alberto ii di belgio e delphine boel -1

COSA CI PIACE DELLE MONARCHIE? LE CORNA E I FIGLI ILLEGITTIMI - DELPHINE BOËL HA VINTO LA CAUSA DI RICONOSCIMENTO CONTRO IL PADRE, L’EX RE DEL BELGIO ALBERTO II: L’ESAME DEL DNA AL QUALE IL SOVRANO SI E' SOTTOPOSTO NON LASCIA DUBBI E, DOPO SETTE ANNI DI BATTAGLIA LEGALE, LA DONNA RICEVERÀ IL TITOLO DI PRINCIPESSA – DELPHINE, 51 ANNI, È FRUTTO DELL’AMORE SEGRETO CON LA BARONESSA SYBILLE DE SELYS LONGCHAMPS… - VIDEO

 

Michaela Bellisario per "www.iodonna.it"

 

delphine boel 8

Ci sono voluti sette anni per diventare… principessa perché è il titolo che avrà alla fine della sua lunga battaglia legale: Delphine Boël ha vinto la causa di riconoscimento contro il padre, l’ex re del Belgio, Alberto II, 85 anni. La donna, figlia della baronessa Sybille de Selys Longchamps, ex amante del sovrano, è nata 51 anni fa. Nel 2013 aveva iniziato la causa contro l’ex monarca.

alberto ii del belgio e la moglie paola

 

Padre biologico

L’ex re del Belgio Alberto II si è sottoposto a un test del Dna e i dati hanno confermato la verità. Il sovrano, che ha abdicato nel 2013, ha annunciato la paternità con una dichiarazione ufficiale. Fino a oggi non aveva mai negato pubblicamente di essere il padre di Delphine Boël, ma si era rifiutato di fornire il Dna.

 

delphine boel 5

Il 16 maggio scorso la Corte d’appello di Bruxelles lo ha costretto a pagare 5000 euro (5344 franchi al cambio attuale) di multa per ogni giorno in cui si fosse rifiutato di fornire il suo Dna. Poche settimane dopo l’ex re ha deciso di sottoporsi agli esami genetici.

 

Uno scandalo

Le prime voci di un figlio illegittimo emergono nel 1999 in concomitanza di una biografia non autorizzata sulla regina Paola Ruffo di Calabria. Scoppia uno scandalo e Delphine Boël decide, anni dopo, di denunciare la paternità di Alberto II in un’intervista nel 2005. Quindi nel 2013 disconosce Jacques Boël come suo padre naturale e chiede al re di riconoscerla come sua figlia.

alberto ii del belgio e la moglie paola

 

Ma, dopo quattro anni, il tribunale di Bruxelles sostiene che la richiesta di Delphine «non è fondata» e quindi l’uomo resta  il “padre legale” di Delphine. L’avvocato della donna fa appello. Lo scorso ottobre la corte d’appello “ordina” al re di fare il test.

 

Vita e amori

Alberto, secondogenito della casa reale belga, il 2 luglio 1959 sposa Paola del Belgio, settima figlia dell’eroe della prima guerra mondiale, l’aviatore Fulco, principe Ruffo di Calabria. Dall’unione nascono tre figli Philippe, Astrid e Laurent.

delphine boel 4

 

Negli anni molte voci si rincorrono nei salotti di Bruxelles, e il mormorio di una figlia illegittima del principe diventa quasi una certezza nel 1999, quando è lo stesso Alberto a confessare in un’intervista la lunga crisi coniugale con Paola.

 

Chi è Delphine

Delphine Boël è un’artista multimediale. La madre, la baronessa Sybille de Selys Longchamps, ha avuto una relazione lunga sedici anni con Alberto II che, si dice, fosse sul punto di divorziare da Paola di Liegi quando la Boël aveva 9 anni, ma la ragion di Stato lo ha fatto desistere.

 

alberto ii di belgio 2

La relazione è poi andata avanti fino al 1984. Delphine Boël ha saputo la verità a 18 anni, nel 1986. Ha cercato più volte di contattare il presunto padre che una volta le avrebbe detto brutalmente di non essere il genitore.

delphine boel 2paola ruffo di calabria e alberto del belgioalberto ii del belgioalberto ii di belgio e delphine boel 2paola e alberto del belgiopaola e alberto del belgioRE ALBERTO II DEL BELGIO CON LA REGINA PAOLA DAL PAPA BERGOGLIO delphine boel alberto del belgiopaola e alberto del belgioalberto ii del belgio e la moglie 1alberto ii di belgio 1delphine boel 1delphine boel 3

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...