LA CINA FA I CONTI CON LA PANDEMIA CON TRE ANNI DI RITARDO – LA DECISIONE DI XI JINPING DI METTERE FINE ALLA POLITICA “ZERO COVID” STA SCATENANDO UN BOOM DI CONTAGI NEL PAESE, CON OSPEDALI PRESI D'ASSALTO E MEDICI IN DIFFICOLTÀ – SECONDO GLI ESPERTI, 840 MILIONI DI PERSONE POTREBBERO INFETTARSI NEL GIRO DI TRE MESI. E IL RITARDO NELLA CAMPAGNA VACCINALE RISCHIA DI CAUSARE 2 MILIONI DI MORTI...
Estratto dell'articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica”
«Quando l'impatto su larga scala della prima ondata raggiungerà il suo picco, il tasso di infezione nella popolazione cinese potrebbe arrivare a circa il 60%», dice Feng Zijian, ex vice capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Calcolatrice alla mano, significa 840 milioni di persone che potrebbero prendersi il Covid.
Dopo l'allentamento delle restrizioni, gli esperti avvisano di uno "tsunami" in arrivo. Come molti altri Paesi, la Cina sta affrontando varianti di Omicron altamente infettive, ma finora più lievi rispetto alle precedenti. Il picco dovrebbe coincidere con l'inizio del Capodanno lunare, il mese prossimo, la festa durante la quale milioni di persone si spostano all'interno del Paese per ritornare nelle loro città natale. [...]
La campagna vaccinale sta ripartendo spedita, le autorità hanno recentemente approvato 6 vaccini, 4 dei quali nell'ultima settimana. Il 90% dei cinesi ha due dosi, ma è nella fascia di popolazione più vulnerabile che i dati non sono ancora buoni: soltanto il 40% degli over 80 ne ha tre. In totale, più di 600 milioni di vaccinati non hanno ancora ricevuto un richiamo.
A differenza del resto del mondo, la Cina ha iniziato le sue campagne negli scorsi anni al contrario: prima le persone in età lavorativa e poi, in seguito, gli anziani. Il Paese sta raddoppiando la capacità di posti letto per la terapia intensiva a 10 ogni 100mila persone, rispetto ai meno di 4 di un mese fa. Ma i critici sostengono che bisognava migliorare prima di un'apertura, e non in corsa: un'inversione di rotta dopo tre anni di zero-Covid arrivata troppo rapidamente e con una preparazione insufficiente.
Se la Cina non correrà ai ripari in fretta, spiega uno studio di Airfinity, tenendo conto sia dei vaccinati sia della mancata immunità attraverso precedenti infezioni, nei prossimi tre mesi si rischiano tra gli 1,3 e i 2,1 milioni di morti.
Il Covid si sta diffondendo rapidamente. Lunghe code, a Pechino e in altre città, davanti alle "cliniche per la febbre". Solo nella capitale in 22mila si sono presentati domenica, 16 volte in più rispetto a una settimana fa. Le autorità stanno chiedendo di non andare in ospedale se non si è gravemente malati e di non intasare le linee di emergenza. Alcune strutture faticano a trovare personale sufficiente. Medici e infermieri in affanno. Farmacie prese d'assalto. [...]
La Cina è però intenzionata a continuare la strada intrapresa. In una delle mosse più radicali, è stata mandata in pensione la "freccia verde", l'app sullo smartphone che tracciava tutti gli spostamenti e che serviva a monitorare se una persona era transitata nei 7 giorni precedenti in aree a rischio con casi. Sui social si esulta: «È la fine di un'era».
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