emanuele scieri

MORTO PER NONNISMO - CLAMOROSO! A 19 ANNI DALLA MORTE, SI RIAPRE IL CASO DI EMANUELE SCIERI. È STATO ARRESTATO UN UOMO – IL PARÀ DELLA FOLGORE È MORTO NELLA CASERMA "GAMERRA" DI PISA DOPO UNA CADUTA DA UNA TORRE. MA FORSE NON È STATO UN INCIDENTE... - NELLA RELAZIONE FINALE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SI LEGGE…

Marco Gasperetti per www.corriere.it

 

emanuele scieri 8

Clamorosa svolta nell’inchiesta sulla morte Emanuele Scieri, il paracadutista di 26 anni morto nella caserma Gamerra di Pisa dopo una caduta da una torre utilizzata per asciugare i paracadute.

 

Dopo 19 anni di indagini, è scattato un arresto. E’ un ex paracadutista, probabilmente uno dei «nonni» che Emanuele incontrò prima della tragedia. L’uomo, di origini romane, ha negato ogni addebito.

 

emanuele scieri 6

Alle 11.30 il procuratore della Repubblica di Pisa, Alessandro Crini e gli investigatori della squadra mobile di Firenze e dei poliziotti della sezione di polizia giudiziaria di Pisa che hanno condotto le indagini, racconteranno una nuova verità.

 

Che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe molto vicina alle conclusioni della commissione parlamentare d’inchiesta che hanno recentemente ribaltato completamente anni e anni di indagini contraddistinte da omertà e forse anche depistaggi.

 

Elementi incompatibili

«Alla Gamerra, si legge, c’era un’altissima, sorprendente tolleranza verso comportamenti di nonnismo», si legge nella relazione finale e dunque Emanuele fu aggredito e picchiato.

 

emanuele scieri 9

«La consulenza cinematica di tecnici specializzati – spiegò Sofia Amoddio (Pd) – ha accertato che la presenza di una delle scarpe di Scieri ritrovata troppo distante dal cadavere, la ferita sul dorso del piede sinistro e sul polpaccio sinistro, sono del tutto incompatibili con una caduta dalla scala e mostrano chiaramente che il giovane è stato aggredito prima di salire sulla scaletta».

 

emanuele scieri 5

Adesso anche le indagini della procura di Pisa avrebbero individuato falle e le distorsioni di un sistema disciplinare in quegli anni fuori controllo ed ha rintracciato elementi di responsabilità depositandoli presso la Procura della Repubblica di Pisa.

 

«Scieri non accettava soprusi»

Anche l’ex ministro Stefania Prestigiacomo (Fi), vice presidente della commissione d’inchiesta, aveva parlato di diffusa omertà tra i testi ascoltati. Secondo la deputata qualcosa sarebbe accaduto mentre Scieri veniva trasferito sul pullman alla caserma pisana il 13 agosto insieme ad altre reclute.

emanuele scieri 4

 

«Sappiamo che i ragazzi sono stati fatti viaggiare in pieno agosto con i finestrini chiusi ed il riscaldamento al massimo nella posizione della sfinge. – aveva spiegato Prestigiacomo -. Lui non era accettato perché era più grande rispetto alle reclute diciottenni, era laureato, faceva già l’avvocato. Probabilmente non accettava questi atti di sopruso». E dunque potrebbe essere stato punito.

 

Il muro del «nonnismo»

emanuele scieri 2

A Pisa, quel 13 agosto del 1999, Emanuele era arrivato insieme a settanta commilitoni nel pomeriggio dopo un breve periodo di addestramento reclute alla caserma Gonzaga di Scandicci, vicino a Firenze.

 

Alle 21.30, durante la libera uscita trascorsa con alcuni commilitoni, aveva chiamato con il telefono cellulare la mamma in Sicilia: «Stai tranquilla, sto passeggiando in Piazza dei Miracoli, davanti alla Torre Pendente, sto facendo il turista».

 

Poi era rientrato in caserma. La “Gamerra”, a quel tempo, aveva un’area di 144 mila metri con 35 palazzine e decine di aree per l’addestramento, il parcheggio e il rimessaggio di vecchi materiali. In quella scuola di paracadutismo in quegli anni il nonnismo non era una novità.

emanuele scieri 3

 

Un anno prima, nel 1998, un alto ufficiale, già comandante del 9 battaglione incursori del Col Moschin, era stato rimosso dall’incarico perché sospettato di episodi di nonnismo.

 

La denuncia del padre

emanuele scieri 1

I familiari del giovane hanno sempre puntato il dito contro il muro di omertà dentro la «Gamerra». Corrado Scieri (il padre di Emanuele, un funzionario della Dogana morto nel 2011) e la madre Isabella Guarino, insegnante, pubblicheranno poi un libro sulla vicenda del figlio, nel 2007, («Folgore di morte e di omertà»), accusando la caserma pisana dei parà di essere stata prima «un mattatoio» e poi «una centrale di omertà da fare impallidire “Cosa nostra”».

 

scieri gamerra

«Ancora una volta la giustizia italiana - scriveranno i due - ha dimostrato di essere una pseudo-giustizia all’italiana: delitti senza colpevoli, casi irrisolti, archiviazioni invece di verità, fantasmi al posto di imputati, generiche ipotesi invece di accertamenti».

funerale di emanuele scieri

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…