chelsea manning

LA TALPA ORA HA LA TOPA – CHELSEA MANNING POSTA SU TWITTER UNA FOTO DOPO L’OPERAZIONE DI CAMBIO SESSO: “DOPO UN DECENNIO DI BATTAGLIA, FINALMENTE MI SONO SOTTOPOSTA ALL’INTERVENTO” – L’EX MILITARE CONDANNATA A 35 ANNI DI GALERA PER IL CASO “WIKILEAKS” E POI GRAZIATA DA OBAMA ORA FA LA DURA CONTRO TRUMP: “LE LEGGI NON DETERMINANO LA NOSTRA ESISTENZA, SIAMO NOI A DETERMINARLA”

Annalisa Grandi per www.corriere.it

 

IL TWEET DI CHELSEA MANNING DOPO L'OPERAZIONE

In carcere aveva iniziato a sottoporsi alla terapia ormonale, poi era arrivata la grazia del presidente Barack Obama e la scarcerazione. Oggi Chelsea Manning, l’ex «talpa» di Wikileaks, festeggia la sua vittoria. Su Twitter posta una foto dall’ospedale, dopo la tanto agognata operazione di cambio sesso.

 

«Dopo un decennio di battaglia, tra le prigione, i tribunali, le compagnie assicurative, e uno sciopero della fame, questa settimana mi sono finalmente sottoposta all’intervento» scrive Chelsea.

 

Chelsea Manning, all’anagrafe Bradley Edward Manning, ex militare americano, transgender era stata condannata nel 2013 a 35 anni di carcere per aver consegnato a Wikileaks migliaia di documenti riservati, sottratti mentre svolgeva il suo incarico di analista dell’intelligence durante le operazioni militari americane in Iraq.

 

chelsea manning

Nel 2016 aveva ottenuto di poter essere la prima trans a cambiare sesso in carcere. Poi era arrivata la grazia da parte del presidente americano Barack Obama, e Chelsea era stata scarcerata il 17 maggio del 2017. Nel 2018 aveva presentato la sua candidatura al Senato nel Maryland.

 

Ad agosto 2017 aveva posato in costume per la rivista «Vogue» e aveva raccontato tutta la sua felicità per la libertà ritrovata. In maggio, a Milano per il WiredNext Fest, poche ora prima di tentare il suicidio, aveva raccontato al Corriere il suo punto di vista sulla sorveglianza digitale e sull’erosione dei diritti umani.

chelsea manning

 

«Le leggi non determinano la nostra esistenza, siamo noi a determinarla» ha twittato Chelsea dopo l’operazione di cambio sesso, in polemica con l’amministrazione Trump che secondo il «New York Times» si appresterebbe a varare una stretta sul riconoscimento dei diritti delle persone transgender.

 

chelsea manning

Allo studio ci sarebbe un provvedimento che di fatto stabilisce che il sesso di una persona è determinato solo da «elementi biologici chiari e oggettivi», e quindi dall’essere alla nascita maschio o femmina. «Continueremo ad andare avanti e a combattere - ha scritto Chelsea - la nostra unica legge è esistere».

chelsea manningchelsea manningCHELSEA MANNING DOPO L'OPERAZIONECHELSEA MANNING IN LIBERTACHELSEA MANNING

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI