elisabetta trenta e il marito claudio passarelli casa

NON SOLO IL CASO TRENTA - CI SONO 3600 CASE DEL MINISTERO DELLA DIFESA OCCUPATE ABUSIVAMENTE DA EX MILITARI: C'È CHI È RIMASTO NELL'APPARTAMENTO NONOSTANTE SIA STATO CONGEDATO, TRASFERITO O SIA ANDATO IN PENSIONE - L'INDAGINE DELLA PROCURA DI ROMA E’ SU UN DOPPIO BINARIO: SI CONCENTRA SU ABUSI E FALSI COMPIUTI DAGLI OCCUPANTI MA ANCHE SULLE OMISSIONI DI CHI AVREBBE DOVUTO VIGILARE SULLE PROCEDURE - IL MINISTERO DELLA DIFESA CONTROLLA 16.500 IMMOBILI...

Fiorenza Sarzanini per il ''Corriere della Sera''

IL TRASLOCO DI ELISABETTA TRENTA DALLA CASA DI SAN GIOVANNI

 

C'è chi è rimasto nell'appartamento nonostante sia stato congedato, e chi lo ha ceduto ai figli oppure alla moglie. C'è chi è stato trasferito e ha continuato a tenere la casa in vista di un possibile rientro, chi è andato in pensione e non l'ha lasciata. Sono i militari che nonostante non abbiano alcun titolo continuano a mantenere l' alloggio di servizio. Case sparse in tutta Italia - la maggior parte in zone di pregio - che la Difesa non riesce a liberare. E questo nonostante altri appartenenti alle forze armate ne abbiano diritto.

 

ANGELO TOFALO

La maggior parte utilizza lo stesso escamotage dell' ex ministra Elisabetta Trenta che aveva trasferito il contratto al marito, altri sfruttano i ritardi nei controlli. Su un totale di 16.500 immobili, sono circa 3.600 quelli finiti al centro dell' inchiesta della Procura di Roma. L' indagine nata dopo una relazione dello Stato Maggiore, si concentra sia sugli abusi e sui falsi compiuti dagli occupanti, sia sulle omissioni di chi avrebbe dovuto vigilare sulla regolarità delle procedure.

 

RAFFAELE VOLPI

Erano stati i sottosegretari del governo gialloverde Angelo Tofalo (M5S) e Raffaele Volpi (Lega) a gestire il dossier diviso per Regione con la mappa degli alloggi: un vero e proprio censimento dello Stato Maggiore che fa emergere gravi abusi. Bisogna infatti tenere conto che queste migliaia di persone risiedono in abitazioni senza avere i requisiti e godendo anche di privilegi relativi ai costi. I canoni di affitto sono inferiori a quelli di mercato e anche numerose spese non vengono conteggiate.

 

ELISABETTA TRENTA

Quello dell' ex ministra Trenta era certamente un caso eclatante visto che per un appartamento di oltre 180 metri quadri con posto auto nel centro di Roma versava una quota pari a 141,76 euro mensili e un contributo di 173,19 euro per l' utilizzo del mobilio: totale 314,95 euro. La quota per gli altri non è così bassa, ma certamente sotto la media delle case «private» che si trovano nelle stesse zone.

 

Molti occupanti «abusivi» sono militari che si sono congedati oppure sono andati in pensione. Le norme dicono che dovrebbero subito traslocare e invece rimangono indisturbati. Moltissimi sono anche i figli dei soldati deceduti o le vedove. Alcuni di loro - questo emerge dai primi accertamenti - non avrebbero effettuato la comunicazione agli uffici competenti nascondendosi dietro la giustificazione di aver creduto che toccasse all' amministrazione effettuarla.

 

E da anni sono affittuari senza che sia vivo il titolare del contratto. Ci sono poi i dipendenti civili, spesso trasferiti in altri ministeri o addirittura non più al servizio dello Stato che hanno sfruttato le carenze dei controlli. Le verifiche effettuate nei mesi scorsi avrebbero fatto però emergere anche attestazioni false - comprese quelle riguardanti le cosiddette «fasce protette» - e proprio per questo si è deciso di trasmettere gli atti alla magistratura.

corte dei conti1

 

Quattro anni fa era stata la Corte dei Conti a lanciare l' allarme sulle «occupazioni sine titulo», ma anche su quelle - oltre 5.000 - che sono state di fatto abbandonate perché non ci sono i soldi per la manutenzione. E aveva denunciato «la gravità della situazione, che necessità di interventi chiari, precisi e puntuali e che vede oltre la metà degli alloggi esistenti indisponibili per il loro naturale impiego, perché occupati "sine titulo" o perché in attesa di lavori di ripristino». Appartamenti che dovrebbero essere assegnati ai soldati inviati fuori sede che invece rimangono senza alloggio proprio per gli abusi degli altri. E così si deve adesso quantificare il danno erariale provocato sia dai militari assegnatari, sia dai responsabili degli uffici che non hanno effettuato i necessari controlli.

