calabrone gigante asiatico

CI MANCANO SOLO LE CAVALLETTE - GLI STATI UNITI RISCHIANO UN’INVASIONE DI CALABRONI GIGANTI ASIATICI CHE POTREBBE COSTARE ALLA LORO ECONOMIA MILIONI DI DOLLARI ALL’ANNO – SECONDO GLI ESPERTI PER FAR FRONTE ALL’ARRIVO DEGLI INSETTI CHE MINACCIANO LE API. ELA PRODUZIONE DI MIELE SERVIRANNO QUASI 30 MILIONI DI DOLLARI…

DAGONEWS

 

calabrone gigante asiatico 6

Ci mancano solo le cavallette. Oltre all’emergenza coronavirus anche gli Stati Uniti rischiano un’invasione di calabroni giganti asiatici che potrebbe costare alla loro economia milioni di dollari all’anno.

 

Gli insetti, che possono uccidere con una singola puntura, possono avere un impatto devastante sulla popolazione di api già in calo negli Stati Uniti: gli esperti stimano che gli insetti potrebbero costare all'America 29,3 milioni all’anno.

calabrone gigante asiatico 4

 

Da "www.newnotizie.it"

 

Il calabrone gigante asiatico, la cui denominazione scientifica è Vespa velutina, è uno dei calabroni più grandi al mondo, nonché noto predatore di api da miele. In questo momento questa specie di vespa, nota anche come calabrone dalle zampe gialle, sta invadendo tutto il Regno Unito.

 

Questa anomalia nella loro distribuzione geografica, che solitamente si colloca nella regione dell’Asia, potrebbe causare milioni di sterline di danni all’Inghilterra, il cui ecosistema locale non è predisposto ad avere contatti con questa nuova tipologia di vespe. Tuttavia il Regno Unito è solo uno dei tanti paesi europei colpiti dalla diffusione di questa nuova specie, sconosciuta all’ecosistema europeo.

calabrone gigante asiatico 7

 

L’impatto devastante sulla popolazione di api locali da miele

Questa specie di vespe è in grado di uccidere con una sola puntura a causa della loro tipologia di veleno, e questo potrebbe provocare un impatto devastante sulla popolazione di api locali da miele, già in calo per altri fattori climatici. Questa nuova distribuzione ambientale potrebbe causare al Regno Unito un danno stimato di 7,6 milioni di sterline ogni anno. Una cifra enorme, che metterebbe in ginocchio tutti gli apicoltori inglesi. Le api asiatiche, infatti, sono rinomate predatrici delle api di piccole dimensioni.

 

calabrone gigante asiatico 1

Come si sono diffuse le api asiatiche in Europa

Le cosiddette vespe a zampe gialle furono introdotte accidentalmente attraverso alcuni container in Francia dalla Cina nel 2004, e da allora hanno iniziato a diffondersi rapidamente in tutta Europa. Gli esperti hanno stimato che il calabrone asiatico abbia colonizzato gran parte della Francia ad un tasso compreso tra 60 e 80 chilometri all’anno. Da lì hanno iniziato a diffondersi in altri paesi europei, tra cui la Spagna nel 2010, il Portogallo e il Belgio nel 2011, l’Italia nel 2012 e la Germania nel 2014. In Inghilterra, invece, sono giunte nel 2016.

calabrone gigante asiatico 3

 

Le conseguenze disastrose sugli ecosistemi europei e sull’economia

Gli scienziati francesi esperti di entomofauna hanno effettuato una valutazione sul costo di questa invasione nel continente europeo. Nella fattispecie, hanno analizzato l’impatto negativo sugli ecosistemi e il declino globale nell’impollinazione e nella produzione di miele.

 

Gli entomologi hanno elaborato varie misure finalizzate al controllo dell’invasione di questa specie, come la distruzione dei nidi di calabroni e la creazione di trappole attraverso alcune esche. Hanno inoltre suddiviso il lavoro da svolgere su tre principali direzioni: prevenzione dell’invasione, lotta contro di essa e danni causati. In Italia, in particolare nelle regioni del Nord, il costo stimato delle perdite derivanti dall’invasione di questa nuova specie ammonta a circa 8 milioni di euro.

 

calabrone gigante asiatico 5

Il Professor Franck Courchamp, ricercatore attivo nel settore della biodiversità, a riguardo ha dichiarato: “Sicuramente devono essere intraprese ulteriori azioni per gestire le specie invasive dannose – una delle maggiori minacce alla biodiversità e al funzionamento dell’ecosistema“.

calabrone gigante asiatico 2

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…