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TRAGEDIA FAMILIARE – A CISTERNA DI LATINA UN CARABINIERE DI 44 ANNI, LUIGI CAPASSO, PRIMA DI TOGLIERSI LA VITA SI È BARRICATO IN CASA DOVE HA UCCISO LE DUE FIGLIE DI 13 E 7 ANNI CHE VIVEVANO CON LA MOGLIE. FERITA AL VOLTO, A UNA SPALLA E ALL’ADDOME, È IN GRAVI CONDIZIONI  - INUTILI TUTTE LE TRATTATIVE PER OLTRE 9 ORE PER CALMARLO

Edoardo Izzo per La Stampa

 

'ordine, sul balcone di sinistra, e il carabiniere Luigi Capasso, sul balcone di destra

Una tragedia familiare scuote Cisterna di Latina. Un appuntato dei carabinieri di 44 anni, Luigi Capasso, in servizio a Velletri, nei Castelli Romani, ma residente a Cisterna di Latina, ha sparato alla moglie e - prima di togliersi la vita - si è barricato in casa dove ha ucciso le due figlie di 13 e 7 anni che vivevano con la donna. Inutili quindi tutte le trattative con i 4 carabinieri negoziatori che - non sapendo che le piccole erano già state uccise - hanno provato fino all’ultimo, per oltre 9 ore, a calmare Capasso. 

 

La tragedia si è consumata alle 5 e mezza di mattina, quando Capasso, ha aspettato davanti al garage sua moglie, Antonietta Gargiulo di 39 anni, operaia della Findus, scesa per recarsi al lavoro. E, dopo una lite violenta durata qualche minuto, ha impugnato la pistola d’ordinanza e ha esploso contro la donna tre colpi raggiungendola al volto, a una spalla e all’addome.

 

Una foto tratta dal profilo facebook del carabiniere Luigi Capasso con la moglie Antonietta Gargiulo e le due figlie

Antonietta è ora ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Camillo di Roma. Ma non si è fermata qui la follia omicida di Capasso. L’appuntato, infatti, dopo aver sparato alla moglie è salito a casa, nel residence «Collina dei Pini» dove viveva prima della separazione, ha raggiunto la camera delle sue due figlie di 13 e 7 anni e le ha uccise con tre colpi di pistola mentre queste ancora dormivano.

 

Dopo gli omicidi, l’uomo, è rimasto barricato in casa per 9 ore fino alle 14 e 30 quando i carabinieri del comando Provinciale di Latina e gli uomini delle squadre speciali hanno fatto irruzione ed hanno trovato i tre cadaveri: quello di Capasso, e quelli delle sue due figlie. Una conferma a quelli che erano i sospetti espressi dal comandante provinciale dei carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano, che già in tarda mattinata aveva ammesso di «temere il peggio» per le bambine. 

 

Sulla sua pagina Facebook il 10 febbraio l’uomo aveva postato una frase del giorno che dice: «Non dire mai a me non accadrà, tutto capita anche quello che non avresti mai immaginato». In queste ore molti i messaggi sui social scritti da utenti che pregavano il carabiniere di aprire la porta e di lasciare andare le bambine.

 

Luigi Capasso con la moglie Antonietta Gargiulo

Uno dei messaggi diceva: «Luigi, fermati un secondo, e osserva gli occhi delle tue splendide figlie...e chiediti solo una cosa: perché dovrebbero meritare il peggio quelle splendide creature che hai voluto con tutto te stesso? Lasciale andare, loro non hanno colpa delle vostre scelte di vita, devono poter scegliere un giorno, cosa fare delle loro, così come hai fatto tu della tua di vita, sono padre e capisco, possiamo sbagliare tutti, ma non perseverare, aiutale a vivere ancora insieme! Puoi farcela». E ancora: «Sei un carabiniere, un uomo, un padre. Fai la cosa giusta». 

 

Una foto tratta dal profilo Facebook del carabiniere Luigi Capasso

«Avevo incontrato le bambine qualche tempo fa ed erano terrorizzate dal padre». Lo ha detto all’Adnkronos Maria Concetta Belli, avvocato di Antonia Gargiulo, moglie dell’appuntato scelto Luigi Capasso. «La situazione tra la coppia era tesa e la situazione si era per così dire aggravata quando a settembre lui ha aggredito la moglie davanti alla Findus, suo luogo di lavoro, tanto che sono dovuti intervenire i colleghi di lei a sua difesa.

'ordine, sul balcone di sinistra, e il carabiniere Luigi Capasso, sul balcone di destra

 

Ed in precedenza l’aveva aggredita anche a casa davanti alle bambine. - ha proseguito Belli - Dopo l’episodio di settembre lei ha presentato un esposto in questura ma non una denuncia in quanto temeva che il suo gesto potesse far perdere il lavoro al marito. In quell’occasione però ha deciso di separarsi e lui era andato via da casa. Si sono susseguiti diversi tentativi di riavvicinamento ma tutti vani». 

 

Luigi Capasso con la moglie Antonietta Gargiulo

«Lui si faceva trovare sotto casa, la seguiva, uno stalker insomma - ha detto ancora Belli - cercava di incontrarla, ma lei, anche su mio consiglio, ha sempre rifiutato tutti gli incontri. Anche quando lui ha svuotato il conto corrente comune e disse che le avrebbe dato i soldi se acconsentiva ad incontrarlo. Mai avvenuto. È sempre stata attentissima, molto prudente». 

 

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