afghanistan recep tayyip erdogan janez jansa viktor orban

COME ABBAIA ERDOGAN - CHE CI FACCIAMO CON I RIFUGIATI AFGHANI CHE SCAPPERANNO A FROTTE DOPO LA PRESA DEL POTERE DA PARTE DEI TALEBANI? IL PRESIDENTE TURCO METTE LE MANI AVANTI: “NON VOGLIAMO DIVENTARE IL DEPOSITO DELL’UE”. LO PENSA DAVVERO? O È SOLO UN MODO PER RINEGOZIARE L'ACCORDO PER BLOCCARE I MIGRANTI E CHIEDERE PIÙ SOLDI? - IL PREMIER SLOVENO JANEZ JANSA: “NON APRIREMO CORRIDOI UMANITARI”. CON LUI SI SONO SCHIERATI ANCHE L’AUSTRIACO KURZ E L’UNGHERESE ORBAN (TE PAREVA…)

afghanistan profughi in fuga dai talebani

1 - AFGHANISTAN: TURCHIA, NON DIVENTEREMO HUB RIFUGIATI

 (ANSA) - ROMA, 23 AGO - La Turchia nega di aver ricevuto richieste da altri Paesi per la creazione di un hub per la prima accoglienza dei richiedenti asilo afghani nel suo territorio.

 

Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri di Ankara, facendo riferimento ad alcune indiscrezioni circolate sui media britannici, che indicavano anche il Pakistan tra i Paesi coinvolti in questa possibile iniziativa. "Se dovessimo ricevere una richiesta di questo tipo, non la accetteremmo", sottolinea ancora la Turchia.

 

recep tayyip erdogan

Nei giorni scorsi, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha più volte ribadito che il suo Paese non intende farsi carico di una eventuale ondata di migranti dall'Afghanistan, affermando di non voler diventare "il deposito dell'Ue per i rifugiati". (ANSA).

 

afghanistan profughi in fuga dai talebani

2 - G7 STRAORDINARIO SUI MIGRANTI AFGHANI MA LA UE SI DIVIDE SULL'ACCOGLIENZA

Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”

 

(…) A preoccupare Londra e l'Unione europea è soprattutto il rischio immediato di una crisi migratoria simile a quella del 2015 che mise in forte imbarazzo le leadership continentali. Erdogan è stato chiaro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, con cui ha avuto una conversazione telefonica dopo il colloquio con Johnson: «Gli Stati membri aprono le porte solo a una piccola parte delle persone che li hanno serviti e che sono in difficoltà, la Turchia non può sopportare un carico migratorio aggiuntivo ».

 

joe biden recep tayyip erdogan 3

In Turchia vivono più di 4 milioni di rifugiati, circa 3 milioni sono siriani, molti afghani. Erdogan spinge perché l'Europa riveda al rialzo il patto firmato nel 2016 e rinnovato lo scorso giugno con cui si è impegnata a versare più di 6 miliardi ad Ankara in cambio del controllo delle frontiere che impedisca ai migranti di raggiungere l'Europa.

 

charles michel

La crisi in Afganistan è «una sfida comune per la Turchia e l'Ue», è stata la risposta di Michel. I reporter internazionali che sono al confine tra l'Iran e la Turchia riferiscono che per ora non ci sono segnali di movimenti di massa. Ma Bruxelles teme una riedizione del 2015, e questa volta anche la Germania di Angela Merkel, che all'epoca accolse più di un milione di siriani, non sembra disposta ad aprire le porte a un flusso massiccio di rifugiati.

(…)

 

3 - LA SLOVENIA SFIDA L'UE "NON APRIREMO MAI CORRIDOI UMANITARI"

Alessandro Barbera per “La Stampa”

 

afghanistan profughi in fuga dai talebani 4

Ankara, ieri. Comunicato della presidenza turca dopo la telefonata con il capo del Consiglio europeo, il belga Jean Michel: «Abbiamo ricevuto la richiesta di accogliere i dipendenti locali di una missione dell'Unione europea in Afghanistan. Gli Stati membri non aprono le loro porte nemmeno a una piccola parte delle persone che li hanno serviti e che sono in difficoltà».

 

Nella Saigon afghana c'è uno sconfitto certo a Washigton e un gruppo più numeroso sparso fra Bruxelles e le altre capitali del Continente. Apertamente incapace di trovare un accordo sui flussi di migranti dall'Africa, l'Unione europea sta replicando il copione nella gestione dei richiedenti asilo in arrivo da Kabul.

JANEZ JANSA

 

La richiesta di Michel a Erdogan svela brutalmente la mancanza di poteri e iniziativa politica. Ieri il premier sloveno Janez Jansa, incidentalmente presidente di turno dell'Unione, ha detto che non ci sarà nessun corridoio umanitario e che non verrà ripetuta l'esperienza siriana del 2015. «Non è compito dell'Europa o della Slovenia aiutare e pagare per i profughi afghani».

 

recep tayyp erdogan

Le dichiarazioni di Jansa hanno scatenato la reazione a sinistra, soprattutto in Italia. «La decisione non spetta a Jansa», attacca il presidente dell'Europarlamento David Sassoli. Il capodelegazione Pd a Strasburgo Brando Benifei ha chiesto un'immediata convocazione dello sloveno di fronte all'aula. Ma Jansa è solo la punta dell'iceberg di un'asse ben più largo.

 

IL SOFAGATE VISTO DA OSHO

 Con lui sono schierati il premier austriaco Sebastian Kurz - «sono assolutamente contrario ad accogliere altri profughi» - e il premier ungherese Viktor Orban. Contrari ai corridoi umanitari sono anche la Polonia e la Bulgaria, se non limitati a pochissime centinaia di persone.

 

La Grecia, penalizzata come l'Italia dal regolamento di Dublino che impone al primo Paese ospitante la gestione dei migranti, ha costruito a tempo di record un muro al confine con la Turchia. Nelle prime ore della crisi il capo della diplomazia europea Joseph Borrell ha ipotizzato l'uso di una vecchia direttiva del 2001 sui richiedenti asilo che permetterebbe di essere approvata a maggioranza qualificata dai leader del Consiglio europeo.

 

ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 5

A parole la presidente della Commissione Ursula von der Leyen promette accoglienza, ma l'incredibile richiesta svelata da Erdogan conferma che per il momento l'Unione non è in grado di dare protezione nemmeno a chi ha lavorato a stretto contatto con i suoi funzionari. Altro che corridoi umanitari.a. ba. -

VIKTOR ORBAN JANEZ JANSA janez jansa e ursula von der leyen 2recep tayyp erdogan xi jinpingafghanistan profughi in fuga dai talebani 6protesta contro i talebani a jalalabaderdogan egeoJANEZ JANSA 2janez jansa e ursula von der leyen 3AL SERRAJ ERDOGANprotesta contro i talebani a jalalabad 4ERDOGAN CIRCONDATO DALLE TRIBU' OTTOMANEafghanistan profughi in fuga dai talebani 5

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...