
CI SONO TROPPI MISTERI NELL’INCIDENTE TRA LA PETROLIERA "STENA IMMACULATE", AFFITTATA DAL PENTAGONO E LA NAVE CARGO TEDESCA SOLONG, AL LARGO DELLE COSTE INGLESI DEL MARE DEL NORD – PERCHÉ L’IMBARCAZIONE COMMERCIALE NON HA RALLENTATO PRIMA DELLA COLLISIONE? ANCHE IN CASO DI ERRORE DEL PILOTA AUTOMATICO, SAREBBE DOVUTO SCATTARE L’ALLARME. C’È STATO UN ATTACCO HACKER? E DA PARTE DI CHI? – LA RAFFINERIA GRECA DA CUI HA PRESO IL GREGGIO LA “STENA IMMACULATE” IN PASSATO ERA STATA ACCUSATA DI AVER IMMESSO NEL MERCATO PETROLIO CONTRABBANDATO DALLA RUSSIA…
1. CARGO NEL MARE DEL NORD SPERONA LA PETROLIERA UTILIZZATA DAL PENTAGONO
Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/11/news/collisione_mare_del_nord_regno_unito-424055401/
i danni alla petroliera stena immaculate
Che cosa lascerà questo cuore di tenebra e fuoco esploso ieri mattina poco prima delle dieci? C’è ancora un disperso, su 37 membri dell’equipaggio, dopo la clamorosa collisione tra una petroliera che rifornisce la Marina americana e una nave cargo avvenuta nel Mare del Nord al largo di Grimbsy, costa nord-orientale inglese. E oltre alle sorti del povero marittimo — gli altri 36 se la sono cavata senza andare in ospedale — restano una marea di misteri, dubbi e allarmi su un possibile disastro ambientale.
Innanzitutto, come è stato possibile? La petroliera Stena Immaculate è ancorata a una ventina di chilometri dall’estuario di Humber, dove sorge l’altra città inglese di Hull e confluiscono i fiumi Trent e Ouse. È partita da Agioi Theodoroi, in Grecia, è diretta proprio ad Hull e fa parte di un registro ristretto di una decina di unità civili che l’esercito Usa utilizza per rifornire jet e mezzi militari nelle operazioni in Europa.
petroliera stena immaculate a fuoco dopo lo socntro con una nave cargo tedesca solong
Alle 9.48 arriva il primo Sos alla Guardia costiera. Una nave cargo tedesca con bandiera portoghese, la Solong partita dalla Scozia e diretta a Rotterdam, si schianta contro la petroliera. L’impatto è violento perché la Solong viaggia a circa 16 nodi e, secondo i primi dati di navigazione, non ha rallentato prima della collisione. Le condizioni di visibilità non erano ottimali, ma neanche pessime. Possibile un errore del pilota automatico, anche se a bordo sarebbe dovuto scattare l’allarme prima della collisione e in teoria l’equipaggio avrebbe potuto intervenire.
Perché non lo ha fatto? Forse una distrazione fatale, che ha poi causato immediate esplosioni a bordo, una gigantesca coltre di fumo e una «immensa palla di fuoco » […].
[…] Per il momento, come spiegano alte fonti della Marina britannica alla Reuters , non ci sono indicazioni di «attività ostili straniere». E l’esercito Usa sottolinea: «Le nostre operazioni non verranno interrotte».
Ma aleggia un’altra incognita: l’eventuale disastro ambientale. A Grimsby […] le autorità marittime hanno imposto il blocco navale. Nessuno può lasciare i porti della zona: divieto di navigazione e una no fly zone di 8 chilometri intorno al luogo dell’incidente. Da stamattina potrebbero diventare 16.
scontro tra petroliera e nave cargo mare del nord
Qui l’ecosistema, la fauna marina e selvatica sono rigogliosi, tanto che Humber è un’area protetta, tra pulcinelle di mare, sule, gazze marine, foche, senza contare gli uccelli migratori in questo periodo dell’anno. Ma il disastro della petroliera «rischia di essere catastrofico per l’ambiente», secondo Greenpeace. E minaccia tutti, forse anche gli umani, per tre motivi.
Il primo: la petroliera americana trasportava un carburante per aerei, a base di kerosene. Questa è una notizia parzialmente rassicurante, perché le sue molecole sono più sensibili e col tempo può evaporare o essere neutralizzato anche dai batteri marini, a differenza del greggio. Ma a breve termine ha un tasso letalità molto alto per i pesci a contatto. Ed è probabile che il carburante si stia già riversando in quantità significative in mare.
