ignazio leonardo apache la russa enrico pazzali

FU SOLO UNA COINCIDENZA? – L’AVVOCATO DELLA RAGAZZA CHE HA DENUNCIATO PER STUPRO LEONARDO APACHE LA RUSSA HA CHIESTO AI PM I TABULATI DI ENRICO PAZZALI, PRESIDENTE DELLA EQUALIZE, LA SOCIETÀ AL CENTRO DELL’INCHIESTA MILANESE SUL DOSSIERAGGIO – LA “BANDA DEGLI SPIONI” FECE UNA RICERCA SUL FIGLIO DEL PRESIDENTE DEL SENATO IL GIORNO DOPO LA PRESUNTA VIOLENZA SULLA GIOVANE, IL 19 MAGGIO 2023, QUANDO ANCORA NESSUNO NE ERA A CONOSCENZA (LA DENUNCIA DELLA RAGAZZA AVVENNE 40 GIORNI DOPO) – IL LEGALE DELLA RAGAZZA PUNTA A CAPIRE SE LE RICERCHE SU LA RUSSA JR SONO STATE COMMISSIONATE DA PERSONE A LUI VICINE O SE SI È TRATTATO SOLO DI UN TEST DELLA PIATTAFORMA “BEYOND”…

https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/11/12/news/la_russa_pazzali_stupro_tabulati_avvocato_ragazza-423612472/?ref=RHLF-BG-P7-S3-T1

 

Estratto dell’articolo di Sandro De Riccardis, Rosario Di Raimondo per https://milano.repubblica.it

 

ignazio e leonardo la russa

La vicenda della presunta violenza sessuale per cui è indagato Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato, s’intreccia con l’inchiesta sui dossieraggi della procura di Milano. L’avvocato Stefano Benvenuto, legale della ragazza che ha denunciato Leonardo, ha presentato un’istanza ai pm per chiedere di accertare il “traffico entrante e uscente” di Enrico Pazzali – presidente della Equalize, l’agenzia degli spioni finita nella bufera – dalle 9 di mattina del 19 maggio 2023 alle otto di sera del giorno successivo.

 

[…]  La notte tra il 18 e il 19 maggio, Leonardo Apache e la ragazza che poi lo denuncerà quaranta giorni dopo, si incontrano in discoteca, a Milano, e passano la notte nell’abitazione della seconda carica dello Stato. Proprio il 19 – una “coincidenza” che è stata già sottolineata nell’ambito dell’inchiesta sugli hacker – Enrico Pazzali, negli uffici della Equalize, chiede ai suoi legali accertamenti sulla famiglia La Russa. Su Ignazio, sul primogenito Geronimo, e su Leonardo Apache.

 

ignazio la russa enrico pazzali carmine gallo - lapresse

Perché? Forse sono soltanto dei test. Però, “vista la coincidenza dei fatti”, scrive ora il legale della presunta vittima nell’istanza presentata al pm Francesco De Tommasi, titolare dell’indagine sui dossieraggi, è necessario a suo parere “approfondire” il traffico telefonico di Pazzali e in generale dei telefoni in uso alla Equalize. In particolare dalle 9 del mattino di quel 19 maggio – quando la ragazza lasciò l’abitazione della famiglia La Russa – al giorno dopo. Il non detto, comunque molto chiaro, è capire se le richieste di informazioni su Leonardo sono arrivate da qualcuno di vicino a lui. Non per un dossieraggio, ma per capire se era stato già denunciato.

 

Va però detto che da fonti investigative finora non è emerso alcun collegamento tra la vicenda del presunto stupro e le ricerche sui La Russa. E lo stesso presidente del Senato ha chiesto con forza di sapere chi sono i mandanti del dossieraggio su di lui, che di Pazzali è amico da tempo.

 

ENRICO PAZZALI

Il 19 maggio del 2023 Enrico Pazzali raggiunge gli uffici della società in via Pattari 6, pieno centro di Milano. Ai suoi collaboratori, annotano i carabinieri del nucleo investigativo di Varese, “chiede novità in merito al controllo del presidente del Senato Ignazio La Russa” (espressione che lascia intendere che delle ricerche erano già state fatte).

 

E sulla sua famiglia: il primogenito Geronimo e il figlio più piccolo Leonardo Apache. “Ignazio La Russa!”, esclama Pazzali, al computer con i suoi tecnici durante le ricerche. “Vai giù...giù, giù...questo... diciotto luglio... esatto, abita in...(…). E metti anche un altro se c'è... eh... come si chiama l'altro figlio? Prova Geronimo La Russa (…) Stavo pensando sia Antonino che Ignazio”.

 

leonardo apache la russa

Il presidente (autosospeso) di Fondazione Fiera, quel pomeriggio, è con Samuele Calamucci (l’hacker ai domiciliari) e Samuele Abbadessa (indagato). “Fammi vedere un po'...allora c'abbiamo Ignazio La Russa che continua a venire, esce arancione…”. I nomi, sulla piattaforma degli spioni, infatti, sono contrassegnati dai colori, come un semaforo, in base ai precedenti giudiziari.Pazzali chiede se ci sono dati reputazionali: “Leonardo sull'intelligence non ha niente?”. Abbadessa: “No…”.

 

Il presidente vuole vedere la situazione immobiliare e le partecipazioni societarie: “Fammi vedere le case che ha dopo? Ha partecipazioni?”. Abbadessa segnala di aver verificato pure nell’elenco delle persone esposte politicamente.

 

enrico pazzali

Dalla richiesta del pm De Tommasi, il collegamento tra la denuncia di violenza sessuale e le ricerche sulla famiglia La Russa, tra cui Leonardo, appare più sfumato. Ma la coincidenza dei tempi, se così si può definire, resta.

 

Lo stesso presidente del Senato, sul possibile motivo dei dossier, ha detto: “E’ quello che vorrei scoprire anche io. Ci sono ormai abituato ai dossieraggi contro di me, è la terza volta almeno, ma questa volta era coinvolta quasi per intero la mia famiglia, mio figlio maggiore e mio figlio minore. Vorrei proprio sapere dall'interessato chi è che ha commissionato questo dossieraggio […]”.

LA SEDE DI EQUALIZELA SEDE DI EQUALIZE

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI