stefano brinchi

ONESTA'-TA'-TA' – IL GRILLINO STEFANO BRINCHI, CHE FU PIAZZATO DA VIRGINIA RAGGI COME AMMINISTRATORE DELEGATO DI ROMA SERVIZI PER LA MOBILITÀ, È STATO MULTATO 3 VOLTE PERCHE', USANDO L'AUTO DI SERVIZIO, HA GETTATO LA SPAZZATURA SENZA RISPETTARE LE NORME IMPOSTE PROPRIO DAL M5S PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI – E SU DI LUI È IN CORSO ANCHE UN'INDAGINE INTERNA SULL'USO DELLA TESSERA CARBURANTE E DEL TELEPASS PAGATI DAL COMUNE...

Estratto dall'articolo di Lorenzo d’Albergo per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

virginia raggi stefano brinchi

Un sacco pieno di immondizia, di quelli neri, e una scatola di cartone abbandonati accanto a un cassonetto pieno in viale Ezra Pound, nel quartiere Talenti. E poi il blocco del bocchettone di un bidone dell’indifferenziata per gettare i rifiuti caricati a bordo dell’auto di servizio. È una storia di comune degrado, ma aggravata dal ruolo pubblico che ha rivestito e riveste ancora in Campidoglio, quella di cui è protagonista Stefano Brinchi.

 

L’ex amministratore delegato di Roma Servizi per la Mobilità, candidato senza fortuna alle Comunarie del M5S nel 2016 ma comunque premiato dall’ex sindaca Virginia Raggi con un posto da top manager, lo scorso gennaio è stato multato tre volte dai vigili urbani dopo essere stato immortalato dalle fototrappole anti-sporcaccioni. Gettava la spazzatura senza rispettare le norme messe nero su bianco proprio dai 5S nel regolamento di gestione dei rifiuti urbani.

virginia raggi stefano brinchi 2

 

Ora il guaio non sono tanto i 600 euro di sanzione comminati al dirigente dagli agenti del Nucleo Ambiente Decoro della polizia municipale. Brinchi rischia anche un provvedimento disciplinare. La notizia, infatti, è già arrivata ad Anna Donati, presidente del cda di Roma Servizi per la Mobilità che a marzo ha sostituito il tecnico pentastellato. […]

 

In realtà, però, i lavoratori di Roma Servizi per la Mobilità segnalano molto di più. Negli uffici che per conto del Comune si occupano di disegnare l’assetto del trasporto pubblico cittadino non si parla d’altro.

 

Dell’auto di Brinchi e delle tre multe, certo. Ma nella denuncia si legge pure dell’uso della tessera carburante e del Telepass. Accuse sottoposte all’organismo di vigilanza dell’agenzia, che avrebbe già inviato un dossier ai nuovi vertici. […]

 

roma rifiuti

Brinchi, contattato al telefono, si difende e rilancia: «Ero perfettamente cosciente che c’erano le telecamere, ben visibili anche i cartelli che le segnalavano. Ma ero convinto di essere nel giusto visto lo stato dei cassonetti. Quando sono arrivate le multe ho pensato di fare ricorso. Ma poi, visto il mio ruolo, ho capito che non sarebbe stato il caso. Così ho pagato e basta. L’auto di servizio? L’ho usata per i miei spostamenti di lavoro. Per scelte di chi c’era prima di me non c’era nemmeno l’autista. Tornando ai rifiuti, ora sono io che denuncio ai vigili i cassonetti pieni. Ormai sono una costante».

roma rifiuti

Stefano Brinchi virginia raggi stefano brinchi 1 stefano brinchi stefano brinchistefano brinchi

Rifiuti gettati in strada ROMA

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…