chadia rodriguez

CIME DI TRAPPER (AL PEPERONCINO) - CHADIA RODRIGUEZ, LA TRAPPER CRESCIUTA NELLA PERIFERIA DI TORINO CHE SI ERA PRESENTATA SCAPEZZOLATA AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO, È ACCUSATA DI AVER PRESO PARTE A UNA RAPINA CON DELLO SPRAY AL PEPERONCINO: SAREBBE STATA LEI A CHIAMARE UN RAGAZZO CONOSCIUTO IN UN BAR CONVINCENDOLO A DARE UN PASSAGGIO IN AUTO A LEI E AI SUOI AMICI – LA VITTIMA È STATA AGGREDITA CON SPRAY URTICANTE MENTRE I TRE GLI STRAPPAVANO VIA UNA CATENINA D’ORO, IL CELLULARE E TENTAVANO DI… - VIDEO

 

Simona Lorenzetti per il "Corriere della Sera"

 

chadia rodriguez 2

«Piacere, mi chiamo Chadia, sono sempre stata una tipa strana, sono cresciuta sola in mezzo a una strada, senza fare la ladra né la p». Era il primo maggio di quest' anno quando dal palco del Concertone Chadia Rodriguez si presentava così al pubblico che l'acclamava. Lei, giovane trapper cresciuta nella periferia di Torino, aveva anche suggellato la propria apparizione dando scandalo, esibendosi in topless.

 

Ora, però, il suo nome non è inciso sulla copertina di un cd, ma negli atti giudiziari della Procura torinese: i pm Paolo Scafi e Giuseppe Drammis le contestano di aver preso parte a una rapina aggravata dall'uso di arma, uno spray urticante. L'indagine - conclusa da pochi giorni - è quella ribattezzata «Chili pepper» e rappresenta una costola dell'inchiesta che all'inizio del 2018 aveva portato in carcere i ragazzi che il 3 giugno 2017, durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid, seminarono il panico in piazza San Carlo: due donne persero la vita e oltre 1.600 tifosi rimasero feriti.

chadia rodriguez 4

 

Questo nuovo capitolo giudiziario racconta le storie di altri 53 ragazzi, che in decine di occasioni avrebbero messo a segno rapine con lo spray al peperoncino in discoteche e durante i concerti, non solo in Italia ma in mezza Europa. E tra gli indagati ecco spuntare anche il nome di Chadia Rodriguez, ventitreenne di origine marocchina: è accusata di un solo episodio, avvenuto l'8 settembre 2017.

 

Secondo i magistrati, con la complicità di due amici la ragazza avrebbe rapinato un giovane conosciuto in un bar. Sarebbe stata lei, intorno all'una di notte, a chiamarlo al cellulare per chiedergli un passaggio fino a Torino in cambio del pieno di benzina. Quando l'uomo è arrivato all'appuntamento al centro commerciale di Mondovì, Chadia l'avrebbe convinto a far salire a bordo anche gli amici. Durante il viaggio, con la scusa di dover andare in bagno, l'avrebbe fatto fermare in un luogo isolato vicino al cimitero Monumentale di Torino.

 

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A quel punto uno dei complici avrebbe spruzzato in faccia al malcapitato lo spray urticante, per poi strappargli la catenina d'oro dal collo. Agli inquirenti la vittima ha anche raccontato che i tre avrebbero cercato di rubargli l'auto. Infine, Chadia e i complici si sarebbero dileguati all'interno del parco del cimitero, portando via anche il cellulare dell'uomo.

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