DRAGONE IN ESPANSIONE – TANTO PER FAR ROSICARE L’INDIA, LA CINA SI COMPRA IL PAKISTAN CON UN PIANO DI INVESTIMENTI DA 46 MILIARDI DI EURO – SARANNO COSTRUITE CENTRALI ELETTRICHE E UNA GRANDE STRADA DAL CONFINE CINESE ALL’OCEANO INDIANO

Maurizio Stefanini per “Libero quotidiano

 

XI  JINPING XI JINPING

Risale ai tempi della guerra fredda quell’asse preferenziale tra Pechino e Islamabad in chiave anti-India, che contro il Pakistan ha combattuto le quattro guerre del 1947, 1965, 1971 e 1999, e con la Cina quella del 1962. Bilancio positivo per New Delhi con il Pakistan, che non riuscì a strapparle il Kashmir, e invece grazie all'aiuto indiano perse il Pakistan Orientale, che i ribelli indipendentisti ribattezzarono Bangladesh. Bilancio negativo invece con la Repubblica Popolare, che le tolse un pezzo di Kashmir chiamato Soda Plains.

 

A sua volta, dunque, durante la guerra fredda l'India contro la Cina giocò la carta di una stretta alleanza con l'Urss. Molte cose da allora sono cambiate, e Russia, Cina e India assieme stanno nei Brics. Ma malgrado l'allineamento di facciata nella sostanza le relazioni tra New Delhi e Pechino continuano ad essere burrascose. In particolare, gli indiani accusano la “collana di perle” di basi, che i cinesi stanno tentando di costruire nell'Oceano Indiano, di essere concepita apposta per soffocarli.

 

putin xi jinping   11putin xi jinping 11

E dopo che a gennaio il presidente uscente dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa è stato clamorosamente sconfitto da Maithripala Sirisena, significativamente la scelta del nuovo governo di Colombo di togliere ai cinesi il permesso di costruire un grande porto che avrebbe dovuto essere inserito in quella “collana” è stata seguita da una calorosa visita ufficiale del premier indiano Narendra Modi.

 

La prima dopo ben 28 anni. Un rovescio nel grande Risiko asiatico, cui Pechino non poteva non rispondere in modo adeguato. E così ora Xi Jinping arriva in visita allo storico nemico dell'India annunciando un piano di investimenti in infrastrutture da 46 miliardi di euro. Il più grande che la Cina abbia mai fatto all'estero.

 

I bambini di Islamabad ricevono caramelle il giorno della nascita di Maometto I bambini di Islamabad ricevono caramelle il giorno della nascita di Maometto

Per due terzi consisterà nella costruzione di centrali elettriche, e per il resto nella realizzazione di una strada che dal confine tra Cina e Pakistan arriverà fino al porto di Gwadar, sull'Oceano Indiano. Realizzato con investimenti cinesi, gestito da una compagnia cinese e da inaugurare quest'anno: un’altra delle “perle” del “filo”, che proprio per il venir meno di quella sri-lankese diventa ora anche più importante. Il Pakistan è d'altronde anche il primo acquirente di armi cinesi, con il 47% del totale.

 

Un problema è però la difficoltà dei collegamenti, per via di un confine che passa per una delle zone montuose più alte e accidentate del mondo. Un investimento di 10 miliardi dovrà appunto realizzare una grande strada che comincerà a Kashgar, nello Xinjang cinese e scenderà verso sud fino al confine con il Pakistan da dove proseguirà fino alla capitale, Islamabad.

 

ISLAMABAD IN PAKISTAN ISLAMABAD IN PAKISTAN

 Lì si dividerà in due tronconi che toccheranno tutte le principali città del paese: Lahore, Hyderabad e Karachi a est; a ovest: Peshawar, Quetta e il porto di Gwadar. Un vantaggio sarebbe di by-passare la lunga rotta marittima per li Stretti di Malacca, oltretutto infestate da pirati. Un altro sarebbe fare da volano per lo sviluppo economico dell'intera Asia Centrale.

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