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - A 53 GIORNI DAL RINNOVO DELLA GOVERNANCE DI GENERALI, A CHE PUNTO È IL RISIKO BANCARIO? NEL SUO SOGNO DI CONQUISTARE IL LEONE DI TRIESTE, EVITANDO PERO' IL LANCIO DI UNA COSTOSISSIMA OPA, PARE CHE NELLA TESTA DI CALTA FRULLI UN PIANO IN DUE TEMPI: INTANTO CONQUISTARE LA MAGGIORANZA NEL CDA DELLA COMPAGNIA, DOPODICHÉ PAPPARSI MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI (SEMPRE CHE NON ARRIVI A PIAZZETTA CUCCIA UN CAVALIERE BIANCO) – ALL’OFFENSIVA DI CALTA, L’ASSO NELLA MANICA DI DONNET SI CHIAMA UNICREDIT. ORCEL AVREBBE PERSO L’ENTUSIASMO PER BPM E SAREBBE BEN FELICE DI PORTARSI A CASA BANCA GENERALI - TANTO PER SURRISCALDARE IL CLIMA GIÀ TOSSICO È ARRIVATA IERI “LA STAMPA” CHE LANCIAVA ‘’L’IPOTESI DEL CONCERTO CALTAGIRONE-MILLERI” (SMENTITA)…

luca richeldi papa francesco bergoglio sergio alfieri

DAGOREPORT - I MEDICI DEL GEMELLI CHE CURANO IL PAPA (SERGIO ALFIERI E LUCA RICHELDI) SONO STATI CHIARI CON FRANCESCO: SE E QUANDO VERRÀ DIMESSO, BERGOGLIO DOVRÀ DIMENTICARE LA VITA MOVIMENTATA CHE HA CONDOTTO FINORA, E DARSI UNA REGOLATA. IL FISICO DEL PONTEFICE 88ENNE È MOLTO PROVATO E NON POTRÀ REGGERE AD ALTRI VIAGGI, OMELIE AL GELO E MARATONE DI INCONTRI CON I FEDELI – IL FUMANTINO CAPO DELLA CHIESA CATTOLICA ACCETTERÀ LA “CAMICIA DI FORZA” DI UNA CONVALESCENZA "PROTETTA" A SANTA MARTA?

angela merkel friedrich merz

DAGOREPORT – IL MURO DI BERLINO NON E' MAI CADUTO: MERZ E MERKEL SONO LE DUE FACCE DI UN PAESE CHE NON HA SANATO LE STORICHE DISEGUAGLIANZA TRA IL RICCO OVEST E IL POVERO EST – FIGLIOCCIO DI SCHAUBLE LUI, COCCA DI KOHL LEI, MERZ E MERKEL SI SFIDARONO NEL 2000 PER LA LEADERSHIP DELLA CDU. MA LA DEFLAGRAZIONE DEI LORO RAPPORTI SI È AVUTA CON LA POLITICA MIGRATORIA DI ANGELONA, FALLIMENTARE AGLI OCCHI DI MERZ (CHE RITENEVA NECESSARIO INTEGRARE I TEDESCHI DELL’EST, PRIMA DI ACCOGLIERE SIRIANI E TURCHI) - SE LA MERKEL L’AVESSE ASCOLTATO, OGGI L’AFD NON SAREBBE AL 20%...

beppe sala elly schlein

DAGOREPORT - TE LO DO IO IL CENTROTAVOLA! - L'IDEONA DI ELLY SCHLEIN PER NEUTRALIZZARE CHI SOGNA LA NASCITA DI UN PARTITO CENTRISTA ALLEATO DEL PD: CREARE LISTE CIVICHE PER LE REGIONALI E, SE FUNZIONANO, RIPROPORLE IN CHIAVE NAZIONALE ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 COL NOME DI "ALLEANZA PER L'ITALIA" - LEADER DEL PROGETTO DOVREBBE ESSERE BEPPE SALA, CHE PERÒ HA PERSO SMALTO (LE INCHIESTE SULL’URBANISTICA MILANESE) - L'ISOLAMENTO DI SCHLEIN NEL PD SUL PIANO DI RIARMO DI URSULA E LA SUA MANCANZA SI CARISMA: I SUOI GIORNI AL NAZARENO SONO CONTATI...

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER