veronica salvatori alfredo scrofa

VERONICA SALVATORI, COPROPRIETARIA DEL RISTORANTE “ALFREDO” IN VIA DELLA SCROFA A ROMA, FAMOSO PER LA RICETTA DELLE SUE FETTUCCINE, È IN COMA DA 16 MESI SENZA MOLTE SPERANZE DI RIAPRIRE GLI OCCHI – NELL'APRILE 2021 SI DOVEVA OPERARE PER UNA SEMPLICE COLECISTI MA DURANTE L’ANESTESIA QUALCOSA È ANDATO STORTO E QUATTRO MEDICI SONO INDAGATI PER LESIONI COLPOSE GRAVISSIME... 

Giulio De Santis per roma.corriere.it

 

Mario Mozzetti e Veronica Salvatori, proprietari di Alfredo alla Scrofa

Alle pareti del ristorante Alfredo alla Scrofa - oltre cento anni di storia e di clienti famosi provenienti dall’Italia e da ogni angolo del mondo - lei, Veronica Salvatori, la (co)proprietaria, compare in decine di foto. Sempre sorridente. Con Christopher Lambert. Con Paolo Sorrentino. Con cuochi e camerieri.

 

«Tutte queste immagini spiegano perché da quando è caduta in coma dopo l’intervento di un anno e mezzo fa ha creato un vuoto incolmabile. In questo locale ogni angolo parla di lei. La sua anima è ancora presente ovunque. Il suo sorriso è stato contagioso. Non tutte le persone sono uguali. Veronica è stata unica».

 

veronica salvatori

Da dietro la cassa al centro della sala, davanti all’ingresso del locale, Marcello Mozzetti, event manager con il volto pacioso del compagno di banco protettivo, si acciglia in fretta quando ricorda Veronica, sposata, una figlia, 40 anni da compiere il prossimo 11 settembre. Con gli ultimi sedici mesi vissuti, però, in un letto d’ospedale. Senza alcuna possibilità di riaprire gli occhi.

 

«Spero sempre di vederla riapparire, quando mi siedo alla cassa. L’ultima volta l’ho vista a dicembre del 2020 – ricorda Marcello, cugino dell’altro proprietario, Mario Mozzetti -. Avremmo dovuto rivederci il 2 maggio del 2021. Il destino con lei e con noi è stato crudele: è finita in coma cinque giorni prima».

 

fettuccine alfredo

Amante della vita nel ristorante rilevato nel 1943 dal nonno, Ubaldo Salvatori, all’epoca cameriere, Veronica decide di operarsi per una colecisti il 26 aprile del 2021. Un intervento programmato proprio per tornare subito al suo lavoro, iniziato vent’anni fa, interrompendo gli studi di Ingegneria «assai promettenti», come ricorda la vulcanica mamma, Ida Baggio, che rammenta come «da Alfredo ho conosciuto il papà di Veronica».

 

alfredo alla scrofa

Qualcosa però è andato storto. Per capire cosa, si svolgerà un incidente probatorio - la famiglia Salvatori è rappresentata dall’avvocato Alessandro Di Giovanni - nell’ambito dell’inchiesta in cui sono indagati quattro medici della clinica Arsbiomedica: Ernesto Puce (assistito dall’avvocato Remo Pannain), Gelsomina Capua, Giulio Baio (difeso dall’avvocato Angela Leonardi), Federica Giorgi. L’accusa: lesioni colpose gravissime perché non avrebbero saputo risolvere una crisi respiratoria durante l’anestesia.

 

FETTUCCINE ALFREDO

«Eravamo dentro il ristorante quando mi è stato detto che Veronica non sarebbe più tornata. Le serrande erano abbassate. Il buio nel locale è stato il buio nel mio cuore. E in quello di tutti noi», dice Marcello, indicando il personale di sala e di cucina. Per raccontare Veronica, Marcello ha un aneddoto: «L’apertura con lei la mattina è stata sempre una festa. Subito a portarci a prendere la colazione, cappuccino e cornetto pagati», dice con il sorriso che ricompare di nuovo sul volto fin qui adombrato dalla malinconia. «Con Mario (nipote di Giuseppe Mozzetti, anche lui cameriere, che partecipò all’acquisto del locale con Ubaldo) si sono battuti per recuperare l’area davanti al locale. Un vero successo. Che lei avrebbe meritato di godersi».

fettuccine alfredo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…