burning man

IL CIELO SOPRA IL ''BURNING MAN ''– LE IMMAGINI SCATTATE DA UN DRONE AL FESTIVAL PREFERITO DA MILIARDARI E HAPPY FEW AMERICANI – IN TOTALE, DA QUI A LUNEDÌ, SONO ATTESE 70MILA PERSONE: TRA INSTALLAZIONI, STRAMBERIE TOSSICHE E ORGE CHE FANNO ARRABBIARE LE FEMMINISTE DEL #METOO

1 – IL BURNING MAN VISTO DAL CIELO: LE FOTO SCATTATE DAL DRONE

 

DAGONEWS

burning man 9

Ecco le straordinarie immagini scattate da un drone alle installazioni e le stramberie del Burning Man Festival. Il tradizionale appuntamento dedicato “alla comunità, all’arte, all’espressione personale e all’autosufficienza”, in pratica a miliardari e happy few statunitense. Il festival si svolge nella città anarchica di Black Rock City (nel deserto del Nevada, a Reno) e quest’anno arriveranno almeno 70mila persone. Tra questi ci saranno come al solito molti miliardari della Silicon Valley, tra cui Elon Musk.

 

peter read al burning man

I biglietti costano 1200 dollari, e chi arriva dovrà portarsi tutto il necessario per vivere, tranne caffè e ghiaccio, per una maratona di follie e festeggiamenti. Non mancano come al solito le polemiche: il movimento #MeToo ha definito inappropriata l’Orgy Dome, il tempio delle orge dove leggenda vuole che si possano accoppiare fino a 5mila persone insieme.

 

Oltre alle proteste delle femministe, ci sono state delle controversie legali: le autorità hanno minacciato di chiudere il traffico per raggiungere la location. Ma i fondatori e gli ultramiliardari alla ricerca di eccessi, droghe e libertà primordiale, se ne fregano.

 

2 – COS’È IL BURNING MAN E PERCHÉ TUTTI NE VANNO MATTI

Da www.tpi.it

 

burning man 8

Si svolge ogni anno dal 1991 a Black Rock City, nel deserto del Nevada. E ogni anno attira sempre più partecipanti. Si tratta del Burning Man, il festival dedicato “alla comunità, all’arte, all’espressione personale e all’autosufficienza”.

 

In realtà tutto iniziò esattamente 31 anni fa, nel 1986, quando Larry Harvey e Jerry James, i fondatori del festival, festeggiavano il solstizio d’estate bruciando un pupazzo di legno alto di circa 3 metri sulla Baker Beach di San Francisco.

 

burning man 7

Dal 1991 il festival si tiene nel deserto del Nevada, in cui sorge una città anarchica, la Black Rock City, dove vigono precise regole, che poi viene smantellata completamente alcuni giorni dopo.

 

I 10 Principi del Burning Man – il cofondatore Larry Harvey ha stilato i “dieci principi” nel 2004, le linee guida che sono il riflesso della filosofia e della cultura della comunità come si era organicamente sviluppata all’inizio della manifestazione. Eccoli: inclusione radicale, dono, demercificazione, autosufficienza radicale, autoespressione radicale, sforzo comune, responsabilità civica, non lasciare traccia, partecipazione, immediatezza.

burning man 2

 

Per rispettare una delle altre regole del decalogo, “non lasciare traccia”, alla conclusione del festival, una squadra incaricata di pulire il tutto, la Play restoration crew, per circa un mese setaccerà l’area dove in questi giorni si è formata l’immensa città, per eliminare qualsiasi traccia dei 75mila partecipanti.

burning man 4burning man 20burning man 3burning man 14burning man 18burning man 1burning man 10burning man 11burning man 12burning man 13burning man 17burning man 15burning man 16burning man 19

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…