trattata di una provocazione o di goliardia». […]

FEDERICO BARBARASSA - RAGAZZO TRANS ISCRITTO A MISS ITALIA FEDERICO BARBARASSA - RAGAZZO TRANS ISCRITTO A MISS ITALIAFEDERICO BARBARASSA - RAGAZZO TRANS ISCRITTO A MISS ITALIA

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…