covid scuola

IL “LONG-COVID” CHE COLPISCE LA SCUOLA E DIVIDE L'ITALIA: A CAUSA DELLA PANDEMIA SI È TORNATI INDIETRO DI 20 ANNI PER QUANTO RIGUARDA I DATI MEDI DI LETTURA DEGLI STUDENTI DELLE ELEMENTARI - AL SUD LA SITUAZIONE È PRECIPITATA, IL DIVARIO SULLE COMPETENZE DI LETTURA TRA GLI ALUNNI DEL NORD E DEL SUD SI È TRIPLICATO NEGLI ULTIMI 15 ANNI. AL MERIDIONE I PUNTEGGI MEDI SONO MOLTO PIÙ BASSI RISPETTO AL RESTO D’ITALIA. A INFLUIRE ANCHE LA SITUAZIONE ECONOMICA DELLE FAMIGLIE: CHI HA PIÙ SOLDI È PIÙ BRAVO (MA A SCUOLA CHI NON USA IL TABLET OTTIENE DEI PUNTEGGI MIGLIORI…)

1. BIMBI ITALIANI LEGGONO BENE MA CON COVID PERSI 20 ANNI

covid scuola

(ANSA) - Dei 32 Paesi che dispongono dei dati sia del 2016 che del 2021, 21 Paesi hanno registrato risultati medi di lettura inferiori nel 2021 rispetto al 2016, 8 Paesi non hanno avuto variazioni significative e solo 3 Paesi hanno registrato risultati medi superiori.

 

In Italia, gli studenti ottengono nel 2021 un risultato medio significativamente inferiore di 11 punti rispetto a quello rilevato 5 anni prima, riportando i risultati degli studenti italiani nuovamente in linea con quelli di 20 anni fa (Pirls 2001) e 10 anni fa (Pirls 2011).

 

Scuola Covid

In lettura e comprensione comunque, se in Italia gli studenti di quarta primaria ottengono nel 2021 un punteggio medio pari a 537 punti - superiore a quello medio internazionale di tutti i Paesi partecipanti e superiore al punteggio medio dei Paesi europei partecipanti - tra i Paesi europei, solo gli studenti di Finlandia (549), Polonia (549) e Svezia (544) ottengono un risultato medio superiore a quello dei nostri studenti.  […]

 

Il nostro Paese dimostra comparativamente una maggiore equità dei risultati nella scuola primaria. Questo dato acquista ancora maggior valore nel confronto internazionale se consideriamo che i nostri studenti al quarto anno di scolarità sono anagraficamente più giovani di quasi un anno rispetto all'età media degli studenti di altri Paesi europei che ottengono gli stessi risultati in lettura e l'età è, generalmente, positivamente correlata con il rendimento.

covid e scuola

 

2. DIVARIO COMPETENZE LETTURA NORD-SUD IN 15 ANNI TRIPLICATO

(ANSA) - In 15 anni il divario tra nord e sud sulle competenze di lettura dei bambini di 9 anni è triplicato. E' quanto emerge dall'Indagine Pirls 2021. Lo studio evidenzia che i risultati del Nord Ovest e del Centro sono significativamente più alti del dato medio dell'Italia, mentre il Sud e il Nord Est hanno punteggi medi che non si discostano dal riferimento nazionale.

 

a scuola con la mascherina

Il Sud ottiene, invece, un punteggio medio significativamente inferiore alla media italiana. Il divario tra le due aree geografiche che conseguono rispettivamente il risultato migliore (Nord Ovest) e quello più basso (Sud Isole) è oggi triplicato: 36 punti nel 2021 rispetto a 12 punti nel 2006.

 

Inoltre, le bambine di 9 anni hanno una abilità di lettura superiore ai maschi. I risultati internazionali mostrano un vantaggio nelle abilità di lettura delle bambine rispetto ai bambini nella maggioranza dei Paesi partecipanti, con una differenza media di 16 punti. […]

 

2. CHI NON USA TABLET E PC A SCUOLA LEGGE MEGLIO, STUDIO

le varianti circolano a scuola

(ANSA) - Gli studenti che non usano i dispositivi digitali per attività scolastiche ottengono risultati migliori in lettura; gli studenti che frequentano scuole dove c'è una maggioranza di studenti provenienti da famiglie benestanti hanno in media punteggi di lettura più alti (+ 31 punti) rispetto a quelli che frequentano scuole dove c'è una maggioranza di studenti provenienti da famiglie economicamente svantaggiate.

 

Questa differenza è, tuttavia, inferiore a quella media internazionale (42 punti). È quanto emerge dall'indagine dall'indagine Pirls 2021 presentata dalle studiose Invalsi Margherita Emiletti, coordinatrice nazionale dell'indagine e Laura Palmerio, responsabile area indagini internazionali Invalsi e dal presidente di Invalsi, Roberto Ricci.

 

in classe ai tempi del covid

Nelle cinque aree geografiche italiane si va da nessuna differenza significativa nelle aree del Nord Ovest e del Nord Est, a 24 punti del Centro ai 44 e 46 punti del Sud e Sud Isole rispettivamente. Inoltre, dallo studio si evince che il 53% degli studenti frequenta scuole i cui dirigenti non denotano problemi rilevanti legati al comportamento degli studenti, mentre il 31% frequenta scuole con problemi minori e il 16% frequenta scuole con problemi rilevanti.

 

Come a livello internazionale, anche in Italia gli studenti delle scuole in cui non si riscontrano problemi rilevanti conseguono risultati medi in lettura migliori (+ 20 punti) rispetto a quelli delle scuole con problemi moderati o seri. Questa differenza di rendimento in lettura è particolarmente significativa nel Sud, dove gli studenti delle scuole senza problemi rilevanti hanno ottenuto risultati superiori di 40 punti rispetto a quelli delle scuole con problemi moderati o seri. […]

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