GRAZIANO DELRIO: “IL NUMERO DELLE VITTIME SALE DI ORA IN ORA. CI SONO ALMENO 120 VITE SPEZZATE IN QUESTO MOMENTO. I FERITI E I MALATI PORTATI VIA DA AMATRICE E ACCUMOLI SONO 368 DA QUESTA MATTINA” - MIGLAIA LE PERSONE SFOLLATE - ALLE 19.45 NUOVA VIOLENTA SCOSSA - 100 PERSONE ANCORA SOTTO LE MACERIE?
Forte sisma tra Lazio, Marche e Umbria nella notte tra martedì e mercoledì: particolarmente colpiti i comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Paura, crolli, feriti, molte vittime: Amatrice e una frazione di Arquata, Pescara del Tronto, sono praticamente distrutte, ridotti a cumuli di macerie.
Il numero delle vittime «sale di ora in ora» sostiene il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in visita nelle zone colpite. «Ci sono almeno 120 vite spezzate in questo momento. I feriti e i malati portati via da Amatrice e Accumoli sono 368 da questa mattina» l’aggiornamento fornito dal premier Matteo Renzi, dopo il sopralluogo nell’area del terremoto, avvenuto in una zona ad alta sismicità.Tra le vittime ci sono anche molti bambini.
Moltissime le persone sfollate: sono 1.500 nelle Marche, tra Arquata e Pescara del Tronto. Attivati i numeri di emergenza della Protezione Civile 800840840 e della sala operativa della Protezione Civile Lazio:803555.
La scossa e lo sciame sismico: alle 19.45 nuova violenta scossa
Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma ha avuto una magnitudo di 6.0, una profondità di 4 km ed è stato registrato alle 3.36 con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. La terra ha tremato per 142 secondi.
A questa scossa ne è seguita un'altra di magnitudo 4.4 , alle 3.56, con epicentro ad Amatrice: in questo caso la scossa è durata 60 secondi. Poi ne sono seguite molte altre: 39 in poco più di 3 ore tra Perugia, ancora Rieti, Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Il sisma è stato avvertito anche a Bologna, Roma e Napoli, dove comunque non si sono registrati danni.
feriti ad amatriceferiti ad amatrice
Altre scosse anche dopo le 6 della mattina e attorno alle 14, di magnitudo 4.9. Poi un lunghissimo sciame sismico. Dalla notte sono state oltre duecento le scosse nell’area che va dal Reatino all’Ascolano, passando per l’Umbria. Alle 19.45 poi una nuova violenta scossa ha fatto tremare tutta l’area del sisma: scossa di magnitudo 4.4 avvertita ad Accumoli.
A Pescara del Tronto, la scossa ha fatto muovere le strutture di acciaio e le tende nel vicino campo di soccorso allestito dalla Protezione Civile. La scossa è stata avvertita anche ad Ascoli Piceno: paura soprattutto all’ospedale Manzoni dove era in corso una visita della presidente della Camera, Laura Boldrini.
Ad Amatrice si scava con le mani
Nel Lazio i comuni più colpiti sono Amatrice e Accumoli (in provincia di Rieti) , nelle Marche situazione drammatica ad Arquata del Tronto (e nella frazione di Pescara del Tronto) in provincia di Ascoli Piceno. Decine i morti ad Amatrice, dove in molti hanno cercato di fuggire dai piani alti delle case calandosi legati alle lenzuola.
La via principale è crollata quasi completamente e le strade di accesso al paese sono inaccessibili. Inagibile l'ospedale: medici e paramedici hanno soccorso i primi feriti all'aperto, nel parcheggio del nosocomio. «Metà paese non c'è più», racconta il sindaco Sergio Pirozzi. Molte le persone estratte vive, ma molte anche le vittime.
Come Marco Santarelli, il giovane ed unico figlio del questore di Frosinone, Filippo Santarelli: il ragazzo stava trascorrendo un breve periodo di vacanza in casa dei nonni paterni. La palazzina che ospitava il ragazzo è andata completamente distrutta dal forte sisma. Sono in salvo, invece, i 50 ragazzi della parrocchia di Chianciano Terme (Siena) in vacanza per un "campus estivo" a Santa Giusta, frazione di Amatrice: hanno tra i 10 e i 15 anni.
Intanto i feriti vengono portati negli ospedali, a L'Aquila, a Roma. «Non abbiamo più neanche le lacrime per piangere» racconta il parroco, don Sabino D’Amelio: «Cerchiamo di dare sollievo agli altri ma non si trovano parole. Qui siamo una famiglia. Ad Amatrice siamo tutti una famiglia». E ad Amatrice è crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina. Si teme il peggio per gli ospiti della struttura: al momento del crollo, all’interno della struttura c’erano all’incirca 70 persone. Nel pomeriggio di mercoledì, non è stato possibile avvicinarsi all’hotel perché la zona è considerata troppo pericolosa.
Accumoli, il sindaco: «Un dramma, soccorsi in ritardo»
Si scava in una disperata corsa contro il tempo ad Accumoli dove una intera famiglia è morta: madre, padre e due bambini di 8 mesi e 8 anni sono stati trovati sotto le macerie. Gli sfollati sono 2.500: il comune (suddiviso in 17 piccole frazioni) ha 700 abitanti, ma in estate accoglie molti turisti.
«È un disastro, il paese è semi demolito, siamo senza luce, senza telefoni, in tanti sono ancora sotto le macerie, non riusciamo a quantificare quanti siano» il lamento disperato del sindaco Petrucci che accusa: «Soccorsi in ritardo, la prima squadra dei vigili del fuoco è arrivata alle 7 e 40».
Danneggiati la caserma e le chiese, nessun edificio sembra essere agibile. Particolarmente colpita la frazione di Illica. La situazione della viabilità è estremamente difficile: al km 136 della statale 4, a circa 4 km dal Comune di Accumoli, il sisma ha provocato un dislivello di circa 15 centimetri su un viadotto. Problema simile su un altro viadotto, il «Tronto secondo», due chilometri più avanti
Pescara del Tronto, nelle Marche: la frazione che non esiste più
Ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli (sul lato marchigiano del sisma quasi al confine con il Lazio) tra le vittime anche una bambina di 18 mesi, Marisol: i vigili del fuoco hanno trovato il corpicino tra le macerie, mentre i genitori sono stati salvati e portati in ospedale.
La mamma, rimasta a lungo sotto le macerie, era scampata al terremoto de L'Aquila nel 2009: dopo quell'esperienza si era trasferita ad Ascoli. La piccola frazione di Pescara del Tronto secondo i primi soccorritori «è ridotta a un unico blocco di macerie». Si cercano altri dispersi: in origine si parlava di un centinaio di persone che mancavano all'appello su 135 abitanti totali.
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Anche ad Arquata, residenti e persone in vacanza sono rimasti intrappolati: decisa l'evacuazione dell'intero borgo storico. Per i soccorritori è una corsa contro il tempo. Due anziani turisti romani sono stati salvati dalle macerie della loro abitazione, crollata.