Secondo: la petroliera di 183 metri di lunghezza e la portacontainer utilizzano diesel molto più inquinanti ed è altrettanto plausibile che stiano già inquinando il Mare del Nord. Il terzo motivo è anche quello più inquietante. La nave cargo lunga 140 metri, oltre a un ingente carico di alcol, trasportava 15 container di cianuro di sodio, agente chimico estremamente tossico utilizzato per la pulizia dei metalli, tinture di capelli, fotografia e settore minerario.
petroliera stena immaculate a fuoco dopo lo socntro con una nave cargo tedesca solong 2
Il cianuro di sodio è altamente solubile in acqua e potrebbe causare una strage tra la fauna marina, […] . Inoltre, sempre dall’acqua, in certe condizioni potrebbe sprigionare nuvole di gas nocivo. […]
2. LO SCALO MISTERIOSO NEL “PORTO OMBRA” DEL GREGGIO RUSSO
Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
La “Stena Immaculate” è una petroliera molto speciale: una nave civile “arruolata” nella riserva operativa del Pentagono, che può venire mobilitata in qualsiasi momento per rifornire le basi americane.
Questa flotta è stata creata due anni fa con un programma di “sicurezza strategica” per fronteggiare gli scenari aperti dall’invasione russa dell’Ucraina: dieci cisterne sono entrate nella disponibilità del governo americano, issando la bandiera a stelle e strisce. Da quel giorno, l’equipaggio può essere composto soltanto da cittadini statunitensi.
i danni alla petroliera stena immaculate
La “Stena Immaculate” ha fatto spesso la spola con le grandi installazioni dell’Us Navy o dell’Air Force […]. Anche nel viaggio fino alle coste britanniche era in servizio per il Dipartimento della Difesa: stava trasportando il carburante avio per gli stormi statunitensi schierati in Inghilterra.
L’aveva imbarcato nel terminal greco di Agioi Theodoroi della raffineria Motor Oil Corinth: il principale fornitore del Pentagono in Europa, che ha ottenuto contratti per un miliardo di dollari.
Nonostante il nome della nave significhi “senza macchia”, sull’origine del suo carico ci sono parecchi sospetti. La raffineria greca infatti è stata chiamata in causa da un’inchiesta del Washington Post per avere immesso nei mercati occidentali petrolio contrabbandato dalla Russia.
petroliera stena immaculate a fuoco dopo lo socntro con una nave cargo tedesca solong
Può sembrare paradossale, ma il quotidiano ha ricostruito il percorso dagli impianti russi ai terminali della Turchia dove l’origine del greggio viene nascosta attraverso numerosi passaggi di proprietà: alla fine però le quantità in entrata dalla Russia e quelle esportate nella Ue coincidono. E il prodotto raffinato poi viene acquistato dalle forze armate Usa impegnate nel confronto contro il Cremlino.
Tre giorni fa, l’amministrazione Trump ha posto il veto alle Nazioni Unite bloccando la proposta canadese di creare una task force contro la “flotta ombra” ingaggiata dalla Russia per vendere il greggio in tutto il mondo.
La vicenda riguarda anche l’Italia. In particolare, secondo alcune indagini giornalistiche, gli identici scali e meccanismi usati dalla Motor Oil Corinth sono stati utilizzati dalla petroliera Seajewel, vittima di un misterioso attacco nel porto di Savona: 18 giorni fa due mine magnetiche hanno aperto una falla, senza farla affondare. I magistrati hanno disposto una perizia per cercare di accertare la provenienza del carico.
Nel caso dello scontro a largo dello Yorkshire non sono state ancora formulate valutazioni sulle cause. La “Stena Immaculate” era immobile all’ancora ed è stata centrata dalla portacontainer, che solo negli ultimi metri ha cercato di ridurre la velocità. Una dinamica anomala, che potrebbe teoricamente essere compatibile con un guasto della centrale di navigazione: in passato ci sono stati anche tentativi di hackerare i sistemi di guida di grandi navi. Una delle tante ipotesi che verranno vagliate dagli investigatori britannici.
scontro tra petroliera e nave cargo mare del nord
PETROLIERA SEAJEWEL
incidente al largo di hull, sul mare del nord, tra una petroliera e una nave cargo 2