lanzalone parnasi

ULTIMO STADIO - CHIUSO IL PRIMO FILONE SULL’INCHIESTA DEL “SISTEMA PARNASI” - CON IL COSTRUTTORE RISCHIANO DI ANDARE A PROCESSO PER VARI PROFILI, TRA CUI FINANZIAMENTO ILLECITO E TRAFFICO DI INFLUENZE, ANCHE L'AVVOCATO LUCA LANZALONE, L'EX VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELLA REGIONE LAZIO DI FORZA ITALIA, ADRIANO PALOZZI, L'EX ASSESSORE REGIONALE DEL PD, MICHELE CIVITA E IL SOPRINTENDENTE AI BENI CULTURALI DI ROMA, FRANCESCO PROSPERETTI - STRALCIATO IL FILONE DI INDAGINE CHE RIGUARDA IL FINANZIAMENTO ALLA POLITICA

PARNASI

Sara Menafra per “il Messaggero”

 

Si chiude e va rapidamente verso il processo, il primo filone dell'inchiesta sul sistema Parnasi, che partendo dall' associazione a delinquere che avrebbe influenzato e deviato gli accordi per la costruzione dello nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, ha scoperchiato un giro di relazioni ben più ampio. In venti rischiano di finire sotto processo per reati che vanno dalla corruzione al traffico di influenze e al finanziamento illecito.

 

LANZALONE E RAGGI

I pubblici ministeri hanno notificato l'atto di chiusura delle indagini all' imprenditore Luca Parnasi, figura apicale dell' associazione a delinquere, che - secondo l' accusa- ha cercato di pilotare le procedure amministrative legate al masterplan, approvato, nell' ambito della conferenza dei servizi, nel febbraio dello scorso anno. Un provvedimento che portò, tra l'altro, all'abbattimento delle cubature rispetto all'ipotesi iniziale, tagliando opere pubbliche essenziali.

 

michele civita

Con il costruttore rischiano di andare a processo per vari profili, tra cui il finanziamento illecito e il traffico di influenze, anche l' avvocato e consulente del sindaco Virginia Raggi, Luca Lanzalone, l' ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia, Adriano Palozzi, l' ex assessore regionale del Pd, Michele Civita e l' attuale Soprintendente ai Beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti.

 

I POLITICI

I magistrati di piazzale Clodio hanno deciso di stralciare il filone di indagine che riguarda il finanziamento alla politica: quel fiume di denaro, circa 400 mila euro, che Parnasi, per sua stessa ammissione, ha garantito alle fondazioni vicine al Pd e Lega e le utilità in favore di un esponente capitolino di M5S. Su questo fronte le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dalla pm Barbara Zuin, andranno avanti nelle prossime settimane.

 

palozzi

Nel procedimento principale, al costruttore si contesta di essere stato a capo di un sodalizio che ha commesso «una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione al fine di ottenere provvedimenti amministrativi favorevoli alla realizzazione del nuovo stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali».

 

Parnasi aveva in Lanzalone, che si trova ancora agli arresti domiciliari, un referente di primo piano. Gli inquirenti hanno accertato che l' avvocato genovese ha svolto attività illecita non solo nel suo ruolo di consulente di fatto del Campidoglio anche da presidente di Acea.

 

Quello che giuridicamente si chiama asservimento della funzione si traduceva nel rilascio «di informazioni sulle pratiche amministrative in corso, partecipando alla delibera di conferma di pubblico interesse e all' iter procedurale relativo al Nuovo Stadio della Roma, interessandosi per l' acquisizione di un immobile presso il Business Park dello stadio ove trasferire la sede Acea». Ipotesi che avrebbe potuto danneggiare gli interessi dell' azienda da lui presieduta.

stadio della roma

 

IL SOPRINTENDENTE

A mettere in imbarazzo l' amministrazione comunale è anche il coinvolgimento del soprintendente Prosperetti, in bilico ma ancora al suo posto. I pm scrivono nel capo di imputazione che ha «abusato della sua qualità e dei suoi poteri di pubblico ufficiale».

 

Il Soprintendente in cambio della «archiviazione della proposta di apposizione del vincolo» ha indotto «indebitamente Parnasi» ad affidare al suo amico architetto Paolo Desideri, che aveva assunto la figlia come collaboratrice, una parte della progettazione di Tor di Valle. Ha lasciato il suo posto solo la scorsa settimana, invece, l' ex presidente dell' ente di previdenza del comune Fabio Serini: la sua nomina a Roma sarebbe frutto sempre dei buoni uffici «informali» del sindaco ombra di Roma, Lanzalone.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…