cingoli

A CINGOLI, NELLE MARCHE, LA CASA DI RIPOSO DIVENTA UN LAZZARETTO: CONTAGIATI 36 OSPITI SU 40 (PIÙ QUATTRO OPERATORI CHE CI LAVORANO) E DUE MORTI – IL SINDACO: “NON RIUSCIAMO A TROVARE INFERMIERI PER LA CASA DI RIPOSO”. LA RICHIESTA DI OTTENERE MEDICI MILITARI È CADUTA NEL VUOTO. LE MARCHE SONO LA REGIONE PIÙ IN DIFFICOLTÀ IN TERMINI DI CAPIENZA OSPEDALIERA DOPO LA LOMBARDIA...

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

cingoli

È come se dal balcone delle Marche si vedesse l' Italia intera. Ai funerali della signora Isolina, c' era la sua primogenita con il marito, un nipote, e altre due persone che non ricorda nessuno, neppure il prete che ha officiato una funzione durata un quarto d' ora appena. Era una donna benvoluta, che nella vita aveva allevato i figli e dispensato buon umore con il suo carattere gioviale. Un mese fa, non si era sentita bene. Per la prima volta.

 

Il suo unico problema, fino a quel momento, era stata l' età che avanzava, e due anni fa l' aveva convinta a ritirarsi nella casa di riposo, non distante dai suoi cari e dagli amici. L' avevano portata in ambulanza alle Torrette di Ancona, l' ospedale regionale, dove era rimasta in cura per una settimana prima di ritornare nella sua stanza. Pochi giorni dopo si è sentita male di nuovo. Tampone. Positiva.

 

Trasferimento d' urgenza al nosocomio di Camerino, che ormai i media marchigiani definiscono l' ospedale Covid-19, in quanto svuotato di quasi ogni altro paziente. La signora Isolina è mancata poche ore dopo il suo arrivo. È stata la prima ospite della casa di riposo a essere contagiata, la seconda a morire.

 

cingoli

Non ha nemmeno più troppa importanza capire come sia potuto accadere, con la sequenza sopra riportata che si è svolta quando l' epidemia di coronavirus era già scoppiata e il Paese intero stava chiudendo per paura del contagio.

 

Quello che è successo dopo è un agile riassunto degli stati d' animo di tutti noi, una somma di paura e impotenza, forse anche di impreparazione rispetto alla velocità di questo male subdolo e carogna. Cingoli è una meraviglia di paese sulle colline della provincia di Macerata, non a caso inserito nella lista dei borghi più belli d' Italia. La sua posizione panoramica gli vale praticamente da sempre il soprannome di balcone delle Marche.

La casa di riposo non ha un vero e proprio nome. Il Comune affitta i locali dalla comunità delle monache benedettine che hanno sede ad Assisi.

 

Era un piccolo monastero attiguo alla chiesa nel centro del paese, mai più riaperta dopo il terremoto del 2016.

 

Nel 2000 venne rimesso a nuovo per il Giubileo. L' anno dopo venne inaugurata la casa di riposo, una manna per un posto dall' età media molto elevata, oltre i sessant' anni.

 

«Era un monastero, non un lazzaretto» impreca il sindaco Michele Vittori. Quando è arrivata la prima diagnosi, era già troppo tardi. O forse no. Ai quaranta ospiti della casa di riposo è stato fatto il tampone. Trentasei positivi.

 

cingoli

Altri quattro tra gli otto operatori che ci lavorano. Ancora prima della signora Isolina il coronavirus ha spento il signor Raffaele, l' ospite più antico, invalido grave, mai sposato, solo al mondo. Aveva appena 69 anni. Mentre il resto d' Italia entrava in un isolamento più o meno volontario, questa casa di pietra grezza che dovrebbe essere un porto sicuro per le persone più anziane e deboli, veniva sbarrato. Vittori aveva chiesto l' evacuazione delle struttura. Ma siamo nelle Marche, la regione più in difficoltà in termini di capienza ospedaliera dopo la Lombardia.

 

«Non riusciamo a trovare infermieri per la casa di riposo» dice il sindaco, «dove la maggior parte dei pensionati, oltre che curati, devono essere anche accuditi e nutriti».

 

La richiesta di ottenere medici militari è caduta nel vuoto, finora. Vietato uscire e vietato entrare, tranne che per pochi operatori sanitari. Non avendo riscontrato sintomi come polmonite o febbre alta, l' Asur, azienda sanitaria regionale, ha scelto di far rimanere nella struttura tutte le persone contagiate. Quando hai un focolaio così potente, il più forte finora nelle Marche, ma così delimitato, non resta che chiuderlo, con le persone che ci sono dentro.

 

CINGOLI VIADOTTO

La realtà è questa. Il Comune, che ha come assessore alla Sanità l' ex deputato di Forza Italia Filippo Saltamartini, punta il dito contro la Regione. Ieri l' Asur ha replicato con durezza. «Basta mistificazioni. La gestione della struttura è del Comune. La responsabilità è di chi non ha mai controllato cosa stava succedendo là dentro».

 

All' interno della casa di riposo, si resiste. «Mia mamma ha quasi novant' anni ma si ritiene abile e arruolata» afferma il figlio di una ospite.

 

«Stanno cercando di aiutarsi l' un altro, che altro possono fare?». All' inizio di un corridoio ci sono gli stanzoni dei pensionati e degli infermieri positivi. In fondo si sono sistemati i pochi negativi che ancora restano tali. E si salvi chi può.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)