cinecitta cinecittà chiara sbarigia manuela cacciamani

CIAK! IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI CINECITTÀ SPA HA CONFERMATO CHIARA SBARIGIA NEL RUOLO DI PRESIDENTE E HA NOMINATO MANUELA CACCIAMANI IN QUELLO DI AMMINISTRATORE DELEGATO, AL POSTO DI NICOLA MACCANICO, CHE IL 25 GIUGNO SI ERA DIMESSO – COME DAGO-DIXIT, IL RUOLO DI AD ERA DESTINATO A GIUSEPPE DE MITA, CARO ALLE “MELONI SISTERS”. MA DE MITA JR HA PREFERITO RESTARE A SPORT E SALUTE...

Estratto dell’articolo di www.lastampa.it

 

Chiara Sbarigia

Si rafforza la configurazione dell’Istituto Luce Cinecittà, punto di riferimento dell'industria audiovisiva e cinematografica a livello nazionale ed europeo. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti riconfermato Chiara Sbarigia nel ruolo di Presidente e ha nominato Manuela Cacciamani in quello di Amministratore Delegato.

 

[…]

manuela cacciamani 7

Chiara Sbarigia, ha studiato al Conservatorio di Musica Santa Cecilia e si è laureata con lode all'Università "La Sapienza". Dal 2021 ricopre la carica di Presidente di Cinecittà e dal luglio 2023 quella di Presidente di APA – Associazione Produttori Audiovisivi. Ha gestito l’internazionalizzazione e la formazione del settore dell’audiovisivo, fondando e dirigendo appuntamenti di riferimento quali il RomaFictionFest e il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo (MIA). Ha gestito la pianificazione strategica e la rappresentanza in Confindustria Cultura.

 

chiara sbarigia lucia borgonzoni foto di bacco

È ideatrice e curatrice di alcune mostre dell'Archivio Luce, tra queste "La memoria delle stazioni" (all'Auditorium Parco della Musica), "I Mondi di Gina", e "Architetture inabitabili" (alla Centrale Montemartini, insieme a Dario Dalla Lana).

 

Ha promosso la costituzione del patrimonio museale del MIAC - Museo Italiano dell'Audiovisivo e del Cinema e implementato tutte le attività formative di Cinecittà Luce finanziate dal PNRR, come i corsi specialistici di LuceLabCinecittà. È giurata al Premio Strega, al Festival delle serie tv di Montecarlo e fa parte del Collegio Soci Fondatori – Fondazione Cinema per Roma. Ha vinto di recente il Premio Women in Cinema Award nell'ambito della Mostra di Venezia.

 

Manuela Cacciamani ha iniziato a lavorare fin da giovane a Cinecittà nelle più grandi produzioni americane tra cui “Gangs of New York” di Martin Scorsese, “The Adventures of Steve Zissou” di Wes Anderson e “Ocean’s Twelve” di Stephen Soderbergh. Prima di diventare produttrice, è stata Direttrice di produzione all’opera di Abel Ferrara “Mary” (2005).

 

manuela cacciamani 4

Dopo uno stage presso la MIRAMAX a New York, fonda nel 2006 ONE MORE PICTURES, casa di produzione cinematografica e audiovisiva di cui ha ricoperto il ruolo di Presidente e azionista fino a giugno 2024. Sempre nel 2006 entra a far parte di VFX FACTORY “DIRECT2BRAIN”, società in cui ricopre il ruolo di partner fino a giugno 2024. I lavori realizzati costituiscono per l’intero comparto esempi di “Digital Disruption” applicato alla produzione cinematografica.

 

nicola maccanico chiara sbarigia foto di bacco

Continua le sue esperienze produttive lavorando con Sky e Rai Cinema. È inoltre stata Presidente in Anica, dal 2021 a giugno 2024, dell’Unione “Editori e Creators digitali”, realtà che ha contributo ad ampliare con 103 creators e una fanbase di 227 milioni di persone.

chiara sbarigia foto di baccoChiara Sbarigia

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…